Il portafoglio tipo da rendita? Ecco 5 titoli di Piazza Affari ad alto dividendo e 5 bond per pagare meno tasse
Il portafoglio tipo da rendita? Ecco 5 titoli di Piazza Affari ad alto dividendo e 5 bond per pagare meno tasse
Quando aumenta il patrimonio un portafoglio orientato alla rendita deve considerare anche l’ottimizzazione fiscale. Ecco come secondo il consulente indipendente Giorgio Vintani

di di Marco Capponi 14/11/2025 20:00

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Costruire un portafoglio da rendita per patrimoni importanti? Per i consulenti è importante pensare anche alla componente fiscale. Ecco perché nella sua allocazione tipo Giorgio Vintani, analista e consulente indipendente, propone un 50% di titoli di Stato, nello specifico Btp e Bund.

«Ormai non è più così semplice ottenere rendimenti significativi da rendita dal reddito fisso, poiché i dividendi risultano superiori», ammette l’esperto, che però guarda con un occhio di riguardo anche alla «tassazione privilegiata al 12,5%» dei bond sovrani.

Bond, le 5 scelte dal Btp al Bund

Quali sono i Btp scelti? In primo luogo, un tasso fisso a sette anni (dicembre 2032) che prezza 96 e ha una cedola annua del 2,5%, con rendimento effettivo lordo annuo (calcolato da Skipper Informatica) del 3,01% e netto del 2,67%.

C’è poi un altro Btp in scadenza nel marzo 2038: prezza sempre 96, ha una cedola del 3,25% e rendimenti effettivi del 3,64% e 3,21%. E per finire un Btp all’ottobre 2040, che prezza alla pari, ha una cedola del 3,85% con rendimenti effettivi del 3,85% e 3,36%.

«Non amo comprare titoli sopra la pari, e quindi non resta altra scelta se non allungare le scadenze per cogliere le migliori occasioni e per avere rendimenti per lungo tempo», segnala Vintani, che alla parte obbligazionaria del portafoglio aggiunge anche due Bund tedeschi «con rating AAA, che contribuiscono a ribilanciare il portafoglio e a superare i momenti di eventuali ribassi dei mercati». Nello specifico, si tratta di due obbligazioni in scadenza nel 2029 e 2033, con cedole del 2,1% e 2,9% che prezzano intorno alla pari.

Azioni, le 5 regine della cedola

E la parte azionaria? «Accetterei di assumere un maggiore rischio su questa componente, anche alla luce della ritrovata solidità dell’Italia». E infatti, il 50% azionario Vintani lo dividerebbe equamente tra cinque titoli di Piazza Affari: Generali, Poste Italiane («un raccoglitore di asset con una capillarità veramente impressionante»), Intesa Sanpaolo («la prima della classe con ottimi dividendi»), Unicredit, che ha «un dividend payout del 90%, è molto attenta a creare valore per gli azionisti e ha possibilità di m&a», ed Enel, «il dividend stock per antonomasia». (riproduzione riservata)