Prysmian esce dalla partecipata cinese Yofc. Il gruppo dei cavi ha annunciato che, attraverso la controllata Draka Comteq, ha siglato un placing agreement per la vendita delle ultime 37,5 milioni di azioni a un limitato numero di investitori istituzionali di Yangtze Optical Fibre and Cable joint stock limited company (Yofc).
Si tratta dell’ultimo 5% di capitale della realtà quotata alla Borsa di Hong Kong. Il prezzo stabilito è di 47,10 dollari di Honk Kong per azione. Nel complesso Draka ha incassato circa 1,8 miliardi di dollari di Honk Kong, pari a circa 193 milioni di euro. Solo due settimane fa Prysmian aveva collocato un altro 5% del capitale, concordando un lockup a cui però Draka e Jp Morgan (sole bookrunner dell’operazione) hanno concordato di rinunciare.
Con l’operazione annunciata il 16 settembre il gruppo guidato dall’ad Massimo Battaini ha quindi concluso l’uscita dalla controllata cinese. Si tratta del quinto collocamento nel giro di pochi mesi con l’obiettivo, completato oggi, di dismettere e valorizzare una partecipazione ritenuta non più strategica.
La prima operazione era stata realizzata ad aprile, con la cessione di un pacchetto del 3,7% per un incasso di circa 40 milioni di euro che aveva ridotto l’iniziale partecipazione del 23,7%. Da allora il valore della società cinese è lievitato in modo significativo: a giugno per il 4,3% Prysmian aveva ricevuto 57 milioni di euro, mentre a luglio per il 5% aveva incassato 79 milioni di euro. L’ultimo collocamento, due settimane fa, del 5% per 186 milioni.
In totale, quindi, la cessione di Yofc ha fruttato al gruppo dei cavi quasi 550 milioni di euro. Le risorse finanziarie raccolte dall’uscita dalla Cina hanno contribuito alla maxi-operazione negli Usa da un miliardo su Channell, conclusa a fine giugno. (riproduzione riservata)