La Corte dei conti ha detto no al decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, insieme al Ministero dell’Economia, che avrebbe aggiornato la convenzione con la società Stretto di Messina Spa per la realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria.
Questo l’esito della Camera di consiglio dei magistrati, riunitasi il 17 novembre, per valutare il decreto recante «disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria».
La sezione centrale di controllo di legittimità della Corte, infatti, «non ha ammesso al visto» il Terzo atto aggiuntivo della convenzione che regola i rapporti tra Stretto di Messina Spa, in quanto società concessionaria delle opere per il Ponte, e il Mit, in qualità di amministrazione concedente e vigilante.
Per i magistrati contabili, quindi, il decreto del 1° agosto 2025 n. 190 non può essere registrato. Le motivazioni dettagliate del diniego saranno pubblicate entro 30 giorni, con apposita delibera.
«Nessuna sorpresa: è l’inevitabile conseguenza del primo stop della Corte dei Conti. I nostri esperti sono già al lavoro per chiarire tutti i punti. Resto assolutamente determinato e fiducioso», ha commentato il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini.
Pietro Ciucci, ad della Stretto di Messina, si è detto in attesa delle «motivazioni per entrambi i provvedimenti, nella convinzione che verranno forniti tutti i nuovi approfondimenti richiesti al fine di proseguire nella realizzazione del ponte». (riproduzione riservata)