Le borse Usa hanno chiuso la giornata in rialzo, continuando il rimbalzo avviato venerdì 21 novembre. L'S&P 500 ha guadagnato l’1,5%, il Nasdaq ha segnato un incremento del 2,7%, mentre il Dow Jones ha visto un aumento dello 0,4%. La volatilità è crollata, con il Vix, noto come il "termometro della paura" di Wall Street, che è sceso di circa il 12%, portandosi a 20,6 punti.
A guidare il rimbalzo del Nasdaq sono stati i titoli legati ai semiconduttori e le grandi società tecnologiche, con Broadcom (+11%), Advanced Micro Devices (+5,5%) e Micron (+7,9%) tra i maggiori guadagni. Molto bene anche Tesla (+6,8%) e Alphabet, la holding madre di Google, che ha chiuso con un +6,2% dopo l’annuncio che Google Cloud ha firmato un contratto multimilionario con la Nato Communication and Information Agency per fornire soluzioni cloud sicure.
Un ulteriore catalizzatore positivo per i mercati è arrivato dal post sui social del presidente Donald Trump, che ha dichiarato di aver avuto una «telefonata molto buona con il presidente Xi» e di pianificare una visita in Cina ad aprile. Le speranze di un prossimo taglio dei tassi a dicembre da parte della Federal Reserve sono state, tuttavia, il principale fattore che ha spinto i mercati al rialzo.
La presidente della Fed di San Francisco Mary Daly, ha confermato al The Wall Street Journal di sostenere una riduzione dei tassi già dal prossimo incontro della Fed, un commento che ha fatto eco a quello del governatore Christopher Waller. Le probabilità di un taglio dei tassi a dicembre sono salite all’80%, secondo i contratti sui tassi d’interesse monitorati dal Cme Group, rispetto al 71% di venerdì e al 42% della settimana scorsa. Le dichiarazioni dei membri della Fed hanno influenzato anche i rendimenti obbligazionari, con il rendimento del decennale che è sceso di 2,5 punti base al 4,04%, mentre quello del biennale ha registrato un calo di 1 punto base, scendendo al 3,5%.
Nel mercato valutario, il dollaro è stabile: il Dollar Index (Dxy) si mantiene sostanzialmente invariato a 100,17 punti contro un paniere composto dalle valute dei principali Paesi sviluppati. Il corso dei metalli preziosi conferma le affermazioni dei membri della Fed: l’oro avanza dell’1,6% a 4130 dollari l’oncia e l’argento guadagna un 2,7% a 51,4 dollari. I prezzi delle materie prime sono correlati negativamente con l’andamento dei tassi di interesse reali: se questi si abbassano, aumenta l’attrattività di oro e argento. Sul fronte energetico, il petrolio Wti guadagna il 2% a circa 59 dollari al barile.
Le azioni delle grandi aziende tecnologiche, in particolare quelle dei semiconduttori, hanno continuato il rally iniziato nella sessione precedente, alimentando la speranza che i timori di una bolla nell’AI stiano svanendo. In forte crescita i titoli Broadcom (10,4%), Advanced Micro Devices (5,7%) e Micron (8,2%), mentre Tesla e la casa madre di Google, Alphabet, hanno guadagnato più del 5,5%. Questi movimenti hanno contribuito a sostenere il Nasdaq, che è salito del 2,6%.
Anche l’S&P 500 ha registrato un aumento dell'1,5%, aggiungendo guadagni dopo che il presidente Donald Trump ha postato sui social un aggiornamento sulla sua conversazione telefonica «molto buona» con il presidente Xi Jinping e ha annunciato di pianificare una visita a Pechino ad aprile.
Continua anche il calo dei rendimenti dei titoli di Stato, con quello del decennale che scende al 4,046%, rispetto al 4,057% delle 17:30.
