Con le banche centrali sempre più orientate ai tagli dei tassi di interesse i bond sovrani diventato meno attraenti per un portafoglio multi-asset, a discapito delle azioni.
Tra queste ultime, nel suo outlook per il 2026, Bnp Paribas individua grandi opportunità in Europa: all’azionario del Vecchio continente la banca francese attribuisce la raccomandazione overweight (sovrappesare).
Le previsioni di Bnp Paribas Cash Equities Research per la fine del 2026 sono di 7.500 punti per l'S&P 500 americano e 650 punti per l'Eurostoxx 600. Ciò rappresenterebbe un total return (rendimento comprensivo di dividendi) rispettivamente del 15% e 19%. «Per noi, queste cifre sottolineano l'importanza di rimanere investiti nel beta di mercato (cioè mantenere un’esposizione ampia e diversificata, ndr), con una gestione dei rischi durante tutto l'anno».
In questo contesto, aggiungono gli esperti della banca, la politica monetaria accomodante della Bce, insieme all'aumento della spesa fiscale (per finanziare piani come quelli di riarmo), «dovrebbe sostenere la sovraperformance dei titoli dell'Eurozona. Il posizionamento più basso e le valutazioni iniziali più convenienti offrono un margine più ampio per uno slancio positivo».
In generale, Bnp Paribas rimane positiva su quasi tutto il mercato azionario, compresi Stati Uniti ed emergenti. Giudizio di neutralità solo sul Giappone. Più cautela sui titoli di Stato: la banca mantiene un moderato sovrappeso solo su quelli emergenti, sottopesando invece Stati Uniti, Europa e Giappone.
Neutrale la raccomandazione sul credito, cioè i bond corporate e finanziari. «Il fattore delle valutazioni è molto meno importante nel determinare la performance annuale delle azioni rispetto al credito, e questo suggerisce che il momentum positivo dei prezzi ha una maggiore capacità di resistenza nel mercato azionario che in quello obbligazionario». Anche la partecipazione sempre maggiore del retail, proseguono gli esperti, «è un fattore positivo per le azioni».
Infine, per quanto riguarda le materie prime, Bnp Paribas suggerisce un moderato sovrappeso sui metalli preziosi (oro in primis) e un lieve sottopeso su commodity energetiche e metalli industriali. «Le prospettive per le materie prime cicliche sono meno favorevoli rispetto ad altri asset rischiosi, considerate le dinamiche di offerta». Ciò offre l’opportunità, concludono gli esperti, «di coprire parzialmente il rischio di recessione nei portafogli multi-asset attraverso una posizione di sottopeso». (riproduzione riservata)