Aumentano i profitti di Rai Way, che ha chiuso il 2024 con un utile netto di 89,9 milioni, in crescita del 3,7%, e ricavi core migliorati dell’1,5% a 276,1 milioni. In crescita i margini operativi: l’ebitda rettificato è salito del 2,9% a 185,6 milioni e l’ebit del 4,7% a 131,9 milioni. Il tutto per una generazione di cassa ricorrente di 117,9 milioni (+3,5%). I risultati hanno consentito di alzare ulteriormente il dividendo a 0,334 euro – contro lo 0,3222 euro del 2023 – e «corrispondente a un valore complessivo sostanzialmente in linea con l’utile netto 2024 e a un dividend yield del 5,7%», spiega la società.
Per il 2025, il gruppo delle torri controllato dalla Rai e guidato dal ceo Roberto Cecatto, si aspetta la crescita «ulteriore dell’adjusted ebitda del business tradizionale benché sostanzialmente compensata dal minor livello di benefici non core rispetto al 2024, dall’atteso incremento delle tariffe energetiche e dal pianificato aumento dei costi legati alla diversificazione».
A livello di segmento di business, i servizi di distribuzione media, inclusivi dei ricavi riconducibili a Rai, hanno generato un fatturato di 244,4 milioni, in aumento dell’1,4% per via dell’indicizzazione all’inflazione dei contratti sottostanti, oltre che per i nuovi servizi per Rai e per l’entrata a regime delle nuove reti digitali terrestri regionali e di un primo contributo della Cdn (Content delivery network). Le infrastrutture digitali hanno registrato ricavi per 31,7 milioni, ancora quasi interamente generati dai servizi di tower hosting, con una crescita del 5,4% nel quarto trimestre – rispetto al +1,5% dei primi nove mesi dell’esercizio – «principalmente trainata dai volumi di ospitalità degli operatori Fixed Wireless e radiofonici, nonché dai primi risultati della commercializzazione degli edge data center, contabilizzati negli ultimi mesi dell’anno», si legge nella nota.
Cecatto, commentando il possibile deal nelle torri con Ei Towers, ha detto che le «analisi per valutare la percorribilità industriale della possibile aggregazione nel settore delle infrastrutture di broadcasting sono state avviate». Intanto, aggiunge, «rimaniamo concentrati sull’esecuzione del nostro piano industriale, le cui fondamenta appaiono oggi più solide che mai, anche alla luce della crescente centralità per il Paese delle infrastrutture digitali su cui Rai Way ha impostato la propria strategia di diversificazione». Entrando più nello specifico, durante la call di presentazione dei risultati, il ceo ha detto che l’obiettivo della possibile aggregazione tra RaiWay e EiTowers è arrivare a una soluzione «razionale nel posizionamento industriale, nella sostenibilità futura e nella creazione di valore per gli azionisti», specificando che il negoziato è nella fase delle analisi industriali della potenziale aggregazione e che l'approccio di Rai Way all’operazione è «costruttivo». Cecatto, non ha però voluto fornire altri dettagli sulla struttura dell’operazione e sull’eventuale tempistica rispetto a quanto reso noto a dicembre con la firma del memorandum tra Rai, F2i e Mfe-MediaForEurope, questi ultimi due azionisti di Ei Towers. (riproduzione riservata)