La ricchezza mondiale vola: i paperoni esteri scelgono l’Italia per le case di lusso. Le mete top e i motivi del boom del Bel Paese
La ricchezza mondiale vola: i paperoni esteri scelgono l’Italia per le case di lusso. Le mete top e i motivi del boom del Bel Paese
Il boom dei grandi patrimoni globali ridefinisce le rotte del real estate di fascia alta: l’Italia diventa una delle mete preferite per stile di vita, sicurezza, cultura e residenze di pregio. Dalla Lombardia alla Costa Smeralda, ecco le aree che attraggono più capitali e perché

di di Rossella Savojardo 05/12/2025 20:00

Ftse Mib
43.432,77 23.50.46

-0,20%

Dax 30
24.028,14 23.50.46

+0,61%

Dow Jones
47.954,99 2.56.07

+0,22%

Nasdaq
23.578,13 23.50.46

+0,31%

Euro/Dollaro
1,1645 23.00.29

-0,09%

Spread
68,77 17.30.03

-1,62

La geografia della ricchezza mondiale è entrata in una fase di trasformazione profonda. Nel 2025 il patrimonio globale ha raggiunto 15.800 miliardi di dollari, secondo la consuetudinaria fotografia annuale scattata da Ubs, recuperando pienamente la contrazione del 2022 e accompagnandosi a un boom senza precedenti nella mobilità internazionale dei grandi patrimoni. È così scattato il più grande passaggio generazionale di ricchezza di sempre e in questo scenario l’immobiliare rimane un pilastro fondamentale della diversificazione patrimoniale.

Nella nuova geografia della ricchezza, l’Italia è tra le destinazioni in ascesa. Se si guarda al panorama globale, Dubai, New York, Singapore, Hong Kong e Abu Dhabi restano i centri dominanti secondo la prima edizione del report di Savills sui High-Net-Worth Individual (Hnwi) Hotspot Index. Ma l’elemento più interessante è lo spostamento dell’attenzione verso nuove destinazioni capaci di coniugare dinamismo economico, stabilità normativa e, soprattutto, qualità della vita.

I nuovi driver degli investitori milionari

Il nuovo driver non è infatti il lifestyle. I grandi investitori milionari esteri sono oggi alla ricerca di benessere, natura, privacy, servizi sanitari avanzati, scuole internazionali, ristorazione d’eccellenza e luoghi capaci di trasformarsi in basi di vita, non solo di vacanza. La meta che continua a racchiudere tutti questi aspetti resta Londra: la capitale mondiale dello stile di vita. Cresce però l’interesse per mete più esperienziali e sostenibili come Gstaad, Courchevel e, appunto, la Toscana.

La prossima generazione di HNWI (Millennials e Gen Z) erediterà oltre 18.000 miliardi di dollari e orienterà il mercato verso destinazioni in grado di offrire comfort, tecnologia, clima favorevole e sicurezza percepita. Questo scenario rappresenta per l’Italia una vera opportunità: giocando al meglio le proprie carte il Paese può affermarsi come nuova destinazione di eccellenza con un’economia in evoluzione, un patrimonio culturale irriproducibile, una qualità della vita riconosciuta a livello globale e un regime fiscale competitivo.

L’Italia: una scelta di vita per gli Hnwi

Nella nuova mappa della ricchezza, sempre più spesso, l’Italia appare non come un rifugio di bellezza, ma come una scelta di vita. Non più - o non solo - terra di vacanze e seconde case da cartolina, ma una delle mete preferite dagli investitori ad alto patrimonio netto che cercano sicurezza, cultura, benessere e contesti adatti a famiglie globali. Roma, Milano e la Toscana si posizionano stabilmente nella top 30 mondiale delle mete preferite dagli investitori esteri, mentre la Costa Smeralda conferma la sua attrattività per una clientela internazionale sempre più sofisticata. I numeri riflettono un cambiamento strutturale: negli ultimi dieci anni la ricchezza dei miliardari è cresciuta del 121%, molto più dei mercati azionari globali, e secondo Savills le abitudini degli investitori stanno mutando.

«Osserviamo sempre meno disinvestimenti e una crescente diversificazione», spiega Kelcie Sellers, associate director di Savills World Research. «I proprietari mantengono gli asset più a lungo, privilegiando la qualità della vita rispetto ai rendimenti immediati. È un cambiamento di paradigma paragonabile alla rivoluzione dei viaggi aerei negli anni ‘60 e ‘70, ma oggi guidato dal mondo digitale». In Italia questa tendenza incontra un mix difficilmente replicabile altrove: stile di vita, patrimonio culturale, eccellenza enogastronomica, sicurezza e un sistema scolastico sempre più internazionale. A ciò si aggiunge l’effetto della flat tax da 200 mila euro sui redditi esteri (che dovrebbe salire a 300 mila con la prossima manovra 2026), che ha reso il Paese competitivo come poche altre giurisdizioni europee.

Il boom del settore immobiliare di lusso in Italia

Il risultato è una fase di espansione del settore immobiliare italiano di fascia alta senza precedenti e tra le mete più attrattive non ci sono solo le classiche due grandi metropoli.

Milano, forte di un ecosistema economico dinamico e di un’immagine internazionale consolidata, resta senz’altro la città più attrattiva per gli investitori che cercano una base metropolitana. Nei quartieri più richiesti – dal Quadrilatero a Brera, da Magenta a Pagano – i prezzi degli appartamenti più iconici possono raggiungere anche i 22.000 euro al metro quadrato, con una media al metro quadrato che si attesta intorno ai 16.260 euro. Nel capoluogo meneghino, anche Porta Venezia e Porta Romana registrano una domanda crescente da parte di manager internazionali e di giovani Hnwi.

Roma vive un momento ancora più vivace. Il fascino storico, la centralità istituzionale e il crescente interesse delle grandi famiglie globali spingono la domanda nelle zone più prestigiose del centro storico, dei Parioli, del Pinciano e dell’Aventino. Le residenze uniche superano i 16.000 euro al metro quadrato, mentre la media del segmento prime si colloca a 14.985 euro. La capitale beneficia inoltre di un forte ritorno di americani, nordeuropei e investitori mediorientali che la considerano una meta culturale e diplomatica di lungo periodo.

A un altro livello, quello del sogno italiano nella sua forma più iconica, si colloca la Toscana. Firenze e le sue colline, il Chianti, la Val d’Orcia, Siena e la Versilia continuano ad attrarre acquirenti che cercano ville storiche, tenute vinicole, borghi ristrutturati e proprietà panoramiche immerse nel paesaggio. Le proprietà più esclusive oscillano tra 1 e 3 milioni di euro, con una media di circa 1,7 milioni, mentre a Firenze i prezzi medi prime al metro quadrato raggiungono i 10.000 euro e in Versilia superano i 16.000 euro.

Il Lago di Como rimane invece il trophy asset per eccellenza: una destinazione globale dove la scarsità di prodotto, la privacy, il brand internazionale e la vicinanza con Milano hanno creato un mercato unico in Europa. Le proprietà prime sul lungolago valgono tra 6.000 e 7.000 euro al metro quadrato, mentre le ville iconiche superano facilmente i 10.000 e possono raggiungere i 15.000 euro.

Più a sud, è la Costa Smeralda a essere un marchio planetario del lusso mediterraneo, con Porto Cervo e Porto Rotondo che registrano valori medi prime fra 8.000 e 12.500 euro al metro quadrato e punte oltre i 25.000 euro per le residenze più esclusive. (riproduzione riservata)