Nella seduta di martedì 2 settembre il Dax future ( scadenza settembre 2025 ) ha subito una brusca correzione ed è sceso verso i 23.500 punti. Il quadro tecnico di breve periodo è quindi peggiorato: prima di poter iniziare una risalita di una certa consistenza sarà pertanto necessaria un’adeguata fase riaccumulativa. Un ulteriore cedimento avrà invece un primo target in area 23.450-23.435 e un secondo obiettivo a ridosso dei 23.300 punti. Anche l’ Eurostoxx50 future ( scadenza settembre 2025...
Aggiornamento strategia operativa delle 10:45 Mattinata positiva sul mercato azionario italiano con l’indice Ftse Mib che, dopo la brusca correzione di ieri, prova un rimbalzo tecnico. Il Ftse Mib future (scadenza settembre 2025) ha infatti compiuto un veloce recupero ed è risalito verso i 42.050 punti. La situazione tecnica di breve termine rimane ancora precaria: prima di poter iniziare una risalita di una certa consistenza sarà pertanto necessaria un’adeguata fase riaccumulativa. Da un punto di vista grafico, infatti, solo il breakout di quota 43.500 potrebbe fornire un nuovo segnale rialzista di tipo direzionale. Un’ulteriore flessione può spingere invece i prezzi a quota 41.600 prima e in area 41.440-41.400 punti in un secondo momento. L'andamento di martedì 2 settembre e le previsioni Quella di martedì 2 settembre è stata una giornata negativa sul mercato azionario italiano con l’indice Ftse Mib che ha subito una brusca correzione, alimentata dalla marcata debolezza del comparto bancario. Il Ftse Mib future ( scadenza settembre 2025 ) è stato infatti respinto dai 42.540 punti ed è sceso fino a quota 41.740. Il quadro tecnico di breve termine si è quindi indebolito , con diversi indicatori che registrano un pericoloso rafforzamento della pressione ribassista. Prima di poter iniziare una risalita di una certa consistenza sarà pertanto necessaria un’adeguata fase riaccumulativa. Un’ulteriore flessione avrà invece un primo target a quota 41.600 e un secondo obiettivo in area 41.440-41.400 punti . Strategia operativa intraday per mercoledì 3 settembre ( future settembre 2025 ). Short su rimbalzo verso i 42.340 punti , con target a 42.220 prima, a quota 42.100 poi e in area 42.000-41.980 in un secondo momento. Stop a quota 42.450. (riproduzione riservata)
Nella seduta di martedì 2 settembre il Btp future ( scadenza settembre 2025 ) ha subito una brusca correzione ed è sceso fino ad un minimo intraday a 119,31 punti. La situazione tecnica di breve periodo è quindi peggiorata, con diversi indicatori che registrano un pericoloso rafforzamento della pressione ribassista . Un ulteriore cedimento avrà un primo target in area 119,05-119 e un secondo obiettivo a ridosso dei 118,75 punti. Prima di poter iniziare una risalita di una certa consistenza sarà necessaria un’adeguata fase riaccumulativa. Soltanto il ritorno sopra i 120,75 punti potrebbe fornire una dimostrazione di forza. (riproduzione riservata)
Non accenna ad arrestarsi la cavalcata del Gold future (scadenza agosto 2025), che stamattina ha ulteriormente aggiornato i massimi storici, superando anche la soglia psicologica dei 3.600 dollari: il quadro tecnico è solido, anche se nel breve è lecito attendersi una pausa di consolidamento, che possa permettere al metallo prezioso di metabolizzare il recente allungo. Possibile in quest’ottica un veloce pullback verso 3.500, anche se per il momento l’analisi algoritmica non offre spunti in tal senso: gli indicatori di tendenza sono saldamente allineati in posizione long, così come gli oscillatori di forza relativa stazionano all’interno delle rispettive aree d’ipercomprato. Graficamente, una conferma oltre 3.600 potrà garantire un ulteriore margine di apprezzamento. Al ribasso, solo una discesa sotto 3.370-3.360 dollari potrà invece fornire un primo spunto di debolezza. (riproduzione riservata)
Nella giornata di martedì 2 settembre il cambio Euro/Dollaro ( EUR/USD ) ha subito una veloce correzione intraday ed è sceso fino a quota 1,1613. La situazione tecnica di breve periodo rimane quindi contrastata : importante la tenuta del supporto posto in area 1,16-1,1580 in quanto può favorire una fase riaccumulativa. Pericolosa invece una discesa sotto 1,1575 in quanto potrebbe innescare un’ulteriore flessione, con un primo target a 1,1520-1,1515 e un secondo obiettivo in area 1,1450-1,1435. Soltanto il cedimento di quota 1,1390, tuttavia, potrebbe provocare un’inversione ribassista di tendenza. Un segnale di forza arriverà invece con il superamento di 1,1740. (riproduzione riservata)