Gli scenari proposti dalla sim Bg Saxo – i «cigni neri», eventi rari e di grossa portata –, sono sì estremi, ma è capitato che in passato si avverassero: è successo nel 2023, quando l’idea di un Paese intenzionato a vietare la produzione di carne entro il 2030 è balzata rapidamente al centro del dibattito internazionale. Alla Cop28 l’Onu ha infatti incluso la riduzione del consumo di carne tra gli strumenti chiave per contrastare il cambiamento climatico, sancendo l’importanza di questa intuizione.
Qualcosa di simile è accaduto anche nel 2013, legato a una forte correzione dell’oro, per nulla attesa: a fronte della previsione di un calo a 1.200 dollari per oncia, pochi mesi dopo il metallo giallo scese effettivamente sotto quella soglia.
Il primo scenario è legato all’Italia e vede realizzata l’ipotesi di un ricorso all’oro per costruire un fondo sovrano investito in azioni globali. Nei primi dieci anni tutti i dividendi prodotti dagli investimenti verrebbero reinvestiti per far crescere il capitale; successivamente, metà dei rendimenti annui sarebbe destinata a finanziare sanità, scuola e pensioni, senza ricorrere a nuove tasse.
Il modello di riferimento sarebbe quello norvegese, basato su una gestione indipendente dalla politica, con poche regole chiare e senza interferenze. La vendita dell’oro avverrebbe in modo graduale, per evitare effetti negativi sul prezzo del metallo, mentre l’orizzonte di lungo periodo servirebbe a ridurre l’impatto della volatilità dei mercati finanziari.
Secondo l’ipotesi, l’operazione potrebbe avere effetti positivi anche sulla percezione dell’affidabilità dell’Italia: una possibile riduzione del rischio-Paese e benefici indiretti sullo spread.
Bg Saxo cita ancora l’oro, ma in riferimento allo yuan cinese: gli analisti ipotizzano che nel 2026 la Cina annunci di possedere riserve auree superiori a quelle degli Stati Uniti e, contemporaneamente, introduca una versione dello yuan offshore parzialmente convertibile in oro fisico. Questo nuovo «yuan d’oro» diventerebbe un’alternativa credibile al dollaro per i Paesi esportatori di energia e materie prime, che potrebbero usarlo come riferimento per i loro scambi internazionali, riducendo così la dipendenza dalla moneta statunitense.
Sul fronte Usa, Taylor Swift e Travis Kelce si sposano a inizio 2026, dando avvio a un’onda di matrimoni e nascite all’insegna della vita offline. Pochi mesi dopo, le elezioni di midterm non generano scontri sociali e politici: i dem prendono il controllo della Camera, il Senato di riequilibra e gli indipendenti, in crescita, porterebbero a una commissione nazionale che ridisegni equamente i distretti elettorali.
Un computer quantistico viola gli standard di crittografia, scatenando il caos: crollano le cripto, i prelievi vengono bloccati, oro e contante tornano beni rifugio. I governi mondiali devono sbrigarsi ad aggiornare la struttura finanziaria globale.
Sul fronte dell’AI, una grande azienda decide di nominare come ceo un modello di intelligenza artificiale, in grado di definire un nuovo rapporto tra visione manageriale e capacità computazionale. Ma un altro scenario oltraggioso si domanda: e se l’AI diventasse difettosa? Servirebbe allora un «janitor AI», un «sistema delle pulizie» che ripulisca e metta in sicurezza i programmi.
E se i farmaci anti-obesità fossero estesi agli animali domestici, dopo aver conquistato il mondo della salute umana? Si delineerebbe un nuovo mercato per la veterinaria, il benessere animale e il pet food, mentre i produttori alimentari sarebbero costretti a rivedere ricette e dimensioni delle porzioni. L’impennata della domanda favorirebbe i settori farmaceutico e sanitario, ma metterebbe sotto pressione la ristorazione e l’industria alimentare tradizionale.
Intanto, Elon Musk quota SpaceX in borsa, dando slancio a industrie emergenti come il bioprinting – mentre il suolo lunare diventa un asset speculativo: nasce l’economia extraterrestre su larga scala. (riproduzione riservata)