Fed, Powell si allinea a Trump: non ci sarà il dollaro digitale. Perché gli Usa sono contrari alla nuova valuta
Fed, Powell si allinea a Trump: non ci sarà il dollaro digitale. Perché gli Usa sono contrari alla nuova valuta
Il presidente della Federal Reserve ha escluso che venga sviluppata una valuta digitale mentre la Banca Centrale Europea pensa all’euro digitale

di Sara Maiorano 11/02/2025 19:08

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Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha escluso la possibilità che la Fed sviluppi una valuta digitale della banca centrale (Cbdc) durante il suo mandato, confermando che il dollaro digitale non vedrà la luce sotto la sua guida.

La dichiarazione è arrivata nel corso di un’audizione al Congresso degli Stati Uniti, dove Powell ha risposto positivamente (con un «sì») alla richiesta del deputato repubblicano Bernie Moreno, che gli chiedeva di impegnarsi a fermare qualsiasi iniziativa dell’istituzione verso l'introduzione di una valuta digitale, sottolineando come altri Paesi, come la Cina, abbiano intrapreso questa strada. 

Poco dopo l’insediamento, il presidente statunitense Donald Trump ha emesso un ordine esecutivo che vieta alla Fed e a tutte le agenzie federali di effettuare qualsivoglia attività relativa alla creazione di una valuta digitale della banca centrale. Donald Trump punta infatti a fare degli Usa il polo globale delle criptovalute e delle stablecoin.

Anche molti membri del partito repubblicano, ora maggioritari al Congresso, si oppongono fermamente all’idea di una Cbdc. L’ala più conservatrice, legata a Trump (Maga), teme che le valute digitali emesse dalle banche centrali possano evolvere in strumenti di controllo sociale sulle popolazioni nelle mani dei governi. 

L’Europa favorevole all’euro digitale

Al contrario, nell’area dell’eurozona, la Banca Centrale Europea sta portando avanti da anni i preparativi per la potenziale emissione di un euro digitale, sebbene la decisione finale non sia stata ancora presa. Durante l’intervento al Parlamento europeo di lunedì 10 febbraio, la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha ribadito il suo favore verso l’introduzione dell’euro digitale, considerandolo un passo necessario per tutelare la sovranità economica dell’Unione Europea in un contesto globale in rapida evoluzione, con particolare riferimento alle transazioni elettroniche.

Martedì 11 febbraio, proprio su questa tematica, il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che include una serie di raccomandazioni alla Bce. Tra i punti principali, si sottolinea che la decisione di introdurre l’euro digitale «non dovrebbe essere presa esclusivamente dal Consiglio direttivo della Bce», ma dovrebbe invece «essere adottata dai co-legislatori dell’Unione Europea, visto l’impatto significativo che una tale misura avrebbe su vari settori dell’Ue, come la vita privata, la protezione dei consumatori, la politica finanziaria e altri settori che esulano dallo stretto ambito di competenze della politica monetaria». (riproduzione riservata)