Piazza Affari, le 9 azioni top in vista del taglio dei tassi Fed secondo Scauri (Lemanik)
Piazza Affari, le 9 azioni top in vista del taglio dei tassi Fed secondo Scauri (Lemanik)
Il rischio geopolitico rimane elevato, con conseguente volatilità nei prossimi mesi, soprattutto nei settori della difesa e dell'energia/materie prime, avverte Andrea Scauri, gestore azionario Italia di Lemanik. Mfe entra nella rosa dei preferiti

di Francesca Gerosa 12/09/2025 11:52

Ftse Mib
42.504,56 17.40.00

-1,28%

Dax 30
23.329,24 18.00.00

-1,77%

Dow Jones
45.774,47 20.40.50

-0,24%

Nasdaq
22.340,68 20.35.38

-0,04%

Euro/Dollaro
1,1871 20.20.56

+0,19%

Spread
81,53 17.29.57

+0,85

Anche ad agosto i mercati azionari globali hanno registrato una performance positiva (azioni globali +3,5% in dollari e +1,2% in euro; da inizio anno +15,4% e +2,2%, rispettivamente), trainati dalla resilienza degli utili societari nel secondo trimestre e dai dati macroeconomici, nonché dal cambiamento di tono della Fed, pronta a tagliare i tassi di interesse di 25 punti base nella riunione del 16-17 settembre.

Il mese ha registrato un andamento positivo, in particolare per le small e mid cap statunitensi (Russell 2000 +7,7%) e per il mercato azionario cinese (Csi 300 +9,7%). Anche i mercati europei hanno registrato buoni risultati, con lo Stoxx 600 a +1,6%, il Ftse Mib a +3,6% e il Ftse Italia Mid Cap a +3,4%, sostenuti dal settore finanziario e dal rimbalzo del settore automobilistico.

Rischio geopolitico elevato, ancora volatilità in vista

Performance positive anche se il percorso verso la pace rimane incerto e probabilmente lungo: l'Ucraina chiede garanzie di sicurezza come Stato indipendente, mentre la Russia insiste sul diritto di veto, rendendo difficile un accordo. «In assenza di progressi concreti, il rischio geopolitico rimane elevato, con conseguente volatilità nei prossimi mesi, soprattutto nei settori della difesa e dell'energia/materie prime», prevede Andrea Scauri, gestore azionario Italia di Lemanik.

Nessun contagio della crisi in Francia sui bond high yield europei

Indipendentemente dall'esito dei negoziati con la Russia, l’esperto ritiene probabile un aumento strutturale della spesa militare in Europa nei prossimi anni, anche se non crede che tutti i Paesi saranno in grado di raggiungere l'obiettivo del 3,5% del pil fissato dalla Nato entro il 2035. Tuttavia, avverte Scauri, il posizionamento degli investitori nel settore della difesa è elevato e, in caso di un cessate il fuoco, «saranno inevitabili le prese di profitto; Leonardo rimane la nostra principale esposizione al settore».

Invece, l'incertezza politica in Francia ha pesato anche sul mercato obbligazionario: lo spread Oat-Bund a 10 anni si è ampliato di +7 punti base a 78 punti base, il livello più alto da aprile, mentre lo spread Btp-Oat è sceso a 6 punti base, il minimo storico dal 1999. «Al momento non si osserva alcun evidente contagio nel mercato high yield dell'euro, con l'iTraxx Crossover stabile intorno ai 265-270 punti base», nota Scauri.

Oltreoceano i timori in aumento sull'indipendenza della Fed e sull'inflazione hanno fatto salire i rendimenti dei Treasury Usa negli ultimi giorni, mentre nel complesso il mese si è chiuso con un calo di 16 punti base per il Treasury Usa a 10 anni (al 4,21%) e un calo di 18 punti base per i rendimenti reali Usa a 10 anni (all'1,8%).

Sul fronte macroeconomico, gli indici Pmi globali mostrano segni di miglioramento e resilienza in Europa e in parte negli Stati Uniti, mentre la Cina rimane il punto debole. L'inflazione è in aumento negli Stati Uniti e in rallentamento in Europa. Il rischio di recessione negli Usa è leggermente aumentato, mentre l'Eurozona ha sorpreso positivamente. Ciononostante, le aziende rimangono caute, i consumi mostrano segni di rallentamento, il mercato immobiliare rimane debole e il mercato del lavoro ha continuato a indebolirsi. 

Outlook e posizionamento

La visione sui mercati azionari di Scauri rimane moderatamente positiva. «Riteniamo che, nonostante la forte performance dei mercati e le incertezze legate al ciclo macroeconomico globale e alle tensioni geopolitiche, il contesto sottostante rimanga favorevole per le azioni europee e italiane», spiega il gestore di Lemanik. «In Europa, infatti, il piano di investimenti pubblici annunciato dalla Germania e la stabilizzazione degli indici Pmi manifatturieri rafforzano la visibilità sulla ripresa economica europea nel 2026», spiega Scauri che, però, mantiene una riserva di liquidità come misura precauzionale, in caso di correzione dopo la forte performance recente.

Le azioni preferite da Lemanik

Fatte queste premesse, i temi preferiti (si veda la tabella sotto) da Scauri includono la difesa, «ancora al centro del nostro portafoglio, con posizioni concentrate su Leonardo, Fincantieri e Avio», afferma l’esperto. Nel settore del risparmio gestito l’occhio cade su Azimut, «la principale posizione singola sulla scia della valutazione molto bassa rispetto ai concorrenti, degli eccellenti dati di afflusso e della prevista scissione della «nuova banca», che sta guidando il re-rating dell'intero gruppo», precisa Scauri.

A queste azioni il gestore aggiunge il titolo Tim ma la risparmio, «la seconda posizione principale, grazie al solido caso di investimento, supportato da un panorama competitivo migliore e da una governance molto più lineare con l'ingresso di Poste Italiane». Invece Scauri è molto selettivo sui finanziari, con una preferenza per Mps e Bper; sceglie, inoltre, Danieli risparmio nel settore delle infrastrutture, trainate dagli investimenti pianificati dal fondo tedesco per il rinnovamento energetico, digitale e infrastrutturale.

Recentemente il gestore di Lemanik ha costruito una posizione su Mfe (Media For Europe), a seguito dell'offerta vincente su ProsiebenSat1: «l'integrazione tra le due società di media potrebbe generare sinergie rilevanti, più che raddoppiando l'ebitda di Mfe stand-alone», prevede l’esperto, osservando, infine, che le mid e small cap italiane, dopo anni di sottoperformance, offrono valutazioni interessanti (multiplo p/e medio 2025 di 11,4x) e sono esposte a catalizzatori come il taglio dei tassi di interesse da parte della Bce. Infine, conclude, «continuiamo a essere più positivi sul settore dei semiconduttori, sulla base della nostra sensazione che il fondo sia stato raggiunto».

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