Lunedì 14 aprile il Ftse Mib corre del 2,75% circa a 34.964 punti (alle ha alzato il giudizio sull’Italia a BBB+ con outlook stabile, u na promozione che non si vedeva dal 2017. E grazie anche all’amministrazione Trump che ha sospeso temporaneamente i dazi al tech proveniente in particolare dalla Cina.
ore 14:45) dopo che venerdì sera l’agenzia di rating S&P GlobalGli analisti di Banca Akros ricordano in una nota che la decisione di S&P si basa principalmente su quattro fattori:
1. La decisione dell’amministrazione statunitense di sospendere per tre mesi i dazi del 20% annunciati sui beni europei, sostituendoli con un’imposizione più contenuta del 10% limiterà l’impatto sull’economia, un effetto peraltro parzialmente compensato dall’accelerazione degli investimenti pubblici e dallo stimolo fiscale tedesco.
2. In secondo luogo, le esportazioni ancora forti e l’elevato tasso di risparmio del Paese hanno rafforzato la posizione creditizia netta dell’Italia verso l’estero, che si attesta intorno al 15% del Pil, rispetto a un livello prossimo allo zero nel periodo pre-pandemico.
3. Il debito pubblico netto rimane elevato, ricorda Banca Akros, pari a circa il 129% del Pil alla fine del 2024, ma grazie alla graduale riduzione del disavanzo, S&P Global prevede una stabilizzazione del rapporto debito/Pil a partire dal 2028.
4. La credibilità della Banca Centrale Europea, in un contesto di inflazione in calo nell’area euro (Italia compresa), sostiene la flessibilità sul fronte monetario e la solidità delle banche.
Durante il weekend, poi, il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha spiegato in un’intervista che il rating dell’Italia potrebbe essere ulteriormente migliorato in futuro, alla luce di una struttura economica più solida, sostenuta da una posizione creditoria netta con l’estero e da un sistema bancario rafforzato (caratterizzato quest’ultimo da elevati coefficienti patrimoniali e dal npl contenuti).
Panetta ha inoltre sottolineato l’importanza di avanzare verso un mercato dei capitali unico a livello europeo e un sistema obbligazionario comune. Debito Ue e non dei singoli Stati, quindi, su cui le nazioni del Nord tendono a nicchiare.
Secondo gli analisti di Banca Akros, la promozione dell’Italia è positiva per il mercato azionario, dal momento che potrebbe contribuire a ridurre il differenziale di valutazione rispetto all’Europa. Al momento di si tratta di un rapporto prezzo/utile di 9 volte atteso al 2025 contro le 13 volte per le società europee.
A livello settoriale, «l’impatto è particolarmente favorevole per il comparto finanziario (banche e società di gestione, ndr) e per le utility che rappresentano il 60% della capitalizzazione dell’indice Ftse Mib, dal momento che dipendono in maniera importante dal mercato del debito», notano gli analisti di Banca Akros.
Qui sotto, le 20 azioni di Piazza Affari fra società a larga, media e piccola capitalizzazione che compongono il portafoglio di Banca Akros e su cui gli analisti confermano il buy e e l’appartenenza al gruppo delle Top Picks (azioni preferite) dopo la promozione di S&P Global.
Brunello Cucinelli, acquistata il 21 gennaio 2025, prezzo di acquisto 116,5 euro
Diasorin, acquistata il 21 gennaio 2025, prezzo di acquisto 101,9 euro
Enel, acquistata il 21 gennaio 2025, prezzo di acquisto 6,8 euro
Saipem, acquistata il 21 gennaio 2025, prezzo di acquisto 2,5 euro
Telecom Italia, acquistata il 31 marzo 2025, 0,3 euro
Acea, acquistata il 21 gennaio 2025, prezzo di acquisto 18,4 euro
De Longhi, acquistata il 21 gennaio 2025, prezzo di acquisto 32,0 euro
Moltiply, acquistata il 21 gennaio 2025, prezzo di acquisto 35,5 3 euro
TIP, acquistata il 21 gennaio 2025, prezzo di acquisto, 8,2 euro
Zignano Vetro, acquistata il 21 gennaio 2025, prezzo di acquisto 9,8 euro
Avio, acquistata il 21 gennaio 2025, prezzo di acquisto, 15,2 euro
GPI, acquistata il 21 gennaio 2025, prezzo di acquisto 10,3 euro
Il Sole 24 Ore, acquistata il 21 gennaio 2025, 0,6 euro, SOTTO OPA
Orsero, acquistata il 21 gennaio 2025, prezzo di acquisto 12,6 euro
Plc, acquistata il 20 marzo 2025, prezzo di acquisto, 1,5 euro
Abp Nocivelli, acquistata il 21 gennaio 2025, prezzo di acquisto 5,1 euro
Ala, acquistata il 21 gennaio 2025, prezzo di acquisto 24,2 euro
First Capital, acquistata il 21 gennaio 2025, prezzo di acquisto 16,0 euro
Icop, acquistata il 21 gennaio 2025, prezzo di acquisto 8,2 euro
Italian Wine Brands, acquistata il 21 gennaio 2025, prezzo di acquisto, 22,4 euro (riproduzione riservata)