L’Assemblea di Generali ha rinnovato il consiglio di amministrazione per il triennio 2025-27 confermando Philippe Donnet come amministratore delegato per il quarto mandato. Il titolo, all’indomani dell’assemblea, viaggia in territorio positivo: alle 13 è in rialzo dello 0,7% a 31,78 euro.
Il nuovo board è composto da 13 membri di cui dieci espressione della lista di Mediobanca e tre della lista di Caltagirone. La partecipazione finale all’assemblea è stata del 68,8%, leggermente inferiore alle indiscrezioni che indicavano inizialmente un’affluenza attesa maggiore di 70%.
Secondo gli analisti di Equita, «l’esito dell’assemblea ha evidenziato un chiaro orientamento del mercato a favore dell’attuale management, riconoscendone il solido track record degli ultimi anni».
Gli esperti, che confermano il rating Hold e il target price di 29 euro, valutano «positivamente il risultato del voto, ritenendo che la conferma del management in carica costituisca la base più solida per il raggiungimento degli obiettivi della compagnia» tra cui un eps cagr 2025-27 in aumento tra l’8% e il 10% e dividendi complessivi superiori a 7 miliardi di euro. In particolare Equita si aspetta che dal dividendo di 1,43 euro per azione a valere sul 2024, si passi a una cedola di 1,60 euro nel 2025 e di 1,70 euro nel 2027.
Gli analisti, inoltre, osservano che «il sostegno di Unicredit alla lista Caltagirone potrebbe indicare una disponibilità a future interlocuzioni con il governo in vista dell’operazione Banco Bpm».
Anche da Banca Akros valutano la riconferma della lista come una «notizia positica» pur ammettendo che «l’appeal speculativo del titolo è diminuito in modo sostanziale». La fiducia espressa nel team «che finora ha lavorato molto bene, garantisce il piano finanziario recentemente approvato». Per gli analisti, invece, «il futuro dell’accordo con Natixis rimane ancora incerto e non lo abbiamo ancora preso in considerazione nelle nostre stime», concludono da Akros che conferma rating neutrale e il tp a 32 euro.
«La conferma del ceo Donnet e la vittoria della long list di Mediobanca sono in linea con le indiscrezioni pubblicate dalla stampa prima dell’assemblea», osservano dall’ufficio studi di Intesa Sanpaolo. Tuttavia, «riteniamo che, anche dopo la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, gli azionisti di Generali mantengano opinioni diverse sul memorandum of understanding relativo alla potenziale joint venture con Natixis nel business dell’asset management» situazione che, secondo gli analisti, «rimarrà un elemento di dibattito nelle prossime settimane e mesi». Intesa conferma il rating Buy e il tp a 33,1 euro. (riproduzione riservata)