I danni sono ancora da quantificare ma sono ingenti. Milionari, fanno sapere le prime fonti. Un incendio di grosse proporzioni è scoppiato questa notte, 11 febbraio, intorno all’una a Reggio Emilia nello stabilimento Inalca del gruppo alimentare Cremonini. La gran parte della struttura di 50 mila metri quadrati è stata completamente distrutta dalle fiamme e un’alta colonna di fumo è stata visibile fin da lontano per gran parte della giornata. La magistratura ha aperto un’inchiesta senza escludere alcuna ipotesi anche se dai primi accertamenti sarebbe escluso il dolo. Fortunatamente non ci sono stati feriti. Ma ora i sindacati temono per il futuro dei 420 dipendenti e hanno chiesto un incontro urgente alla Regione Emilia Romagna per attivare da subito gli ammortizzatori sociali.
A dare l'allarme dell’incendio è stato uno dei manutentori. Negli impianti non si effettuano turni di notte e il poco personale presente, della manutenzione appunto, è riuscito a mettersi in salvo senza conseguenze, sentendo gli allarmi anti-incendio.
Il rogo ha coinvolto più di 20mila metri quadrati di capannoni e ha toccato gli impianti del gruppo Cremonini e poi quelli della vicina Quanta-Stock&Go, magazzino di stoccaggio di materie prime per conto di Cirfood, colosso della ristorazione collettiva. Le immagini, spaventose, della colonna di fumo e fiamme, hanno scatenato non poca apprensione. «Per fortuna non ci sono feriti ma certamente preoccupano le conseguenze che ricadranno sui lavoratori impiegati per i quali da parte nostra ci sarà massima attenzione e collaborazione», ha detto il sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari.
Leggi anche: Rapporto Coop-Nomisma: come cambiano le abitudini di spesa e cosa succederà sul mercato
Allo stesso modo anche la società cooperativa di ristorazione Cirfood si è espressa sul rogo nei magazzini di Quanta Stock&Go, piattaforma logistica della quale l'azienda si avvale per lo stoccaggio e la consegna di materie prime alimentari destinate alle cucine del centro-nord Italia: «Nonostante gli ingenti e ad oggi inquantificabili danni subiti verrà garantita la continuità dei servizi di ristorazione destinati a scuole, ospedali, strutture sociosanitarie e imprese grazie alla propria rete di fornitori locali e grossisti e alla professionalità e competenze di tutto il personale, da subito operativo per far fronte all'emergenza».
Intanto, le prime analisi dell'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpae) indicano i valori degli inquinanti al di sotto dei limiti. Sono stati avviati monitoraggi più approfonditi nei prossimi 24-48 ore, con campionamenti specifici anche nelle scuole vicine. I tecnici hanno rilevato la presenza di alcune sostanze, formaldeide e acroleina, derivanti dalla combustione di materiali plastici, senza però superare i limiti strumentali di rilevazione. Ulteriori risultati saranno disponibili nei prossimi giorni. Il Comune ha invitato i residenti della zona a tenere chiuse le finestre. (riproduzione riservata)