Sul fronte aziendale, le azioni di Alphabet hanno registrato un forte rialzo, salendo del 5,6% nella seduta odierna dopo che Google Cloud ha annunciato di aver siglato un contratto multimilionario con la Nato Communication and Information Agency per fornire soluzioni cloud sicure. Il contratto prevede che Google Distributed Cloud supporti il Joint Analysis, Training and Education Centre, che utilizzerà l’infrastruttura cloud per modernizzare le proprie capacità operative e gestire carichi di lavoro classificati. Il servizio di Google consente di portare l’AI e i servizi cloud in ambienti sicuri e isolati, rispondendo a rigide esigenze di sovranità digitale.
Con l’aumento di circa il 9% negli ultimi due giorni, Alphabet ha visto il suo valore di mercato raggiungere circa 3,825 trilioni di dollari, avvicinandosi al traguardo dei 4 trilioni di dollari. Se dovesse superare Apple, Alphabet diventerebbe la seconda società più grande degli Stati Uniti, per la prima volta dal 2018.
Sul fronte delle criptovalute, sono iniÈziate le contrattazioni sul primo Etf che detiene direttamente Dogecoin, la prima memecoin, grazie (o a causa) della quale è stato coniato il termine. Il tutto in un contesto di continua volatilità del mercato crypto. Il fondo, sponsorizzato da Grayscale Investments, si negozia sotto il simbolo Gdog e applica una commissione di gestione dello 0,35%. La commissione sarà annullata fino a quando il fondo non raggiungerà 1 miliardo di dollari in attività o completerà tre mesi di vita. È stato lanciato dopo una settimana difficile per il Bitcoin, che è sceso sotto81.000 dollari prima di iniziare un parziale recupero. Il Bitcoin si aggirava attorno a 86.000 dollari a inizio seduta, mentre Dogecoin era scambiato intorno a 15 centesimi, contro il massimo storico di circa 73 centesimi nel 2021.
Nel frattempo, gli investitori stanno ritirando denaro dal popolare Etf Bitcoin di BlackRock a un ritmo record, con un deflusso netto di 2,2 miliardi di dollari a novembre, il maggiore di sempre, secondo FactSet. Dopo mesi di flussi quasi ininterrotti verso l’Etf, le vendite suggeriscono che gli acquirenti stiano diventando più cauti. Il Bitcoin ha perso circa il 22% nel mese scorso e il 7% da inizio anno.
L'S&P 500, il Nasdaq e il Dow Jones guadagnano rispettivamente l'1,4%, il 2,3% e lo 0,6%. La volatilità è in forte calo, con l'indice Vix che perde il 10,64% e scende a quota 21, pur mantenendosi sopra la soglia dei 20. A sostenere i listini sono le dichiarazioni di Christopher Waller, governatore della Federal Reserve e possibile candidato alla presidenza dell’istituto nel prossimo anno.
Oggi, 24 novembre, intorno alle 14, Waller ha dichiarato di essere favorevole a un possibile taglio dei tassi già durante il meeting di dicembre, sottolineando che i dati economici non hanno registrato cambiamenti significativi dall'ultima riunione della Fed. Waller ha espresso preoccupazione per il mercato del lavoro, dichiarando di non aspettarsi cambiamenti «nelle prossime settimane» e che il dato sui posti di lavoro di settembre «probabilmente sarà rivisto al ribasso». Ha inoltre aggiunto che non ci sono «evidenze» che le aziende stiano per avviare una nuova campagna di assunzioni.
Per quanto riguarda l’inflazione, Waller ha riconosciuto l’ultimo rialzo, ma ha espresso fiducia che «inizierà a scendere», stimando un tasso d'inflazione «intorno al 2,4% o 2,5%» se si escludono i dazi.
Le probabilità di un taglio dei tassi a dicembre sono salite al 79%, rispetto al 71% registrato nel fine settimana. Il cambio di aspettative si ripercuote sul corso dei rendimenti obbligazionari: il rendimento del Treasury decennale scende al 4,05%, rispetto al 4,07% di venerdì.
