Dopo la presa di posizione dei portuali, anche gli industriali si schierano contro lo spostamento del rigassificatore galleggiante di Snam da Piombino. «Con infrastrutture adeguate e opere compensative, lo sviluppo di Piombino potrebbe passare dal rigassificatore» ha dichiarato Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana e di Confindustria Toscana Centro e Costa. Secondo Bigazzi: «Lasciare la nave rigassificatrice e completare tutte quelle infrastrutture utili agli insediamenti industriali e allo sviluppo del porto potrebbe rappresentare un ulteriore acceleratore per il rilancio industriale della città».
Va ricordato che la scelta di Piombino aveva trovato subito l’opposizione dell’amministrazione locale, fino al raggiungimento di un compromesso: il rigassificatore galleggiante sì, ma solo temporaneamente.
Bigazzi, invece, a nome degli industriali toscani sottolinea che la nave di liquefazione e stoccaggio del gas, ribattezzata Italis Lng con l’iscrizione al registro navale italiano, non rappresenta solo una questione energetica, ma una leva strategica per l’intero sistema produttivo locale. «Come imprese e come cittadini abbiamo bisogno del rigassificatore. Il costo dell'energia è un problema cruciale e la possibilità strategica per il sistema Paese di acquistare gas passa anche attraverso la Italis Lng», spiega. Il rigassificatore galleggiante ha garantito un apporto di 4,3 miliardi di metri cubi di gas da luglio 2023 a dicembre 2024.
Il presidente di Confindustria Toscana sottolinea anche l'impatto positivo sul porto: «L'Autorità portuale ha avuto nuove disponibilità finanziarie che le hanno permesso investimenti importanti. E anche se la nave rigassificatrice dovesse essere ricollocata, in porto rimarrebbero le infrastrutture realizzate per consentire il collegamento delle unità galleggianti alla rete nazionale, come previsto dalla legge».
Bigazzi cita poi gli investimenti recenti che stanno trasformando il tessuto industriale di Piombino: «Metinvest-Danieli ha appena deciso di investire nella produzione di acciaio ambientalmente compatibile, Jsw sta lavorando al revamping del treno rotaie, mentre Piombino Industrie Marittime sta ampliando la propria attività industriale con un progetto in fase avanzata. Ulteriore sviluppo per la città potrebbe arrivare proprio dalla nave rigassificatrice».
La posizione di Confindustria è chiara: «proponiamo non la delocalizzazione, ma la mitigazione dei limiti reali determinati dalla sua presenza, e la realizzazione di quelle infrastrutture industriali e logistiche che le imprese chiedono con forza e che potrebbero offrire benefici e ricchezza alla comunità piombinese». (riproduzione riservata)