Per visitare gli Stati Uniti sarà necessario «rivelare» gli ultimi cinque anni della propria vita sui social media. E le nuove regole si applicheranno anche a chi appartiene al programma di esenzione dei visti, come i cittadini dell’Unione europea, italiani compresi. È quanto si legge all’interno di una nuova proposta dell’amministrazione Trump. Anche se al momento non è noto quando i cambiamenti diventeranno effettivi, secondo gli esperti si guarda al secondo trimestre 2026.
La nuova regola, scrive la Bbc, riguarderebbe le persone provenienti dai Paesi che possono visitare gli Stati Uniti per 90 giorni senza visto, a condizione che abbiano compilato il cosiddetto modulo Esta (Electronic System for Travel Authorization). Da quando è tornato alla Casa Bianca a gennaio il presidente Usa, Donald Trump, ha adottato misure per rafforzare i controlli ai confini degli Stati Uniti, citando la sicurezza nazionale come motivo principale.
Secondo gli analisti il nuovo piano potrebbe rappresentare un ostacolo per i potenziali visitatori o danneggiare i loro diritti digitali. Gli Usa prevedono un forte afflusso di turisti stranieri il prossimo anno, in quanto ospiteranno la Coppa del Mondo di calcio maschile insieme a Canada e Messico e le Olimpiadi del 2028 a Los Angeles.
Il documento contente la proposta è stato depositato dalla Customs and Border Protection (Cbp) e dal dipartimento per la Sicurezza interna (Dhs), di cui l'agenzia fa parte. I media statunitensi riferiscono che la notizia è apparsa sul Federal Register, la rivista ufficiale del governo Usa. Nella proposta si legge che «i richiedenti Esta dovranno fornire i dati sui propri social media degli ultimi 5 anni», senza fornire ulteriori dettagli su quali informazioni specifiche saranno richieste.
L’attuale Esta richiede ai viaggiatori una quantità relativamente limitata di informazioni, nonché un pagamento una tantum di 40 dollari ed è accessibile ai cittadini di circa 40 Paesi, tra cui Italia, Regno Unito, Irlanda, Francia, Australia e Giappone, consentendo loro di visitare gli Stati Uniti più volte nell’arco di due anni.
Oltre alla raccolta di informazioni sui social media, il nuovo documento Usa prevede che i visitatori forniscano i numeri di telefono e gli indirizzi e-mail utilizzati rispettivamente negli ultimi cinque e dieci anni, nonché ulteriori informazioni sui loro familiari. Il testo cita un ordine esecutivo emanato da Trump a gennaio, intitolato «Proteggere gli Stati Uniti dai terroristi stranieri e da altre minacce alla sicurezza nazionale e alla sicurezza pubblica».
L’amministrazione Trump ha già richiesto ai cittadini stranieri di rendere pubblici i propri account sui social media quando richiedevano i visti per studenti o i visti H1B per i lavoratori qualificati. Un alto funzionario del dipartimento di Stato ha affermato in merito alla politica sui visti per gli studenti che «i cittadini americani si aspettano che il loro governo faccia ogni sforzo per rendere il Paese più sicuro, ed è esattamente ciò che l'amministrazione Trump sta facendo ogni singolo giorno».
La nuova proposta riguardante la raccolta dei dati Esta per i turisti invita il pubblico a esprimere le proprie opinioni per 60 giorni. Sophia Cope, dell'organizzazione per i diritti digitali Electronic Frontier Foundation, ha criticato il piano, dicendo al New York Times che potrebbe «esacerbare i danni alle libertà civili». Nel frattempo, lo studio legale specializzato in diritto dell'immigrazione Fragomen ha ipotizzato che potrebbero esserci delle conseguenze pratiche, in quanto i richiedenti potrebbero dover attendere più a lungo per l'approvazione dell'Esta.
Gli esperti hanno già ipotizzato che le modifiche alle politiche di viaggio introdotte sotto Trump avranno un impatto sull'industria turistica americana. All'inizio di quest'anno, il World Travel & Tourism Council aveva affermato che gli Stati Uniti erano l'unica delle 184 economie analizzate in cui si prevedeva un calo della spesa dei visitatori internazionali nel 2025. (riproduzione riservata)