Tim senza la rete scende al ventesimo posto nel mondo per ricavi. In Europa la più redditizia è Deutsche Telekom
Tim senza la rete scende al ventesimo posto nel mondo per ricavi. In Europa la più redditizia è Deutsche Telekom
Il report sulle telecomunicazioni 2025 dell’area studi di  Mediobanca evidenzia un aumento del giro d’affari e della redditività delle tcl a livello mondiale. In borsa le principali compagnie raggiungono una capitalizzazione aggregata di oltre 1.500 miliardi

di Sara Bichicchi 20/11/2025 13:37

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Cresce il giro d’affari dei principali gruppi di telecomunicazioni nel mondo. In Europa Deutsche Telekom è la compagnia più redditizia, mentre Tim –senza rete – scende al ventesimo posto globale per ricavi. Sono alcuni dei dati contenuti nel report sulle telco 2025 dell’area studi Mediobanca, che analizza 34 gruppi che operano in tutti i continenti. 

I numeri delle tlc nel mondo

Il giro d’affari aggregato del settore è aumentato del 2,9% nel primo semestre 2025, con una crescita più contenuta in Europa (+1,1%) e più solida nelle Americhe (+3,6%). Anche il margine operativo netto (mon) nei primi sei mesi dell’anno ha avuto un incremento, pari al 5,3% a livello globale, e gli investimenti sono saliti dell’1,8%. 

La classifica in Europa

Nel Vecchio Continente la prima per fatturato è Deutsche Telekom con 58,4 miliardi di euro tra gennaio e giugno 2025 (+3,7%), seguita da Orange (19,9 miliardi, +0,1% senza le attività spagnole) e Vodafone (18,7 miliardi, +1,7% senza Spagna e Italia). Deutsche Telekom si dimostra anche la società più redditizia, con un ebit margin del 21,2% nel 2024.

La Germania guida la classifica per Paesi, con 61,1 miliardi di euro di ricavi nel 2024, davanti a Regno Unito (40,9 miliardi) e Francia (38,1 miliardi). L’Italia è quinta con 28 miliardi, dietro anche alla Spagna (28,1 miliardi).

Il caso italiano

L’Italia, scrivono gli esperti, «evidenzia una dinamica negativa nell’ultimo quinquennio» con una contrazione del 2,2% del fatturato rispetto al 2020. «Se si estende il confronto al 2010 il giro d’affari del settore del Paese ha perso 14 miliardi (-2,7% medio annuo, -4,7% la rete mobile e -1% la fissa)», prosegue il report. «Questi risultati sono influenzati da numerose variabili, tra cui le pressioni competitive che in Italia hanno causato una contrazione dei prezzi nei servizi telefonici del 12,7% tra giugno 2021 e giugno 2025».

Nel primo semestre 2025 le vendite delle tlc italiane sono però aumentate dell’1,6%, con un’accelerazione più decisa per Iliad Italia (+9,2%) e Wind Tre (+3,8%).

La posizione di Tim senza rete

Per quel che riguarda, invece, Telecom Italia, nel 2024 le attività italiane del gruppo hanno portato un fatturato pari a 10,1 miliardi secondo le stime dell’area studi Mediobanca. Con questo risultato Tim si posiziona al primo posto tra gli operatori italiani, davanti a Vodafone e Wind Tre. Anche se, in termini di crescita, è Iliad a fare meglio dei competitor (+9,2%). 

Con la cessione della rete «Tim ha ridotto l’indebitamento finanziario netto after lease di 13,1 miliardi (al netto di eventuali earn-out), raggiungendo livelli di leva tra i più competitivi in Europa», osservano gli esperti. «L’operazione ha inoltre consentito di allineare l’azienda alle best practices internazionali, con ricavi pro-capite pari a 608 mila euro (contro 584 mila nell’area Europa Medio Oriente e Africa)». Nella classifica mondiale Tim si colloca ora al ventesimo posto, dal diciannovesimo del 2024.

Le tlc in borsa

Infine, diversi gruppi di tlc sono quotati in borsa e gli analisti di Mediobanca calcolano una capitalizzazione aggregata di 1.544 miliardi di euro a fine settembre 2025 (+4,2% rispetto a dicembre 2024). «Le cinque società con valori di borsa superiori ai 100 miliardi esprimono il 50,8% della capitalizzazione complessiva: si tratta di China Mobile (202,8 miliardi), AT&T (171,9 miliardi), Verizon (157,7 miliardi), Deutsche Telekom (142,8 miliardi) e Bharti Airtel (107,9 miliardi)», conclude il report. 

Tim, con un incremento di oltre l’80% nei primi nove mesi del 2025, è il gruppo che è cresciuto di più in borsa da fine 2022 (+105,9%). (riproduzione riservata)