«Io ho 56 anni, mio padre ne aveva 58 quando entrò in politica». Forse bisognerà richiederglielo tra due anni o forse la discesa in campo non avverrà mai. Eppure, Pier Silvio Berlusconi non riesce a nascondere la passione per la politica. Sicuramente, qualora dovesse avvenire sarebbe a livello nazionale, ma ragionare sulle comunali resta un esercizio. Almeno al termine della serata di presentazione dei palinsesti Mediaset, martedì 8.
«Io oggi non ho nessuna intenzione e non penso alla politica. Guardando al futuro non lo escludo», ha spiegato Berlusconi, «ma così come non escludo tante altre cose nella mia vita, ossia che a un certo punto io possa dire “sai che c’è, una sfida completamente nuova, perché no?”. Ma è sciocco parlarne oggi, perché oggi non ha alcuna concretezza».
Commentando le prossime sfide politiche del centrodestra a Milano, Berlusconi ha sottolineato come la scelta dei candidati sia fondamentale, specialmente dopo l’insuccesso del centrodestra a Genova: «Una eventuale vittoria a Milano dipende dal candidato, l’importante è che sia dentro la società, sia percepito dalla comunità, altrimenti è finita». Certamente, ha affermato Berlusconi, «se perdiamo dopo Beppe Sala, è un segnale fortissimo. Milano va considerata materiale d’appartenenza. È una città simbolo, fondamentale per la nostra storia politica e imprenditoriale», ha aggiunto.
A chi gli chiedesse se potesse essere interessato a una possibile discesa in campo nel capoluogo lombardo, ha ammesso: «Non vivo a Milano, ci vengo poco; la mia vita è tra Cologno, Madrid, Monaco, Roma e la Liguria». Ma ha sottolineato: «Io amo il rapporto con le persone. La passione nei confronti del rapporto con le persone normali è una cosa che a me travolge, quindi tendo a far coincidere la politica con questa passione, ma la politica è anche tante altre cose, tra cui compromessi trattativa, quindi non lo so...».
Intanto, Berlusconi non manca di ribadire l’endorsement al governo Meloni: «Al di là della destra o della sinistra, penso che il nostro governo sia uno dei migliori d'Europa, per non dire oltre. Si tratta di concretezza e consapevolezza». E ha aggiunto: «Sta facendo un lavoro unico, donna, giovane, venuta da nulla, ha messo su il miglior governo d’Europa, con grande serietà, impegno e - permettetemi una parola desueta ma che a me piace - patriottismo, non nazionalismo, che è una cosa diversa», ha sottolineando dialogando con i giornalisti.
Su Forza Italia, il partito fondato dal padre ed ex premier Silvio, Piersilvio è stato netto: «Se non ci fosse Tajani bisognerebbe inventarlo, questo non vuol dire che non si possa sempre fare meglio. Stimolo Tajani a guardare avanti e introdurre nel partito presenze nuove, che non vuol dire necessariamente giovani, e idee nuove. Il mondo della politica oggi ha una mancanza di leadership, bisogna fare crescere nuovi leader», ha aggiunto l'ad di Mfe sempre a margine della presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset. «Forza Italia deve essere una forza liberale e moderata che guarda al centrodestra, con una spinta progressista sui diritti di tutti. Nello spazio tra la sinistra che sono Cinque stelle e Pd e dall'altra parte Fratelli d'Italia e la Lega. C'è in mezzo uno spazio gigante che è quello di come la pensa la maggior parte degli italiani».
«Io personalmente sono favorevole allo Ius Scholae, lo sento profondamente. Se un ragazzo ha fatto un percorso scolastico qui, è italiano più di me». Così Pier Silvio Berlusconi, sulla proposta avanzata proprio da Forza Italia. Poi ha però precisato che non ritiene sia una priorità politica in questo momento: «Non è questione ideologica, ma di tempistiche. Oggi in Italia ci sono quattro o cinque temi più urgenti da affrontare. Il principio è giusto, ma i tempi vanno valutati. Parlo anche da padre: mi sembra una questione di buonsenso. Mi sorprende che sia ancora divisiva. Ma bisogna scegliere con attenzione cosa viene prima», ha concluso. Immediata la reazione del vicepremier Matteo Salvini: «Partita chiusa, tema archiviato, se ne occuperà semmai la sinistra fra trent'anni se vincerà» (riproduzione riservata)