La Russia multa Apple: violate le norme sulla propaganda Lgbtq+
La Russia multa Apple: violate le norme sulla propaganda Lgbtq+
Per Cupertino tre sanzioni da 2,5 milioni di rubli ciascuna. Secondo un tribunale di Mosca gli sfondi con la bandiera arcobaleno violano le norme russe

di Sara Bichicchi 19/05/2025 17:53

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Un tribunale russo ha inflitto una multa di 7,5 milioni di rubli (circa 93.500 dollari) ad Apple per presunte violazioni delle regole russe relative a alla «propaganda lgbt». La decisione è stata comunicata lunedì 19 maggio dall’ufficio stampa dei tribunali di Mosca, secondo quanto riportato da Reuters.

Nello specifico, il Tribunale distrettuale Tagansky di Mosca ha riconosciuto Apple Distribution International Ltd (la holding che controlla la sussidiaria russa di Apple) colpevole di tre violazioni amministrative, imponendo il pagamento di tre sanzioni da 2,5 milioni di rubli ciascuna. Le udienze si sono svolte a porte chiuse e ulteriori informazioni non sono state rese pubbliche. 

Le regole russe sulla propaganda Lgbtq+

La multa rientra in un contesto di progressiva repressione della comunità lgbt  in Russia in atto da anni ma diventata più evidente nel 2023, quando è stato approvato un inasprimento delle norme sul tema. La legge russa, nella versione attuale, vieta la promozione di «relazioni sessuali non tradizionali» e designa il movimento Lgbt come un’organizzazione estremista, con conseguenze penali per sostenitori e attivisti. 

Nel caso di Apple l’accusa sembra nata dall’introduzione nell’aggiornamento iOS 18 di uno sfondo con i colori della bandiera arcobaleno, simbolo della comunità Lgbtq+. Secondo il canale Telegram Baza, vicino ai servizi di sicurezza russi, questa scelta sarebbe stata interpretata come una violazione della legge sulla propaganda Lgbtq+.

Non solo Apple

Apple non è l’unica azienda straniera a essere stata colpita dalla normativa. Anche distributori di film online e dirigenti aziendali sono stati multati per violazioni simili. TikTok, ad esempio, è stata citata in giudizio con motivazioni analoghe a quelle di Apple nel 2022. (riproduzione riservata)