Il Ftse Mib chiude in rialzo del 2,4% a 35.843 punti. La migliore è Stellantis che guadagna il 6,5% nel giorno dell’assemblea, seguita da Leonardo (+5,2%) e Banco Bpm (+3,6%). Bene anche Mediobanca (+3,5%). In calo Amplifon (-4,6%) e Campari (-1,6%). Spread Btp/Bund a 119 punti.
Chiudono in netto rialzo anche le altre borse europee, compresa Parigi nonostante la giornata difficile per i titoli del lusso come Lvmh (-7,8%).
Dopo l’avvio positivo di Wall Street (+0,28% l’S&P500 e +0,25% il Nasdaq) a Milano l’indice Ftse Mib balza dell’1,99% a 35.702 punti alle 15:35 con Mps, Unicredit, Stellantis e Buzzi sugli scudi. L'euro storna dell’1% a 1,131 dollari dopo i dati macro Usa. L’indice Empire State sull'attività manifatturiera dello Stato di New York si è attestato a -8,1 punti in aprile, in recupero rispetto al -20 di marzo. Il dato è migliore delle attese degli economisti che stimavano una lettura a -12,8. Nonostante il miglioramento, il valore resta sotto lo zero, indicando una contrazione dell'attività.
Mentre le vendite al dettaglio delle catene nazionali statunitensi nella settimana al 12 aprile sono salite del 6,6% a livello annuale, secondo il Redbook Research Index. Erano cresciute del 7,2% anno su anno nella settimana precedente. I mercati vedono una probabilità del 20% di un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base da parte della Fed a maggio e di quasi l'80% per un'analoga mossa in giugno. L'ammorbidimento complessivo da qui a dicembre è ipotizzato in 85 punti base dai 130 scontati la scorsa settimana
Con i futures sugli indici di Wall Street in leggero rialzo (+0,05% quello sul Dow Jones e +0,12% quello sull’S&P500 alle 12:55), mentre i trader valutano la possibilità di uno sgravio dai dazi doganali sull'automotive dopo che il presidente Trump ha ventilato l'ipotesi di ulteriori esenzioni, anche Milano consolida il rialzo (+1,63% a 35.577 punti) con Stellantis sempre in cima con un +4,16%. La casa automobilistica italo-francese, secondo Reuters, ha ridotto a cinque la rosa dei candidati all'incarico di amministratore delegato.
A drenare gli acquisti anche i conti positivi di Bank of America con l’utile aumentato nel primo trimestre del 2025 a 7,4 miliardi di dollari, o 90 centesimi per azione, grazie alle commissioni da trading, rispetto ai 6,7 miliardi di dollari, o 76 centesimi per azione, dello stesso periodo dell'anno precedente.
I mercati azionari europei restano in rialzo (Ftse Mib +1,42% a 35.502 punti alle 11:40 con Stellantis, Pirelli, Leonardo in vetta; tra le banche guadagno oltre due punti percentuali Banco Bpm, Mediobanca e Unicredit) anche se l'indice Zew del sentiment economico della Germania è crollato ad aprile a -14 punti, -65,6 punti rispetto al dato del mese precedente. Si tratta del calo più marcato delle aspettative da quando la Russia ha invaso l'Ucraina nel 2022. Al contrario, le valutazioni sulla situazione economica attuale sono leggermente migliorate: +6,4 punti a -81,2 punti, rimanendo comunque in territorio negativo.
Meglio la produzione industriale dell'Eurozona, aumentata dell'1,1% su base mensile a febbraio, dopo una crescita rivista dello 0,6% a gennaio. Il dato ha battuto il consenso degli economisti che si aspettavano un incremento dello 0,3%. Su base annua, ha registrato un aumento dell'1,2%, rispetto al calo rivisto dello 0,5% di gennaio e alla diminuzione prevista dello 0,8%. L’euro si stabilizza sul dollaro a 1,13 45 dollari. Lo spread Btp/Bund resta intorno a 117,6 punti base nella settimana della Bce (atteso un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base).
