Ferrari ha concluso il 2024 con risultati finanziari ancora una volta in forte crescita, confermando la solidità del marchio e la sua capacità di generare valore. La Casa di Maranello ha registrato ricavi netti pari a 6,677 miliardi di euro, con un incremento dell’11,8% rispetto all’anno precedente. L’utile operativo (ebit) si è attestato a 1,888 miliardi, in crescita del 16,7%, con un margine del 28,3%, mentre l’utile netto è aumentato del 21,3%, raggiungendo quota 1,526 miliardi. L’ebitda si è attestato a 2,555 miliardi (+12,1%), con un margine del 38,3%.
A Piazza Affari il 4 febbraio il titolo subito dopo la pubblicazione dei conti ha iniziato a guadagnare anche l’8%, trainato dal fatto che i risultati sono superiori sia alla guidance che aveva fissato la stessa Maranello sia alle attese degli analisti. Lo scorso anno Ferrari ha consegnato un totale di 13.752 auto, segnando un incremento dello 0,7% rispetto al 2023. A guidare la crescita sono stati principalmente la Ferrari Purosangue, la Roma Spider e la 296 GTS. L’introduzione della gamma SF90 XX e della 12Cilindri nel secondo semestre ha contribuito a diversificare ulteriormente l’offerta del Cavallino Rampante.
Tuttavia, le vendite in Cina, Hong Kong e Taiwan hanno registrato un calo del 22% (-328 unità), mentre il resto dei mercati ha mostrato segni positivi, con un +2% in Emea, +5% nelle Americhe e +4% in Apac. Il portafoglio prodotti di Ferrari ha visto la predominanza di modelli ibridi, che hanno rappresentato il 51% delle consegne totali, rispetto al 49% di quelli con motore a combustione interna (Ice).
«Puntiamo alla qualità dei ricavi più che ai volumi», ha spiegato il ceo Benedetto Vigna, «e redo sia questa la miglior spiegazione degli straordinari risultati finanziari nel 2024, trainati da un forte mix prodotto e da una crescente domanda di personalizzazioni». Il capo di Ferrari si aspetta «una robusta crescita anche nel 2025, che ci permetterà di raggiungere la fascia alta della maggior parte dei nostri target di profittabilità per il 2026 con un anno di anticipo». E proprio di questo si parlerà anche «il prossimo 9 ottobre al nostro Capital Markets Day». In quella data, ha aggiunto Vigna durante la call con gli analisti, ci sarà il lancio della prima Ferrari elettrica.
I ricavi da automobili e parti di ricambio nel 2024 sono aumentati del 11,9% a 5,728 miliardi, sostenuti da un mix di prodotti più redditizio e dalla crescente domanda di personalizzazioni. Anche il segmento delle sponsorizzazioni e delle attività lifestyle ha mostrato una crescita significativa, con ricavi pari a 670 milioni (+17,1%), grazie a nuove partnership e all’espansione delle iniziative commerciali.
Lo scorso anno Ferrari ha generato un free cash flow industriale di 1,027 miliardi, destinato a finanziare nuovi progetti e sviluppi strategici. La liquidità complessiva disponibile al 31 dicembre 2024 ammontava a 2,292 miliardi. L’azienda ha inoltre investito significativamente nella ricerca e sviluppo, con particolare attenzione all’innovazione tecnologica e all’espansione delle infrastrutture, come dimostrato dall’inaugurazione dell’e-building e dal nuovo E-Cells Lab.
Guardando al 2025, Ferrari prevede una crescita dei ricavi del 5% a circa 7 miliardi di euro, con un aumento dell’ebit del 7%. L’azienda punta su un mix prodotto e geografico ancora più selezionato, un incremento delle personalizzazioni e una maggiore presenza nelle competizioni, con un impatto positivo derivante dalle sponsorizzazioni e dai risultati sportivi in Formula 1. (riproduzione riservata)