La diretta da Wall Street | Borse Usa chiudono in rialzo. Scott Bessent: ci sarà un allentamento della guerra dei dazi Usa-Cina
La diretta da Wall Street | Borse Usa chiudono in rialzo. Scott Bessent: ci sarà un allentamento della guerra dei dazi Usa-Cina
Tesla cresce nell’attesa della pubblicazione dei risultati. Nvidia prova a recuperare dopo il crollo.  Per Ge Aerospace risultati in linea con le previsioni. Texas Instruments scende a causa dei dazi. Verizon Communications risente dei timori di inflazione

di Franco Luigi Sani      22/04/2025 15:50

Ftse Mib
39.369,99 23.52.01

+1,02%

Dax 30
23.499,32 23.52.01

+0,63%

Dow Jones
41.249,38 0.43.27

-0,29%

Nasdaq
17.925,76 23.52.01

+0,00%

Euro/Dollaro
1,1252 23.00.29

-0,21%

Spread
105,04 17.30.03

-0,77

Wall Street chiude in rialzo. Il Dow Jones sale del 2,66% a 39.186,98 punti, il Nasdaq avanza del 2,71% a 16.300,42 punti mentre lo S&P 500 termina su del 2,51% a 5.287,76 punti. L'euro è scambiato a 1,1423 dollari dopo la chiusura delle borse Usa. La moneta unica perde lo 0,79% verso il biglietto verde.

Alle 17.30 Il Nasdaq sale di oltre il 2%

Il Dow Jones guadagna il 2,23%, il Nasdaq il 2,49% e lo S&P 500 il 2,23%. Wall Street amplia i guadagni dopo il forte calo della seduta precedente, con gli investitori che valutano gli utili di alcune blue chip. Bene il petrolio, con il Wti che segna +2,24% e il Brent +1,8%. Sale anche l’oro a +0,39%.

Il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent ha detto agli investitori in una riunione a porte chiuse che si aspetta che ci sarà una riduzione nella guerra commerciale del presidente Donald Trump con la Cina in un futuro molto prossimo. «Nessuno pensa che l’attuale status quo sia sostenibile» con le tariffe ai livelli attuali, ha detto Bessent in un vertice di investitori privati a Washington, ospitato da JPMorgan Chase.

Alle 15.30 Wall Street apre la seduta in positivo

Alle 15.30 Wall Street apre in positivo. Il Dow Jones guadagna l’1,07%, il Nasdaq l’1,22% e lo S&P 500 l’1,06%. Gli operatori cercano di riprendersi dopo il selloff di ieri 21 aprile.

Ecco cinque titoli da monitorare martedì 22 aprile.

1. Tesla cresce nell’attesa della pubblicazione dei risultati

Alle 15.30 il titolo sale del 1,5%, La società pubblicherà gli utili del primo trimestre dopo la chiusura. Gli analisti prevedono utili rettificati di 41 centesimi per azione, in calo rispetto ai 45 centesimi dell'anno precedente, e un fatturato di 21,34 miliardi di dollari, leggermente superiore rispetto allo stesso periodo del 2024.

2. Nvidia prova a recuperare dopo il crollo 

Alle 15.30 le azioni crescono dell’1,7%, dopo il crollo di ieri. Il principale produttore di chip per applicazioni di intelligenza artificiale ha annunciato la scorsa settimana che l’esportazione dei suoi chip di intelligenza artificiale H20 in Cina richiederà in futuro una licenza del governo statunitense.

3. Ge Aerospace vola grazie a risultati in linea con le previsioni

Alle 15.30 il titolo sale del 3,83%. Gli analisti si aspettavano che la società di aeromobili commerciali e militari registrasse un utile di 1,27 dollari per azione su un fatturato di 9,1 miliardi di dollari. Ge Aerospace ha confermato le sue previsioni per il 2025 di un utile rettificato compreso tra 5,10 e 5,45 dollari per azione.

4. Verizon Communications risente dei timori di inflazione

Alle 15.30 le azioni calano del 2,01%. Gli utili del primo trimestre del gigante delle telecomunicazioni hanno superato le aspettative di Wall Street e Verizon ha mantenuto le sue previsioni. Nonostante questo, un numero di clienti superiore alle aspettative ha annullato i propri contratti telefonici a causa delle preoccupazioni relative all’aumento dell'inflazione.

5. Texas Instruments scende a causa dei dazi 

Azioni in calo dell’1%, dopo che l’analista Tom O’Malley ha declassato il titolo da equal weight a underweight e ha tagliato il suo obiettivo di prezzo da 180 a 125 dollari, che implica un potenziale di ribasso di oltre il 14% alla chiusura di lunedì.

«I dazi potrebbero spingere i clienti cinesi a rivolgersi ai produttori nazionali di dispositivi analogici rispetto ai fornitori statunitensi, che offriranno prezzi più elevati», ha scritto l’analista. (riproduzione riservata)