Sale il numero dei segnalati (emendamenti che i partiti considerano prioritari) alla manovra. Con l’arrivo delle ultime 495 proposte in commissione Bilancio della Camera, da sommare ai 313 depositati martedì 19 novembre, l’elenco si porta a 808, più 17 correttivi alle tabelle: da intenzioni della vigilia, dovevano essere 600. E dai ministeri dovrebbe arrivare un ulteriore pacchetto di circa 20 modifiche, dall’Ires premiale ai fondi per la Difesa.
Fi insiste sul concordato, aperture dal Mef
Tra i segnalati della Lega, l’innalzamento a 50 mila euro del tetto della flat tax per pensionati e dipendenti. «Se si trovano le risorse – ha detto mercoledì 20 il vice al Mef, Maurizio Leo – è una soluzione percorribile, ma bisogna avere la massima attenzione». Attenzione ancor più alta sul taglio dell’aliquota Irpef del 35% chiesta già in manovra da Fi: «Vediamo che succede col concordato – ha spiegato Leo, che dalla riapertura dei termini si aspetta almeno 2,5 miliardi – se riusciamo, questo è l’obiettivo che ci prefiggiamo». Posto che, dicono fonti qualificate, le risorse per ridurre di 1-2 punti lo scaglione mediano potrebbero arrivare a gennaio con un decreto ad hoc.
Tfr per la previdenza complementare
La Lega punta poi a ridurre la cripto-tassa dal 42% previsto dal governo al 28%. Tra i 56 segnalati di Fi, l’esenzione di tv e testate online dalla web tax erga omnes, l’aumento delle pensioni minime a 621 euro, lo slittamento al 2026 della sugar tax.
Dagli azzurri anche lo stop ai revisori Mef nelle società che ricevono almeno 100 mila euro di fondi pubblici. Misura segnalata anche da FdI, che però porta la soglia sopra il milione di euro. Tra le altre priorità della Fiamma, il silenzio-assenso per la devoluzione del Tfr alla previdenza complementare dal 1° gennaio, il ripristino dei fondi per la Metro C di Roma, l’innalzamento al 30% della detassazione sulle mance in bar e ristoranti.
Le coperture restano a 120 milioni, di cui il 60% andrà alla maggioranza e il 40% alle opposizioni. A stretto giro, i partiti dovrebbero indicare i 250 super-segnalati che passeranno al vaglio della commissione attorno al 5-6 dicembre, e comunque non prima non prima dell’ok del Senato al dl fiscale.
Senato: via ai voti sul decreto fiscale
L’esame degli emendamenti al collegato fiscale inizierà giovedì 21 in commissione Bilancio di Palazzo Madama. Alle 1.261 proposte dei partiti (di cui 180 segnalate) si sono aggiunti nelle ultime ore due emendamenti dei relatori: il primo destina 3,7 milioni a Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna come indennizzo per i danni del granchio blu. Il secondo istituisce un fondo da 10 milioni nel 2025-26 per formare e assumere nella Pa personale preposto ai pagamenti delle fatture. Il collegato dovrebbe arrivare in Aula martedì 26. (riproduzione riservata)