Il presidente Donald Trump porta la battaglia ideologica che divide gli Stati Uniti direttamente nei mercati finanziari. Il 30 dicembre 2025 Yorkville America Equities, sponsor e consulente per gli investimenti degli Etf di Truth Social, ha annunciato il debutto al New York Stock Exchange dei primi cinque fondi a marchio Truth Social ,dal Truth Social American Security & Defense Etf al Red State Reits Etf.
I fondi sono accomunati da un elemento di forte discontinuità per Wall Street: la selezione delle azioni avviene anche sulla base di criteri politici, etici e religiosi. Gli indici replicati dai fondi incorporano infatti filtri ideologici elaborati dalla non-profit 1792 Exchange, che valuta il cosiddetto Corporate Bias Risk, escludendo le società ritenute non allineate ai principi dell’America First su temi come politiche Dei, diritti Lgbtq+, aborto, cancel culture, libertà di espressione e brand activism.
Il tratto distintivo dei Truth Social Funds risiede nei criteri di selezione dei titoli, costruiti per escludere le società ritenute eccessivamente esposte al cosiddetto “attivismo aziendale”. Gli indici penalizzano innanzitutto le imprese che adottano politiche interne di Diversity, Equity and Inclusion (Dei), ossia programmi che prevedono obiettivi o quote di assunzione e promozione legati a genere, etnia o orientamento sessuale, così come quelle che aderiscono al Corporate Equality Index (Cei), il sistema di rating della Human Rights Campaign che valuta le politiche aziendali a favore della comunità Lgbtq+.
A questi filtri si affiancano criteri legati a temi sociali altamente divisivi negli Stati Uniti: vengono segnalate le aziende che offrono benefit per l’accesso all’aborto, che finanziano organizzazioni o coperture sanitarie connesse alle tematiche transgender, o che destinano risorse a iniziative di giustizia razziale, ambientale o climatica considerate estranee al core business.
Particolarmente rilevante è poi il filtro sulla cosiddetta cancel culture, che esclude le società accusate di aver interrotto rapporti commerciali o lavorativi per ragioni politiche o religiose, o di sostenere iniziative legate alla censura. Nel mirino finiscono infine le imprese che utilizzano il proprio marchio o i capitali aziendali per sostenere cause ideologiche o boicottaggi non direttamente connessi all’attività industriale.
A onor di cronaca, dal punto di vista tecnico non basta la violazione di un criterio per l’esclusione: una società viene eliminata dall’indice solo se viola almeno cinque dei sei criteri previsti e, in assenza di dati su un singolo parametro, viene considerata conforme per quel requisito.
I cinque Etf a marchio Truth Social presentano strategie di investimento fortemente tematiche, orientate a settori considerati strategici per l’economia e l’identità degli Stati Uniti. Il Truth Social American Security & Defense Etf punta sulle aziende legate alla difesa e alla sicurezza nazionale, dall’aerospazio alla cybersecurity, fino ai sistemi di comunicazione, ai veicoli senza pilota e ai software di intelligence.
Il Truth Social American Next Frontiers Etf guarda invece alle «nuove frontiere» dell’innovazione, includendo intelligenza artificiale, infrastrutture per gli asset digitali e le criptovalute, energia nucleare, calcolo quantistico e industria spaziale commerciale. Con il Truth Social American Icons Etf il focus si sposta sui marchi simbolo dello stile di vita americano, dall’automotive all’abbigliamento, dalla ristorazione all’intrattenimento e al retail.
Più marcatamente politico il profilo del Truth Social American Energy Security Etf, incentrato sulla sicurezza energetica attraverso petrolio, gas e nucleare, con l’esclusione esplicita delle rinnovabili come eolico e solare e delle tecnologie per i veicoli elettrici.
Chiude la gamma il Truth Social American Red State Reits Etf, che investe in fondi immobiliari operanti prevalentemente negli Stati che hanno votato repubblicano in almeno due delle ultime tre elezioni presidenziali, legando così la strategia immobiliare a una precisa geografia politica. (riproduzione riservata)