Nel mercato azionario, tutte le "Magnifiche 7" sono in territorio positivo. Tra queste spiccano Tesla (+6,6%), Alphabet (+4,6%) e Meta (+2,8%). Nel comparto farmaceutico, Eli Lilly beneficia della crescente domanda nel mercato dei GLP-1 per l’obesità e il diabete di tipo 2. Secondo un report di Morgan Stanley, il mercato dei GLP-1 continuerà a crescere, con Lilly che potrebbe guadagnare quote di mercato rispetto a Novo Nordisk, grazie al suo farmaco Orfor. Morgan Stanley ha rivisto al rialzo le stime per il 2030, prevedendo ricavi per 134 miliardi di dollari, rispetto ai 115 miliardi stimati precedentemente, e ha alzato la previsione sugli utili per azione a circa 70 dollari. Il target di prezzo per il titolo è stato incrementato a 1.290 dollari, da 1.171 dollari, con un rating di overweight.
Sul fronte tecnologico, il presidente Usa Donald Trump sta valutando se consentire a Nvidia di vendere i suoi chip avanzati per l’intelligenza artificiale alla Cina, come riportato dal segretario al Commercio americano Howard Lutnick in un’intervista a Bloomberg Tv. Amazon ha annunciato che investirà fino a 50 miliardi di dollari per espandere le capacità di intelligenza artificiale e supercomputing di Amazon Web Services (Aws) per i clienti del governo degli Stati Uniti. L’investimento, che prenderà il via nel 2026, aggiungerà quasi 1,3 gigawatt di capacità di AI e supercomputing nelle regioni Aws Top Secret, Aws Secret e Aws GovCloud.
Advanced Micro Devices ha annunciato che Zyphra ha raggiunto un importante traguardo nel training di modelli di AI su larga scala con Zaya1, il primo modello di base Mixture-of-Experts utilizzando una piattaforma Amd Gpu e di rete. Le azioni di Amd sono in rialzo di oltre il 3%.
Sul fronte macroeconomico, l’indice manifatturiero mensile della Fed di Dallas è sceso a -10,4 a novembre, rispetto a -5,0 di ottobre, contro le previsioni di un miglioramento a -2,0. Altri indicatori del settore hanno dato segnali contrastanti, con un calo nella lettura sull’occupazione, ma un miglioramento nei nuovi ordini, nella produzione, nelle spedizioni e nei prezzi pagati.
I listini sono sostenuti dalle speranze che la Federal Reserve riduca i tassi di interesse il mese prossimo. S&P500, Nasdaq e Dow Jones segnano rispettivamente +0,6%, +0,9% e +0,2%. Il Vix - il “termometro della paura di Wall Street - cede il 3,2% a 22,68 punti, pur mantenendosi al di sopra della soglia dei 20 (spartiacque tra mercato tranquillo e turbolento).
Nel fine settimana, la presidente della Fed di Boston Susan Collins ha dichiarato di non vedere una necessità urgente di un taglio a dicembre. Tuttavia, le aspettative per un allentamento della politica monetaria restano elevate dopo che il presidente della Fed di New York John Williams ha affermato venerdì 21 che una riduzione «a breve termine» potrebbe essere giustificata.
Verso le 14 di oggi 24 novembre, inoltre, il governatore della Federal Reserve, Christopher Waller, ha dichiarato di essere favorevole a un taglio dei tassi durante la riunione di dicembre, citando il fatto che non ci sono stati cambiamenti significativi nei dati economici dall'ultima riunione della Fed. Waller ha espresso preoccupazione per le condizioni del mercato del lavoro, affermando che non si aspetta un cambiamento «nelle prossime settimane» e che il dato sui posti di lavoro di settembre «probabilmente sarà rivisto al ribasso». Ha aggiunto che non ci sono «evidenze che le aziende stiano per avviare una campagna di assunzioni». Riguardo all’inflazione, Waller ha riconosciuto il recente rialzo, ma ha espresso fiducia sul fatto che «inizierà a scendere». Ha stimato che, escludendo i dazi, l'inflazione si attesti «intorno al 2,4 o 2,5%».
