Nel 2025 sia il settore dell’aeronautica civile europea sia il settore della difesa europea hanno sovraperformato in modo significativo l’Msci Europe, rispettivamente, per il terzo e quarto anno consecutivo. Mentre negli ultimi due mesi si è assistito a un ritracciamento modesto del primo e a uno più marcato del secondo, man mano che gli investitori ruotavano verso altri settori.
JP Morgan considera questo un buon punto di ingresso. «La nostra analisi suggerisce che i fondamentali rimangono molto solidi; prevediamo che entrambi i settori registreranno una crescita dell’utile per azione, eps, del 15-20% nei prossimi cinque anni. In quest’ottica abbiamo inserito tre azioni nella nostra lista «positive catalyst watch: Mtu, Leonardo e Babcock, tutte e tre coperte con un rating overweight e target price, rispettivamente a 465 euro (potenziale upside del 31% rispetto al prezzo attuale, ndr), a 63 euro rivisto da 58 euro (potenziale upside del 27%, ndr) e a 1.600 pence rivisto da 1.500 (potenziale upside del 34%, ndr)».
Inoltre, JP Morgan ha confermato la sua raccomandazione positiva (overweight, sovrappesare in portafoglio) su Rolls Royce con un target price a 1.320 pence e un potenziale upside del 19%, su Airbus (target price a 255 euro e potenziale upside del 31%) le cui consegne dovrebbero accelerare nel 2026: «prevediamo che consegnerà 904 aeromobili, +14% su base annua. Guardando oltre il 2026, ci aspettiamo una crescita robusta delle consegne fino al 2029. D’altra parte il settore dei motori aeronautici gode di condizioni perfette in questo momento: ci aspettiamo che questa situazione duri fino al primo semestre del 2027».
Ma la banca d’affari statunitense consiglia anche Safran (target price a 375 euro e potenziale upside del 27%) e Melrose (target price a 750 euro e potenziale upside del 30%). Mentre nel settore della difesa fanno compagnia a Leonardo Thales (target price a 275 euro e potenziale upside del 18%), Rheinmetall (target price a 2.250 euro e potenziale upside del 37%) e Bae Systems (target price a 2.200 pence e potenziale upside del 27%).
«I fattori positivi per gli investimenti nelle società della difesa rimangono convincenti. Infatti, la nostra analisi suggerisce che la spesa per la difesa europea è destinata a crescere nei prossimi cinque anni: un aumento medio annuo del 9%, sebbene alcuni Paesi cresceranno più rapidamente di altri, indipendentemente dal fatto che venga raggiunto o meno un accordo di pace tra Russia e Ucraina, spiega JP Morgan.
«I governi europei stanno anche destinando una quota maggiore dei loro budget alla difesa all’acquisto di equipaggiamenti europei, per ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti. In Asia, la spesa per la difesa crescerà a un ritmo simile a quello europeo, e le aziende europee stanno ottenendo ordini di esportazione nell’area. In più prevediamo un’espansione dei margini in tutto il settore, in particolare per le aziende tedesche e per quelle con storie di «self-help» come Leonardo e Babcock», continua JP Morgan.
Infine, i bilanci solidi e la generazione robusta di free cash flow dovrebbero consentire maggiori operazioni di m&a e riacquisti di azioni negli anni a venire. Tra il 2022 e il 2025 Bae Systems, Rheinmetall, Thales, Leonardo e Hensoldt hanno annunciato acquisizioni importanti; Bae Systems, Babcock e Qinetiq hanno programmi di riacquisto di azioni.
Nel caso del gruppo italiano Leonardo JP Morgan si aspetta a fine 2025 ricavi in aumento a 19,126 miliardi dai 17,763 miliardi del 2024, un ebita adjusted anch’esso in crescita a 1,727 miliardi (da 1,525 miliardi), un utile netto a 1,144 (da 1,128 miliardi) e un free cash flow pari a 936 milioni (da 740 milioni). (riproduzione riservata)