Dollaro forte addio, l’allarme del nuovo report della Bank of England fa scattare la corsa alle coperture
Dollaro forte addio, l’allarme del nuovo report della Bank of England fa scattare la corsa alle coperture
La BoE ha avvertito che gli investitori potrebbero rimanere sorpresi negativamente dal punto di arrivo effettivo della politica tariffaria, dato che l'amministrazione Trump continua a minacciare dazi più elevati su molte importazioni

di Alberto Chimenti (Mf Newswires) 09/07/2025 19:03

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Gli investitori cercano maggiore protezione contro il rischio di un indebolimento del dollaro durante future fasi di tensione nell'economia globale, un processo che probabilmente sarà graduale ma che potrebbe comunque pesare sul valore della valuta.

Lo ha affermato la Banca centrale inglese nel suo rapporto semestrale sulla stabilità del sistema finanziario, avvertendo che il rischio di forti cali nei prezzi degli asset rischiosi rimane elevato, anche dopo il rimbalzo seguito alla decisione del presidente Usa, Donald Trump, di sospendere temporaneamente i forti aumenti tariffari che avevano fatto crollare i mercati.

Si è rotto un modello storico

La Banca centrale ha sottolineato che, sebbene il sistema finanziario abbia mostrato una certa resilienza durante il periodo di volatilità seguito all'annuncio del 2 aprile sugli aumenti tariffari, l’episodio ha fornito ulteriori prove della rottura di un modello storico, secondo cui il dollaro tende a rafforzarsi nei periodi di crisi o stress economico globale.

Gli investitori che in passato si sono affidati a questa «correlazione storica» per preservare il valore dei propri asset denominati in dollari stanno ora cercando di proteggersi contro un nuovo possibile indebolimento della valuta, qualora dovessero ripresentarsi turbolenze nei mercati, ha puntualizzato la BoE.

«Contatti di mercato riportano che gli investitori esteri hanno aumentato la copertura del rischio di cambio sugli asset statunitensi nelle ultime settimane, vendendo dollari e acquistando la propria valuta nazionale», ha dichiarato la Bank of England. Secondo la Banca centrale britannica, la «natura graduale» degli investitori coinvolti in questo processo suggerisce che l'aggiustamento sarà lento, ma potrà comunque contribuire a un ulteriore indebolimento del dollaro. «Questo cambiamento nel comportamento di copertura valutaria potrebbe contribuire a esercitare una pressione al ribasso sul dollaro su base continuativa», ha puntualizzato la BoE.

La Banca ha inoltre consigliato agli operatori di mercato di tener conto della rottura dei modelli storici quando pianificano la gestione del rischio in vista di eventuali periodi futuri di tensione finanziaria. «I partecipanti ai mercati dovrebbero considerare le implicazioni di ulteriori modifiche nelle correlazioni storiche nella gestione del rischio».

BoE invita a non abbassare guardia su rischio dazi

La BoE ha infine avvertito che gli investitori potrebbero rimanere sorpresi negativamente dal punto di arrivo effettivo della politica tariffaria, dato che l'amministrazione Trump continua a minacciare dazi più elevati su molte importazioni da Paesi con cui non sono ancora stati raggiunti accordi commerciali.

«L’inasprimento generalizzato dei premi per il rischio a partire dal 9 aprile potrebbe riflettere in parte la percezione, da parte degli operatori di mercato, che i principali rischi legati al commercio siano stati rimossi dopo l'annuncio della sospensione di 90 giorni sui dazi da parte degli Stati Uniti», ha spiegato la BoE. «Tuttavia, gli esiti finali delle politiche commerciali restano imprevedibili». (riproduzione riservata)