Continuano a crescere i conti di Rai Way, in attesa che si sblocchi l’impasse governativo sulle nomine Rai, che a sua volta dovrebbe dare il via libera all'operazione con Ei Towers. Nei primi sei mesi dell’esercizio 2024, il gruppo delle torri controllato da Viale Mazzini ha registrato una crescita dei ricavi dell’1,2% a 137,6 milioni, superiore al mero contributo delle clausole di indicizzazione all’inflazione previste nella maggior parte dei contratti con i clienti. Alle infrastrutture digitali sono invece riconducibili 15,7 milioni di ricavi, al momento interamente generati dai servizi di tower hosting, che hanno registrato una crescita dell’1,1%, anche grazie alla dinamica favorevole delle attività con operatori fixed wireless access e radiofonici.
Margini e profitti in aumento
In miglioramento anche l’adjusted ebitda, cresciuto del 3% a 93,5 milioni, che «ha continuato a beneficiare dell’attento controllo dei costi, pur a fronte del venir meno degli incentivi sul costo dell’energia», hanno sottolineato dal gruppo. Un incremento ancor maggiore è stato registrato sul fronte dei profitti, con l’utile netto salito del 5,2% a 47,2 milioni, che riflette maggiori ammortamenti e oneri finanziari. L’indebitamento finanziario netto si è attestato a 145,9 milioni, rimanendo inferiore all’ebitda adjusted degli ultimi 12 mesi, pur a fronte della distribuzione di dividendi per 86,4 milioni.
Costruiti i primi cinque edge data center
Nel corso del trimestre sono proseguite le iniziative per la concretizzazione del piano: le attività di costruzione dei primi cinque edge data center sono state completate alla fine di luglio e gli assets sono ora disponibili per la commercializzazione, anche attraverso collaborazioni – come quella recentemente annunciata con Oracle – che «confermano la qualità dell’infrastruttura e convoglieranno domanda sugli asset di Rai Way. Inoltre, sono stati avviati i trial della Cdn coinvolgendo primari content provider», hanno sottolineato dalla società. Nel periodo di riferimento, gli investimenti sono stati di 15,3 milioni, di cui 12,2 milioni dedicati ad attività di sviluppo, in particolare per l’avanzamento dei primi cinque edge data center, di cui è prevista l’entrata in servizio nel corso della seconda metà del 2024. Nel corrispondente periodo del 2023, gli investimenti erano stati 17,9 milioni, di cui 14,3 milioni in attività di sviluppo.
Capitale investito netto a 295,6 milioni
Il capitale investito netto è pari a 295,6 milioni, con un indebitamento finanziario netto di 145,9 milioni (che include l’effetto Ifrs 16 per 32,7 milioni) rispetto ai 104,9 milioni al 31 dicembre 2023, confermando (al netto del pagamento dei dividendi e degli investimenti di sviluppo), la dinamica di generazione di cassa ricorrente per 64 milioni (3,5% rispetto ai 61,8 milioni del primo semestre 2023). (riproduzione riservata)