La diretta da Wall Street | Borse Usa chiudono in leggero rialzo. I rendimenti dei Treasury a 10 anni scendono sotto la soglia del 4,4%
La diretta da Wall Street | Borse Usa chiudono in leggero rialzo. I rendimenti dei Treasury a 10 anni scendono sotto la soglia del 4,4%
Indici positivi sulle aspettative degli investitori di un allentamento monetario legato a un possibile rallentamento del mercato del lavoro e a una lettura dell’indice dei prezzi alla produzione (Ppi) in calo. Trump definisce «molto stupido» il presidente della Fed Powell

di Mario Olivari e Franco Luigi Sani 12/06/2025 15:27

Ftse Mib
39.825,10 13.53.49

+0,67%

Dax 30
23.768,20 13.53.46

+0,40%

Dow Jones
44.494,94 13.37.33

+0,91%

Nasdaq
20.202,89 7.25.15

-0,82%

Euro/Dollaro
1,1759 13.38.45

-0,14%

Spread
90,84 14.08.22

+0,47

Wall Street chiude in leggero rialzo: Il Dow Jones guadagna uno 0,2%, l’S&P500 sale dello 0,4% e il Nasdaq dello 0,2%. Il rendimento del decennale Usa scende al 4,36%.  Petrolio chiude contrastato con il Wti che guadagna lo 0,1% portandosi a 68,22 dollari al barile, mentre il Brent scende dello 0,2% a 69,64 dollari. L’euro gode della debolezza del dollaro e il cambio si apprezzava di uno 0,8%, a quota 1,1577.

Le Borse, partite in ribasso, hanno poi invertito la rotta nel pomeriggio, con gli operatori che hanno sostanzialmente ignorato le nuove minacce tariffarie avanzate da Donald Trump.

L’azionario e l’obbligazionario tornano a puntare su una Federal Reserve più accomodante. I rendimenti dei Treasury a 10 anni sono scesi sotto la soglia del 4,4%, sostenuti da un’ondata di acquisti che ha spinto al rialzo i prezzi dei titoli governativi.

A rafforzare le aspettative di un allentamento monetario già nel corso dell’anno sono stati due segnali congiunturali: da un lato l’aumento delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, che evidenzia un possibile rallentamento del mercato del lavoro, dall’altro un indice dei prezzi alla produzione (Ppi) in calo, indicatore chiave di una dinamica inflattiva in progressiva moderazione.

Ulteriore conferma del sentiment positivo è arrivata nel pomeriggio con l’asta del Tesoro USA da 22 miliardi di dollari in titoli a 30 anni, che ha registrato una forte domanda da parte degli investitori istituzionali, contribuendo a un’ulteriore compressione dei rendimenti.

Sul fronte transatlantico, il Segretario al Commercio Howard Lutnick ha mostrato ottimismo per un possibile accordo con l’Unione Europea, pur riconoscendo che i negoziati con Bruxelles si presentano «particolarmente complessi». Ha anche anticipato che parte dell’intesa commerciale con il Regno Unito sarà operativa nei prossimi giorni.

Alle 18.30 Wall Street va in positivo

Il Dow Jones guadagna lo 0,04%, lo S&P 500 guadagna lo 0,27% e il Nasdaq sale dello 0,3%.

Il presidente Donald Trump ha firmato tre risoluzioni per annullare i piani per i veicoli elettrici della California. Le risoluzioni abrogano e ribaltano gli obblighi a livello statale sostenuti dall’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden.

Tuttavia, la minaccia unilaterale di dazi del presidente Donald Trump sembra aver impedito alle azioni di guadagnare troppo. Wall Street attende ulteriori sviluppi sulla politica commerciale, in particolare tra Stati Uniti e Cina, poiché i colloqui tra i due paesi sono stati al centro dell’attenzione questa settimana.

Mercoledì Trump ha dichiarato di essere disposto a prorogare la scadenza dell’8 luglio per concludere i colloqui commerciali con i paesi prima che entrino in vigore le imposte statunitensi più elevate, ma che le proroghe potrebbero non essere necessarie.

Trump ha definito «molto stupido» il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, dopo aver intensificato le pressioni sul capo della banca centrale affinché abbassasse i tassi di interesse. Trump ha affermato alla Casa Bianca che abbassare i tassi di due punti percentuali avrebbe fatto risparmiare agli Stati Uniti 600 miliardi di dollari all’anno, «ma non possiamo convincere questo tizio a farlo».

Donald Trump ha detto che potrebbe aumentare i dazi sulle auto negli Stati Uniti in un «futuro non troppo lontano», dopo aver imposto tariffe del 25%. «Potrei aumentare quei dazi in un futuro non troppo lontano. Più si sale, più è probabile che costruiscano uno stabilimento qui». Le azioni del settore automobilistico statunitense sono crollate poco dopo le sue dichiarazioni.

Il cambio euro/dollaro cresce dello 0,7% mentre il rendimento del treasury decennale scende al 4,37%. Bene l’oro che sale dell’1,97%.

Alle 15.30 Wall Street apre la seduta in negativo

Alle 15.30 Wall Street apre la seduta in negativo. Il Dow Jones perde lo 0,4%, lo S&P lo 0,24% e il Nasdaq lo 0,2%.

Giovedì mattina i titoli scendono dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di imporre dazi unilaterali sui partner commerciali tra due settimane.

Le azioni si sono indebolite, nonostante gli investitori abbiano ricevuto un’altra serie di dati che suggerivano una solida economia. L’ indice dei prezzi alla produzione di maggio , un indicatore dei prezzi finali della domanda nell’economia statunitense, è aumentato solo dello 0,1% nel mese, dopo essere sceso dello 0,2% ad aprile. Gli economisti intervistati dal Dow Jones si aspettavano un aumento dello 0,2% per il mese scorso.

Ecco cinque titoli da monitorare giovedì 12 giugno.

1. Boeing

Alle 15.30 il titolo del produttore di aerei perde il 7,5% in seguito allo schianto di un Boeing Dreamliner di Air India avvenuto giovedì. L’aereo, con a bordo 242 passeggeri e membri dell’equipaggio, si è schiantato poco dopo il decollo da Ahmedabad, in India. La causa dell’incidente non è ancora chiara.

2. Oracle

Alle 15.30 le azioni balzano di quasi il 9% dopo che gli utili e il fatturato del quarto trimestre hanno superato le stime degli analisti. L’utile rettificato di 1,70 dollari per azione ha superato gli 1,64 dollari per azione previsti dagli analisti intervistati da LSEG. Il fatturato è stato di 15,9 miliardi di dollari, rispetto ai 15,6 miliardi di dollari stimati dal consenso.

3. GameStop

Alle 15.30 il titolo Il titolo perde il 16% dopo aver annunciato che venderà 1,75 miliardi di dollari in obbligazioni senior convertibili , con i proventi destinati a «scopi aziendali generali, tra cui investimenti», potenzialmente anche all’acquisto di bitcoin.

4. Voyager Technologies

Alle 15.30 le azioni del settore tecnologico spaziale balza del 4,5%. Voyager ha chiuso il suo primo giorno di contrattazioni mercoledì a 56,48 dollari, oltre l’82% in più rispetto al prezzo di offerta pubblica iniziale di 31 dollari.

5. Oklo

Alle 15.30 il titolo scende del 6,6% dopo che la società produttrice di reattori nucleari avanzati ha pianificato di raccogliere 400 milioni di dollari in un’offerta pubblica, un giorno dopo che l’azienda è balzata di oltre il 25% grazie all’aggiudicazione di un contratto per la fornitura di energia a una base dell’aeronautica militare. (riproduzione riservata)