Lo scorso febbraio il debito pubblico italiano è aumentato di 42,6 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 3.024,3 miliardi. L'incremento, ha spiegato Banca d’Italia, riflette la crescita delle disponibilità liquide del Tesoro (26,2 miliardi, a 76,1), il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (15,7 miliardi) e l'effetto degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,7 miliardi).
Le borse europee proseguono la seduta in rialzo, anche Milano (+1,31% a 35.465 punti alle 10:25) con i titoli del settore automotive su di giri dopo che Trump ha annunciato cambiamenti alle politiche dei dazi per il settore auto ipotizzando esenzioni temporanee rispetto al 25% entrato in vigore il 2 aprile al fine di dare il tempo ai produttori di adattare le catene di approvvigionamento: così Stellantis segna un +5,93%, Iveco un +2,80%, Pirelli un +2,77% seguiti da Leonardo +2,89% e Azimut 2,22%.
Resta sullo sfondo per ora lo scontro tra Stati Uniti e Cina. Infatti, Pechino ha ordinato alle proprie compagnie aeree di non accettare ulteriori consegne di jet Boeing in risposta alla decisione degli Stati Uniti di imporre tariffe del 145% sui beni cinesi, ha detto Bloomberg News. Pechino ha anche chiesto ai vettori cinesi di sospendere gli acquisti di attrezzature e parti di aerei dalle aziende statunitensi.
I prezzi del petrolio si confermano in rialzo (Wti +0,23% a 61,67 dollari al barile e Brent +0,22% a 65,02 dollari al barile) dopo che i mediatori, Egitto e Qatar, hanno presentato ad Hamas una nuova proposta israeliana per il cessate il fuoco a Gaza. Ma un alto funzionario di Hamas ha già detto che almeno due elementi della proposta non sono stati accettati.
Borse europee contrastate in avvio di seduta. Il Dax segna un +0,67%, il Cac40 un -0,14%, il Ftse100 un +0,43% e il Ftse Mib un +0,80% a 35.287 punti in scia alle ultime capriole di Donald Trump sui dazi. Mentre la tensione geopolitica resta elevata. Il ministro degli Esteri russo ha detto in un'intervista che non è semplice definire con gli Stati Uniti le parti fondamentali di un possibile accordo di pace per la fine della guerra in Ucraina. «Ne stiamo discutendo», ha aggiunto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un'intervista al quotidiano Kommersant.
Il rendimento del Btp 10 anni scende al 3,66%, sui minimi da quasi un mese e mezzo, a fronte di uno spread con il Bund a 117 punti base, livello che non si vedeva da una decina di giorni sulla scia dell'inaspettato upgrade di S&P sul rating dell’Italia e ai mezzi dietrofont di Trump sui dazi. L'amministrazione Usa ha fatto sapere che esenterà dalle tariffe smartphone e altri prodotti tecnologici, salvo poi precisare che questi apparecchi saranno oggetto di dazi specifici che verranno annunciati questa settimana. Al momento sta effettuando indagini sulle importazioni di prodotti farmaceutici e semiconduttori in modo da calibrare le sue prossime azioni.
L'attenzione va al 16 aprile, quando a prendere la parola sarà il presidente della Fed, Jerome Powell, che verrà interpellato, oltre che sull'attuale stress dell'obbligazionario Usa (rendimento del Treasury Usa 10 anni sale al 4,36%), sulle prospettive dell'economia e dei tassi. I mercati vedono una probabilità del 20% di un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base da parte della Fed a maggio e di quasi l'80% per un'analoga mossa in giugno. L'ammorbidimento complessivo da qui a dicembre è ipotizzato in 85 punti base dai 130 scontati la scorsa settimana. Invece, dalla Bce gli investitori aspettano giovedì 17 aprile un nuovo taglio dei tassi da 25 punti base, mentre prezzano un tasso sui depositi all'1,70% a dicembre dall'attuale 2,5%. Societe Generale non esclude una riduzione da 50 punti base.
