Snam: il quadro tecnico sta migliorando
Snam: il quadro tecnico sta migliorando

Nel corso delle ultime sedute la situazione tecnica di Snam è migliorata. Il titolo, dopo essere sceso fino a quota 4,46 euro, ha infatti iniziato un importante recupero ed è risalito oltre i 4,94 euro. L’analisi quantitativa registra un interessante rafforzamento della pressione rialzista , con un primo target in area 4,985-4,99 e un secondo obiettivo a quota 5,0360-5,04 euro. Difficile per adesso ipotizzare un’inversione ribassista di tendenza: un’eventuale correzione troverà infatti un valido supporto grafico in area 4,68-4,63 euro. Soltanto una discesa sotto i 4,50 euro potrebbe fornire un segnale negativo. (riproduzione riservata)

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Dax future: resistenza a 21.600 punti

Dax future: resistenza a 21.600 punti

Nella seduta di giovedì 17 aprile il Dax future ( scadenza giugno 2025 ) è stato respinto dalla resistenza grafica posta a 21.600 punti e ha subito una veloce correzione intraday. La situazione tecnica di breve termine rimane quindi precaria: prima di poter una risalita di una certa consistenza sarà pertanto necessaria una fase riaccumulativa. S oltanto il ritorno sotto i 20.300 punti potrebbe fornire un segnale negativo . L’ Eurostoxx50 future  ( scadenza giugno 2025 ) si è invece scontrato...

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Ftse Mib future: spunti operativi in diretta. Aggiornamento delle ore 17.30

Ftse Mib future: spunti operativi in diretta. Aggiornamento delle ore 17.30

Aggiornamento strategia operativa ore 17.30 Quella di martedì 22 aprile è stata una giornata contrastata sul mercato azionario italiano con l’indice Ftse Mib che è rimasto al di sopra di un’importante zona di supporto e ha compiuto un veloce recupero intraday. Il Ftse Mib future (scadenza giugno 2025) si è infatti appoggiato al sostegno grafico posto in area 35.000-34.950 punti ed è risalito verso i 35.380 punti. La situazione tecnica di breve periodo rimane ancora precaria: prima di poter iniziare una risalita di una certa consistenza sarà pertanto necessaria una fase riaccumulativa. Un ulteriore balzo in avanti può spingere tuttavia i prezzi in area 35.560-35.580 prima e a quota 35.750 in un secondo momento. Soltanto una discesa sotto i 33.780 punti potrebbe fornire un segnale negativo e innescare una flessione di una certa consistenza. Aggiornamento strategia operativa ore 10.20 Mattinata negativa sul mercato azionario italiano con l’indice Ftse Mib che accusa una flessione di circa un punto percentuale e rimane pertanto al di sotto di un’importante zona di resistenza. Il Ftse Mib future (scadenza giugno 2025) non è riuscito infatti a superare la barriera grafica posta a quota 35.300 punti ed è sceso verso i 34.950 punti. La situazione tecnica di breve periodo rimane quindi precaria: prima di poter iniziare una risalita di una certa consistenza sarà pertanto necessaria una fase riaccumulativa. Soltanto una discesa sotto i 33.780 punti, tuttavia, potrebbe fornire un segnale negativo e innescare una flessione di una certa consistenza. Il breakout dei 35.300 punti può invece innescare un veloce balzo in avanti, con un primo target in area 35.480-35.500 e un secondo obiettivo a ridosso dei 35.650 punti. L'andamento di giovedì 17 aprile e le previsioni Quella di giovedì 17 aprile è stata una giornata contrastata sul mercato azionario italiano con l’indice Ftse Mib che ha oscillato lateralmente senza fornire particolari spunti operativi. Il Ftse Mib future ( scadenza giugno 2025 ) si è infatti scontrato con la barriera grafica posta a 35.300 punti ed è sceso sotto i 35.000 punti. La situazione tecnica di breve periodo rimane precaria : prima di poter iniziare una risalita di una certa consistenza sarà pertanto necessaria una fase riaccumulativa. Il breakout dei 35.300 punti può tuttavia innescare un ulteriore balzo in avanti, con un primo target in area 35.480-35.500 e un secondo obiettivo a ridosso dei 35.650 punti. Soltanto una discesa sotto i 33.780 punti, tuttavia, potrebbe fornire un segnale negativo e innescare una flessione di una certa consistenza. Strategia operativa intraday per martedì 22 aprile ( future giugno 2025 ).  Short a quota 35.200 punti , con target a 35.070 prima, in area 34.930-34.910 poi e a quota 34.750 in un secondo momento. Stop a 35.300. (riproduzione riservata)

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Btp future: un nuovo allungo

Btp future: un nuovo allungo

Nella seduta di giovedì 17 aprile il  Btp future  ( scadenza giugno 2025 ) ha compiuto un veloce balzo in avanti ed è salito oltre i 119,60 punti. La situazione tecnica di breve termine rimane quindi costruttiva : dopo una breve fase laterale di consolidamento sopra i 118,80 punti è possibile pertanto un nuovo allungo, con un primo target a ridosso di quota 120. Pericolosa solo una discesa sotto i 118 punti in quanto potrebbe innescare una rapida correzione e spingere i prezzi a quota 117,50 prima e in area 117-116,90 in un secondo momento. Negativa soltanto una discesa sotto questa zona. (riproduzione riservata)

