Attenzione a non parlare troppo presto di bolla dei titoli tecnologici dell’intelligenza artificiale: parola di intelligenza artificiale. Il tech Usa, al di là delle elevate valutazioni raggiunte, potrebbe essere ancora l’arma vincente in un portafoglio azionario americano secondo le stime di Axyon AI, fintech modenese che costruisce portafogli per investitori istituzionali tramite big data e modelli algoritmici proprietari.

Questione di momentum

Incrociando migliaia di dati e indicatori tecnici, macroeconomici e di mercato Axyon è arrivata a stilare il ranking settoriale per il primo trimestre del 2026 delle large cap Usa, che vede al primo posto proprio la tecnologia.

Dalle previsioni dei modelli, si legge nel prospetto redatto dalla fintech, «le posizioni di vertice riflettono combinazioni di sentiment degli analisti e forza su indicatori tecnici». Più nello specifico, il supercervellone informatico di Axyon ha previsto che il fattore momentum (quindi il trend al rialzo) del tech Usa è così forte che dovrebbe proseguire ancora nei prossimi mesi. Un meccanismo tecnico, in altre parole, cui però si sommano un sentiment degli analisti ancora robusto e solide stime sui fondamentali.

• Leggi anche: Investire nell’AI oltre le Magnifiche 7: 6 mid e small cap Usa pronte a sorprendere

Sul podio banche e mattone

Secondo gradino del podio per il settore finanziario: le banche americane, secondo l’algoritmo, godono di un contesto macroeconomico favorevole (soprattutto per quanto riguarda i tassi di interesse) e di analisti positivi sul comparto. Tra i fattori che potrebbero favorire i titoli finanziari Axyon individua poi il comportamento delle quotate in merito alla loro minore volatilità.

Chiude il terzetto di testa il settore immobiliare, favorito da tassi e condizioni finanziarie favorevoli e, anche in questo caso, dal fattore volatilità. Quali sono invece, secondo la fintech, i settori più svantaggiati nel primo trimestre? L’AI di Axyon colloca in fondo al ranking energia e materiali, preceduti da tlc e consumi discrezionali.

• Leggi anche: Investimenti, ecco perché l’Europa a sconto è la prima scelta dei grandi gestori mondiali per il 2026. E come investirci

Come funziona il modello di Axyon

Ovviamente tutte le previsioni dell’AI si basano su modelli tecnologici e non sulla sfera di cristallo. Il principio alla base dell’algoritmo di Axyon non è quello di avere sempre ragione a ogni costo e su tutti i titoli che fanno parte di un determinato settore. L’attenzione del modello di intelligenza artificiale, specifica la fintech, «non è rivolta alla performance dei singoli titoli, bensì alla distribuzione e concentrazione dei segnali a livello settoriale, ponderata per capitalizzazione». Per farlo il modello utilizza come input una grande quantità di dati, cercando di metterli in relazione per stimare i rendimenti attesi di titoli, indici e portafogli modello. (riproduzione riservata)