Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha concordato di fermare gli attacchi alle infrastrutture energetiche russe. Lo scrive Bloomberg, spiegando che Zelensky avrebbe comunicato la decisione al presidente Trump nel corso della telefonata del 19 marzo, aggiungendo che le due parti hanno anche deciso di lavorare per espandere ulteriormente il cessate il fuoco. Trump ha detto separatamente che la chiamata è stata «molto positiva» e che le discussioni sono «sulla buona strada».
La conversazione tra Zelensky e Trump arriva il giorno dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha fatto sapere al suo omologo statunitense che era disposto a limitare gli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine come primo passo, ma non ha accettato il cessate il fuoco completo che gli Stati Uniti stavano cercando.
«Gran parte della discussione si è basata sulla chiamata fatta ieri con il presidente Putin per allineare sia la Russia che l’Ucraina in termini di richieste e necessità», ha detto Trump in un post sui social media, aggiungendo che la telefonata è durata circa un’ora.
Trump e Zelensky avevano avuto un incontro disastroso nello Studio Ovale lo scorso febbraio, una rottura pubblica tra i leader che ha evidenziato il loro disallineamento, poiché Trump dà priorità a una fine rapida dei combattimenti e al ripristino delle relazioni con Putin.
L’offerta di Putin di fermare gli attacchi alle infrastrutture energetiche in Ucraina segue una serie di bombardamenti durante l’inverno, che già si erano attenuati con il miglioramento delle condizioni meteo. Nel frattempo, l’Ucraina ha mirato alle raffinerie di petrolio russe per ridurre le forniture di carburante e le entrate.
L’inviato di Trump, Steve Witkoff, ha dichiarato oggi mercoledì 19 marzo, in un’intervista a Bloomberg Television di credere che un cessate il fuoco completo tra Russia e Ucraina possa essere raggiunto «in un paio di settimane» e che un incontro tra Trump e Putin è «probabile che accada».
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