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Bond High Yield: una proxy interessante

Bond High Yield: una proxy interessante

In occasione dei sell-off azionari, non necessariamente la scelta migliore è buttarsi a capofitto sulle azioni. Anche perché identificare con precisione il minimo è impresa sostanzialmente impossibile. Un modo per trarre profitto da tali movimenti, caratterizzati dal Vix (indice di volatilità) in netta espansione e allargamento degli spread creditizi sulle obbligazioni più rischiose, è quello di posizionarsi sui bond ad alto rendimento , che nei contesti di esplosione del nervosismo sui mercati azionari a loro volta si fiondano verso il basso come prezzi. Prezzi in tracollo sui bond implicano rendimenti a scadenza più elevati per chi li acquista dopo la discesa per l’investitore paziente, in ottica di investimento (alcuni anni), senza doversi accollare il rischio di ulteriori discese dei sottostanti azionari. BOND HIGH YIELD IN EURO {mfgraph} Uno degli elementi che permettono di offrire importanti guadagni per i corporate bond in generale è il rischio di credito , percepito maggiormente per i bond high yield (basso rating, alto rendimento) rispetto alle emissioni investment grade, meno rischiose e meno remunerative rispetto agli high yield. E il rischio di credito è strettamente legato alle aspettative di default, ovvero al rischio che le aziende non siano in grado di onorare gli impegni di pagamento di cedole e restituzione del capitale alla scadenza dei bond. A tal proposito, la situazione rimane sotto controllo: S&P, nell’analisi aggiornata a fine febbraio 2025, si attende che il tasso di default delle imprese europee con rating di grado speculativo (high yield) sui 12 mesi raggiunga il 3,75% entro dicembre 2025, in calo rispetto al 4,5% registrato a dicembre 2024. D’altronde, secondo S&P i rischi per la crescita derivanti da potenziali misure tariffarie da parte degli Stati Uniti sono aumentati, ma per il momento rimangono poco chiari. Nel frattempo, si è inserito il piano fiscale tedesco, comunicato a inizio marzo, in grado di dare un boost alla crescita dell’intera Europa. I prezzi dei bond high yield sono comunque parzialmente legati alla dinamica del mercato azionario, e la statistica lo conferma: la correlazione tra i bond high yield in euro rispetto all’azionario dell’area euro è fotografa attorno a 0,70 negli ultimi 3 anni, con un beta (sensitività) poco sotto 0,30. Gli Etf high yield hanno, infatti, evidenziato un movimento a V simile a quello azionario un paio di settimane fa, ma di magnitudo inferiore. Rispetto al -12% in pochi giorni dell’Eurostoxx50, i bond high yield hanno incassato un -3% circa di prezzo, ma considerando la duration media molto contenuta (sotto i 3 anni) ciò ha permesso di incassare uno yield a scadenza elevato, per chi è stato in grado di cogliere l’opportunità. La dinamica dei tassi di interesse non rappresenta, inoltre un rischio ne offre solitamente un boost, proprio per via della sensitività bassi ai tassi di interesse. Il rischio di tasso, invece, è più presente per le emissioni societarie ad alto rating, caratterizzate da duration molto più consistenti rispetto agli high yield. I tagli dei tassi in atto da parte della Bce possono, quindi, offrire, una extra-performance marginale rispetto ad altri fattori più incisivi. In termini di rendimenti a scadenza dei sottostanti high yield, a livello europeo il sell-off sui prezzi è stato quasi del tutto recuperato, offrendo notevole capacità di tenuta rispetto all’azionario, che è ancora molto lontano dai precedenti massimi relativi. Attualmente, lo yield to maturity per gli Etf high yield in euro si attesta attorno al 6% annuo, ma al culmine del sell-off è salito oltre il 6,5% annuo. Per le missioni in dollari si sale al 7,5% attuale, ma la debolezza della divisa statunitense potrebbe togliere valore nel corso del 2025. (riproduzione riservata)

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Cambio euro-dollaro: un nuovo balzo in avanti

Cambio euro-dollaro: un nuovo balzo in avanti

Nella giornata di lunedì 21 aprile il cambio Euro/Dollaro ( EUR/USD ) ha compiuto un nuovo balzo in avanti ed è salito oltre quota 1,1570. Il trend di breve termine rimane quindi positivo : dopo una breve pausa di consolidamento è possibile un ulteriore allungo, con un primo target a ridosso di 1,16 e un secondo obiettivo in area 1,1620-1,1630. Un’eventuale correzione troverà invece un primo supporto a quota 1,1410-1,14 e un secondo sostegno in area 1,1350-1,1340. Difficile per adesso ipotizzare un’inversione ribassista di tendenza: soltanto il ritorno sotto 1,1250, infatti, potrebbe fornire un segnale negativo. (riproduzione riservata)

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