A sorpresa arrivano novità su Sparkle, in netto anticipo sulla scadenza del 15 marzo. Tim ha ricevuto da Mef e Retelit una nuova offerta vincolante che valuta la società dei cavi sottomarini 700 milioni di euro. La proposta, di fatto identica alla precedente, contiene la documentazione relativa al finanziamento dell’operazione da parte del pool di banche che si occuperà di garantire il debito necessario (circa la metà del valore) a concludere l’affare.
Di conseguenza il 12 febbraio, prima della riunione del board di Tim che analizzerà i conti preconsuntivi 2024 e il piano industriale 2025-2027, si dovrebbe riunire il comitato Parti correlate per analizzare la proposte. Non sarebbe quindi da escludere l’approvazione del cda già durante la giornata di domani.
In attesa di capire se le operazioni straordinarie su Tim di cui si è tanto parlato negli scorsi giorni si concretizzeranno, il board di Tim è chiamato ad approvare i dati preconsuntivi 2024 e l’aggiornamento del piano industriale 2025-2027. L’ad Pietro Labriola si presenta alla prova dei conti - che, secondo le previsioni, dovrebbero rispettare gli ambiziosi ritmi di crescita prospettati nel piano industriale presentato a marzo 2024 - dopo una giornata interlocutoria a Piazza Affari (+0,1% a 0,3 euro).
Secondo il consensus degli analisti, i ricavi 2024 dovrebbero aumentare del 2,9% a 14,46 miliardi. Guardando al solo mercato dei servizi, l’asticella dovrebbe raggiungere 13,54 miliardi (+3,8%), di cui 9,3 miliardi derivanti dal mercato domestico (+2,2%). L’ebitda dovrebbe lievitare dell’8,4% a 4,34 miliardi con una spinta rilevante del mercato domestico (+7,9%), mentre l’ebitda after lease è atteso in crescita del 10,1% a 3,67 miliardi grazie anche ai 2 miliardi provenienti dall’Italia (+8,2%). La differenza tra ebitda after lease e capex, complici investimenti previsti stabili a 2,1 miliardi (+2,1%), dovrebbe lievitare da 1,27 a 1,56 miliardi (+22,6%). Il debito netto after lease, inoltre, è atteso in calo a 7,34 miliardi.
Se le stime del consensus verranno rispettate, i risultati centreranno gli obiettivi previsti nel piano industriale, che per il 2024 stimavano una crescita dei ricavi di gruppo del 3-4% e dell’ebitda after lease dell’8-9%, oltre a una differenza tra ebitda after lease e capex in crescita del 15-17%.
L’attenzione però si concentrerà soprattutto sul piano industriale e su quello che dirà Labriola domani. Deutsche Bank si aspetta il mantenimento per un anno in più degli obiettivi fissati nel Capital Market Day. Il piano attuale stima una crescita media annua dei ricavi del 3% e dell’ebitda after lease dell’8%. Da Labriola, invece, si attendono indicazioni soprattutto sulla traiettoria del debito e sull’eventuale ritorno del dividendo in arco di piano. (riproduzione riservata)