Il fenomeno del sovraindebitamento è sempre più attuale in un momento in cui più della metà degli italiani fa fatica ad arrivare a fine mese (57,4% secondo Eurispes). Ma qual è l’identikit della persona sovraindebitata in Italia? Uomo, sposato, di circa 50 anni, del Nord Italia e con un debito medio di circa 28 mila euro, secondo Finsight, l’osservatorio sull’indebitamento di Go Bravo, fintech che opera nell’ambito della gestione e liquidazione dei debiti privati.
L’analisi, basata su un campione di oltre 8.000 italiani che hanno incontrato difficoltà nel ripagare i propri debiti (prestiti personali, carta di credito, fido), vede una netta prevalenza maschile, con il prestito personale che si conferma la forma di debito più diffusa.
Più in dettaglio, il 71% è uomo, in aumento rispetto al 68% dello scorso anno. Inoltre, più di 1 su 5 (21%) ha un debito superiore a 40 mila euro mentre il numero medio di debiti per persona è pari a 2,5, un valore rimasto stabile rispetto al 2024.
Per quanto riguarda il livello di istruzione, il 51% delle persone sovraindebitate ha un diploma di liceo, il 17% ha terminato la scuola secondaria di primo grado, il 15% ha un diploma di istituto tecnico o professionale, mentre i laureati (triennale o magistrale) rappresentano l’8%.
Si osserva anche una correlazione tra il livello di istruzione e il grado di indebitamento, con quest'ultimo che tende ad aumentare al crescere del titolo di studio. Chi, infatti, è in possesso del diploma di licenza media presenta un debito medio di 25 mila euro, chi ha conseguito il diploma di scuola secondaria superiore di 27 mila euro, mentre il debito medio dei laureati è il più alto, circa 31mila euro.
Forti anche le differenze territoriali e sociali del sovraindebitamento in Italia. In cima alla classifica delle regioni con il debito medio più alto ci sono Molise (oltre 32 mila euro), Valle d’Aosta (31 mila euro) e Puglia (30 mila euro). In fondo, invece, Abruzzo (25 mila euro), Friuli-Venezia Giulia (26 mila euro) e Marche (27 mila euro).
Per quanto riguarda, invece, il numero di casi di sovraindebitamento, prevalgono le regioni più popolose: la Lombardia con il 17% dei casi, seguita dal Lazio (12%) e dalla Campania (8%). Ragionando per macro aree, il Nord Italia è l’area con il maggior numero di casi (44% del totale), più del Sud e delle Isole (29%) e del Centro (27%). Lievi, invece, le differenze a livello di debito medio, sempre intorno ai 28 mila euro.
Magra consolazione, guardando al contesto internazionale, lo strumento statistico The National Accounts at a Glance, realizzato dall’Ocse, evidenzia che il rapporto tra il debito totale delle famiglie italiane e il reddito disponibile è dell’82%, un valore inferiore rispetto a quello della Francia (122%) e della Germania (90%) e molto distante dai livelli di indebitamento di Svizzera (224%), Paesi Bassi (220%) e Danimarca (212%). I motivi Sicuramente una maggior prudenza finanziaria da parte delle famiglie italiane, ma anche un accesso al credito più selettivo rispetto ad altri Paesi.
Il sovraindebitamento «è un fenomeno in crescita e che coinvolge fasce di popolazione sempre più ampie, rendendo necessarie azioni di supporto verso chi si trova in difficoltà», dichiara Daniel Martinez, Co-Country Manager di Bravo in Italia. «Forti degli oltre 15 anni di esperienza su diversi mercati, ci impegniamo ogni giorno per offrire supporto e strumenti efficaci per uscire dal sovraindebitamento. Ma si può fare ancora di più. Un elemento chiave per contrastare questo fenomeno è l’educazione finanziaria, che aiuta a prevenire situazioni critiche e a promuovere una gestione più consapevole del credito».
Go Bravo, attiva nel settore della gestione e ristrutturazione del debito personale, con sei sedi tra Europa e America Latina, ha già aiutato più di 500.000 persone a riprendere il controllo della propria situazione economica. Solo in Italia, l’azienda ha gestito oltre 12.000 clienti, portando a termine più di 6.000 negoziazioni e contribuendo all’estinzione di oltre 65 milioni di euro di debiti. (riproduzione riservata)