Waller ha anche rivelato di aver recentemente incontrato il segretario al Tesoro Scott Bessent, per discutere la sua possibile nomina a presidente della Fed, poiché l'amministrazione Trump cerca un sostituto per Jerome Powell, il cui mandato scade a maggio.
«L’inflazione non è un grosso problema con il mercato del lavoro debole», ha dichiarato Waller durante la trasmissione "Mornings with Maria" di Fox Business.
La probabilità di un taglio dei tassi è salita a circa tre quarti in data odierna, secondo i prezzi dei futures sui tassi di interesse monitorati da Cme Group, un balzo rispetto al 40% circa prima delle dichiarazioni di Williams e al 71% di venerdì. Tuttavia, se si considera l’andamento dell’oro la scorsa settimana, si potrebbe giungere a conclusioni differenti, visto che nella settimana tra il 17 e il 23 novembre il metallo prezioso è avanzato del 2 % da 4000 a circa 4080 dollari l’oncia. Sempre sul fronte metalli preziosi, l’argento è in lieve rialzo dello 0,1% a 50,1 dollari l’oncia, mentre il petrolio Wti guadagna lo 0,3% a 58 dollari al barile.
Nel mercato azionario, la paura di una bolla nell’intelligenza artificiale sembra essere stata messa in secondo piano, almeno per il momento. Le azioni dei produttori di chip Advanced Micro Devices (+1,22%) e Micron (+3%) sono salite in avvio di seduta, così come quelle della casa madre di Google, Alphabet, e del produttore di auto elettriche Tesla (+4,3%).
Ecco cinque titoli da monitorare nel corso della seduta.
Le azioni della società di Ev e robotaxi hanno guadagnato il 4,3% all'apertura dei mercati. Il ceo Elon Musk ha dichiarato domenica 23 novembre su X che il produttore di veicoli elettrici ha già progettato milioni di chip per intelligenza artificiale destinati alle sue auto e ai data center. Tesla è vicina a completare il chip AI5, ha iniziato a lavorare sul chip AI6 e punta a portare un nuovo chip in produzione di serie ogni 12 mesi, ha aggiunto Musk.
Le azioni della holding di Google hanno registrato un guadagno del 5,3%. Alphabet ha superato Microsoft diventando la terza azienda statunitense per capitalizzazione di mercato totale venerdì 21, è la prima volta che sorpassa il gigante It dal 2018. Alphabet è stata la chiara vincitrice nel campo dell’intelligenza artificiale tra le azioni tecnologiche di mega-capitalizzazione quest’anno, con un aumento del 58% grazie a quattro trimestri consecutivi di utili positivi e all'entusiasmo per il lancio del nuovo modello linguistico di Google, Gemini 3. Le azioni di Microsoft hanno aperto a +0,4%.
La società guidata da Michael Saylor ha guadagnato l’1,2% in avvio di seduta. Ogni lunedì, la compagnia pubblica un report che mostra quanti Bitcoin ha acquistato nei sette giorni precedenti. Se una settimana passa senza acquisti, potrebbe essere un segnale di incertezza a seguito di una vendita brusca. L’ultima settimana in cui Strategy non ha acquistato Bitcoin è stata dal 29 settembre al 5 ottobre.
Le azioni di Alibaba sono salite del 3,8%. Il colosso cinese dell'e-commerce ha dichiarato che la sua app di intelligenza artificiale, Qwen, ha superato i 10 milioni di download nella prima settimana dal rilancio. Alibaba è anche attesa per la pubblicazione degli utili del secondo trimestre fiscale martedì.
Il colosso farmaceutico apre a + 0,4%, dopo aver guadagnato l'1,6% venerdì 21 novembre. La capitalizzazione di mercato dell'azienda ha superato per la prima volta 1 trilione di dollari. Le uniche altre società statunitensi con valutazioni superiori a 1 trilione di dollari sono otto giganti tecnologici e il conglomerato Berkshire Hathaway di Warren Buffett.(riproduzione riservata)