Alla famiglia Rocca mezzo miliardo di cedole da San Faustin
Alla famiglia Rocca mezzo miliardo di cedole da San Faustin
La cassaforte lussemburghese partecipata al 39,7% dalla dinastia siderurgica chiude il bilancio 2024 con 712,6 milioni di utili a fronte di ricavi in lieve calo a 36,2 miliardi

di Andrea Giacobino 12/06/2025 21:10

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Estate ricca quella di quest’anno per la famiglia Rocca e i suoi soci di minoranza. Lo scorso 21 maggio, infatti, l’assemblea degli azionisti della loro cassaforte lussemburghese San Faustin ha deciso di distribuire agli azionisti un dividendo di 241,2 milioni di dollari che unito all’interim dividend di oltre 223 milioni erogato nello scorso novembre ha portato il monte-cedole complessivo a 464 milioni, migliori di quello di 435 milioni erogato lo scorso anno. Il dividendo è stato tratto dai 712,6 milioni di utile segnato nel bilancio ordinario del 2024, in progresso dai 692,2 milioni del precedente esercizio.

Gli asset del gruppo

I numeri del consolidato danno l’idea della consistenza di un gruppo che detiene asset totali per 54,3 miliardi, occupa 86 mila addetti e che da San Faustin arriva alla Techint Holding, che controlla le due quotate (la principale Tenaris e Ternium) e attraverso l’olandese Arotec Investments detiene la Teur, capogruppo che in Italia controlla Tenova (engineering) e il gruppo ospedaliero Humanitas. I ricavi netti di San Faustin anno su anno sono lievemente calati da 38,3 a 36,2 miliardi di dollari, ebitda e ebit sono anch’essi diminuiti rispettivamente da 10,9 a 8,9 miliardi e da 7,1 a 4,6 miliardi, chiudendo con un utile in discesa da 5,1 a 3,2 miliardi. Scomponendo il fatturato questo viene per 29,6 miliardi dal settore Industrial Products (nel 2023 erano paria a 31,9 miliardi), per 1,9 dalla Energy Division (2 miliardi), per 2,1 miliardi da Engineering & Construction (2 miliardi) e per 1,3 miliardi dall’Healthcare (1,2 miliardi).

La storia della San Faustin

Presieduta da Gianfelice Rocca, la San Faustin fu costituita dallo zio Agostino Rocca - uno dei potenti della siderurgia di Stato sotto il fascismo, numero uno della Finsider fondatore dell’impero - in Uruguay nel 1949 perché proprio in Sud America ebbero inizio le fortune industriali della famiglia.

Traslocò poi a Panama fino al 1990, da lì la sede legale fu prima spostata a Curacao fino al 2010 e un anno dopo arrivò, il 27 gennaio del 2011, al numero 29 di Avenue de la Porte-Neuve, Lussemburgo per trasferirsi infine al 26 di Boulevard Royal. La holding, chiamata così dal fondatore in onore del santo del 15 febbraio, giorno in cui approdò in Sudamerica nel 1946, è controllata dai Rocca che detengono il 39,7% del capitale e il 51% dei diritti di voto attraverso la fondazione olandese Rp Stak mentre il restante 60% è in mano a società e trust diversi, gran parte dei quali offshore, che fanno riferimento a famiglie come i Bonatti, gli Einaudi, gli Alliata di Montereale e i Pinero e Marco Drago, patron del gruppo De Agostini che nel board è rappresentato dal figlio Nicola. (riproduzione riservata)