Indagine Mps-Mediobanca, Turco (M5S): una vicenda opaca sotto molteplici punti di vista. Il Governo chiarisca
Indagine Mps-Mediobanca, Turco (M5S): una vicenda opaca sotto molteplici punti di vista. Il Governo chiarisca
Il vicepresidente del Movimento Cinque Stelle rivendica la coerenza delle denunce del passato: «Noi lo abbiamo detto dal lontano novembre 2024»

di Redazione online 28/11/2025 14:35

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L’indagine della Procura di Milano sulla scalata di Mps a Mediobanca rimbalza in Parlamento e accende immediatamente la polemica politica. Tra i primi a intervenire c’è Mario Turco, vicepresidente del Movimento 5 Stelle, che rivendica la coerenza delle denunce pentastellate: «Noi lo abbiamo detto dal lontano novembre 2024. E adesso presenteremo un’interrogazione a cui il Governo non potrà più sottrarsi».

La notizia dell’indagine su Francesco Gaetano Caltagirone, sul ceo di Delfin e di EssilorLuxottica Francesco Milleri, e su Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Mps, rappresenta secondo Turco la conferma di quanto già segnalato in più sedi istituzionali. «Sono i tre banchieri-finanzieri a cui il Governo Meloni ha deciso di regalare quel che resta della finanza italiana», afferma il senatore, ricordando come le criticità fossero state esposte in dieci interrogazioni parlamentari solo al Senato.

L’inchiesta riguarda le ipotesi di aggiotaggio e ostacolo all’attività di Consob, Ivass e Bce, connesse alla cessione da parte del Mef dell’ultimo pacchetto del 15% di Mps. Un’operazione che Turco definisce «opaca sotto molteplici punti di vista», anche per il ruolo affidato a Banca Akros come advisor: l’istituto è controllato da Banco Bpm, una delle principali beneficiarie della vendita. Per il senatore, l’intreccio di responsabilità che emerge «delinea sempre più un concerto al quale non può essere estraneo il Mef di Giorgetti, architetto di quella cessione e delle relative procedure».

Nel mirino del parlamentare c’è il presunto disegno strategico che avrebbe guidato il risiko bancario degli ultimi mesi, centrato su una Mps risanata «con i soldi degli italiani» e poi utilizzata – nella lettura politica di Turco – come leva per rafforzare l’asse tra i gruppi Caltagirone e Delfin nella scalata a Mediobanca e Generali. «Una spaventosa saldatura tra il Governo Meloni e certa finanza», denuncia il vicepresidente del M5S, parlando di un’azione dell’Esecutivo «che ha messo le mani in pasta nella finanza, orientando scelte che condizionano l’intero assetto del credito italiano». (riproduzione riservata)