Il 2025 è stato un anno decisamente interessante sul mercato delle valute. Nei primi sei mesi, in particolare, la volatilità è aumentata in modo significativo, con il dollaro Usa che si è decisamente indebolito nei confronti delle principali valute. Il Dollar Index, dopo essere salito all’inizio dell’anno fino ad un picco di 110 punti, ha infatti subito una brusca flessione ed è sceso fin sotto i 96,25 punti. Da metà settembre è poi iniziata una veloce risalita, con le quotazioni che hanno compiuto un veloce recupero ma non sono riuscite a superare la solida resistenza grafica posta a 110,50 punti. Solo il breakout di quest’ultimo livello potrebbe fornire un segnale di forza e innescare una risalita di una certa consistenza. Prima di poter iniziare un solido trend rialzista sarà comunque necessaria un’adeguata fase riaccumulativa. Importante quindi la tenuta del supporto statico situato in area 107,70-107,50 punti. Nelle analisi che seguono è stata analizzata la situazione tecnica dei principali incroci valutari in modo da poter individuare i più importanti livelli grafici e poter costruire delle valide strategie operative di swing trading.
Il cambio Euro/dollaro, dopo essere salito verso la metà del mese di settembre fino ad un massimo a quota 1,1922, ha subito una correzione ma è rimasto al di sopra del sostegno grafico posto in area 1,15-1,147. La tenuta di questa zona ha creato le premesse per un pronto recupero che ha spinto le quotazioni oltre 1,176. La situazione tecnica di breve termine appare costruttiva: possibile pertanto un ulteriore allungo, con un primo target in area 1,1785-1,179, un secondo obiettivo a 1,1820 e una terza proiezione teorica a ridosso di quota 1,185. Il superamento di questa zona aprirà poi ulteriori spazi di crescita.
Il cosiddetto Cable (Sterlina/dollaro), dopo essere salito a inizio luglio fino ad un picco a quota 1,3790, ha subito una rapida correzione ma è rimasto al di sopra di 1,30. Nelle ultime settimane le quotazioni hanno iniziato una veloce rapida risalita e si sono portare a ridosso di 1,34. Il quadro tecnico di breve termine sta quindi migliorando: un nuovo allungo dovrà tuttavia affrontare un duro ostacolo in area 1,3450-1,3475. Il superamento di questa zona potrebbe richiedere un’adeguata fase riaccumulativa al di sopra del solido supporto statico situato in area 1,32-1,3180.
Il cambio Dollaro/yen, dopo aver costruito una solida base accumulativa al di sopra del sostegno posto in area 146,50-146, ha compiuto un forte spunto rialzista ed è salito fino a quota 157,90. Il trend di breve termine è positivo: solo il forte ipercomprato registrato dagli oscillatori più reattivi può impedire un ulteriore allungo e innescare una fisiologica fase laterale di consolidamento. Difficile per adesso ipotizzare un’inversione ribassista di tendenza: soltanto una discesa sotto quota 153, infatti, potrebbe fornire un segnale negativo. Il breakout dei 158 punti aprirà invece ulteriori spazi di crescita.
Le quotazioni di Euro/sterlina, nonostante la correzione delle ultime settimane, si trovano ancora all’interno di una tendenza rialzista. Prima di poter tentare un nuovo allungo sarà comunque necessaria una fase riaccumulativa al di sopra dell’importante supporto statico situato in area 0,8620-0,86. Soltanto una discesa sotto questa zona potrebbe fornire un segnale negativo. Al rialzo, invece, una nuova dimostrazione di forza arriverà solo con il breakout di quota 0,8870, con un primo target a ridosso di 0,8920 e un secondo obiettivo in area 0,8960-0,8970.
Il cambio Euro/yen si trova all’interno di un solido trend rialzista di tipo lineare, confermata dalla posizione long dei principali indicatori direzionali. Dopo una breve pausa di assestamento al di sopra di quota 180 è possibile pertanto un ulteriore balzo in avanti, con un primo target in area 183,30-183,40 e un secondo obiettivo a quota 184. Pericolosa una discesa sotto i 179,75 punti in quanto potrebbe innescare una rapida correzione e spingere i prezzi verso il successivo sostegno grafico situato a ridosso di quota 178.
Il cambio Euro/franco svizzero è sceso a metà novembre fino ad un minimo a quota 0,9180, livello dal quale è iniziata una veloce risalita che ha spinto le quotazioni a ridosso di 0,94. La situazione grafica di breve termine rimane ancora precaria: un nuovo rimbalzo dovrà infatti affrontare un duro ostacolo in area 0,943-0,945. Soltanto il ritorno sopra questa zona potrebbe fornire un segnale di forza e aprire ulteriori spazi di crescita. Pericolosa invece una discesa sotto 0,93.
Il cambio Dollaro-franco svizzero, invece, oscilla lateralmente al di sopra del supporto statico posto in area 0,787-0,785 senza fornire particolari spunti operativi. Un segnale di forza arriverà solo con il breakout di 0,813. (riproduzione riservata)