Sul listino milanese Banco Bpm segna un +0,96% a 9,082 euro dopo che Credit Agricole ha ufficializzato il suo rafforzamento al 19,8% del capitale dell'istituto avendo convertito in azioni le posizioni detenute in derivati. Alla stessa data, il 9 aprile, Deutsche Bank ha azzerato la sua quota nella banca di Piazza Meda dal 5,18% risultante al 19 febbraio.
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L'autorità Antitrust ha aperto un'istruttoria sull'offerta di Bper (+1,12% a 6,51 euro) per la Sondrio (+1,15% a 10,05 euro), ritenendo che l'operazione potrebbe ostacolare in modo significativo la concorrenza nei mercati locali delle province di Varese, Pavia e Como.
Invece, Tim (-0,16% a 0,3143 euro) ha firmato con Mef e Retelit l'accordo da 700 milioni di euro per la cessione di Sparkle, che dovrebbe essere perfezionata entro la fine dell'anno. L'accordo prevede un'eventuale rettifica del prezzo, qualora non vengano raggiunti alcuni obiettivi relativi all’ebitda 2025 di Sparkle.
Quanto a Stellantis (+4,43% a 8,16 euro) il Tribunale di Torino ha dichiarato ammissibile la class action presentata contro il gruppo automobilistico da tre associazioni di consumatori sul caso degli airbag difettosi Takata. In rally anche Pirelli con un +2,16% a 5,05 euro.
Non sono da meno Stm con un +1,35% a 18,21 euro nonostante i possibili dazi dell’amministrazione Trump sui semiconduttori mentre Advanced Micro Devices ha annunciato che i suoi chip per processori chiave saranno presto realizzati nel nuovo sito produttivo di Tsmc in Arizona, segnando la prima volta che i suoi prodotti saranno fabbricati negli Stati Uniti, e Prysmian con un +1% a 45,2 euro dopo aver venduto, attraverso la controllata Draka Comteq, una partecipazione del 3,7% in Yangtze Optical Fibre and Cable (Yofc) per sostenere l'acquisizione di Channell.
Viceversa Moncler (-2,27% a 53,48 euro) e Brunello Cucinelli (-2,99% a 92,84 euro) risentono del flop alla borsa di Parigi di Lvmh (-7,6%) dopo i dati sui ricavi del primo trimestre del 2025 sotto le attese.
Borse europee attese in calo (-0,25% il future sull’Eurostoxx50) con Trump pronto a colpire chip e farmaci, ma forse a sospendere i dazi sulle auto. Il presidente statunitense il 14 aprile ha suggerito di esentare temporaneamente le case automobilistiche dalle tariffe per dare loro il tempo di trasferire la produzione da Canada, Messico e altri Paesi. «Sto valutando una soluzione che possa aiutare alcune case automobilistiche in questo senso», ha detto spiegando che hanno bisogno di un po' di tempo per aumentare la produzione nazionale.
Viceversa, ha annunciato che già questa settimana annuncerà dazi sui semiconduttori, anche se ci sarà flessibilità con alcune aziende del settore. Inoltre, ha ribadito che colpirà anche i farmaci e ha annunciato dazi del 20,9% dal 14 luglio sulla maggior parte delle importazioni di pomodori dal Messico, che è uno dei fornitori principali di questo prodotto importato dagli Stati Uniti. Intanto il commissario Ue per il Commercio, Maros Sefcovic, è a Washington per un nuovo round di colloqui. «L'Ue resta pronta a un accordo giusto, inclusa la reciprocità attraverso zero tariffe sui beni industriali e il lavorare sulle barriere non tariffarie. Raggiungere questo richiederà un significativo sforzo congiunto da tutte e due le parti», ha dichiarato Sefcovic.
Lo scopo è scongiurare l'escalation della guerra commerciale che schiaccia il dollaro nei confronti dell’euro che vale 1,1358 (+0,09%). Alle 8 è atteso il tasso disoccupazione Ilo a febbraio della Gran Bretagna (precedente: 4,4%), alle 11 la produzione industriale a febbraio della Germania (precedente: +0,8% mese su mese) e l’indice Zew sul sentiment economico tedesco ad aprile (precedente: 51,6 punti), alle 14.30 l’indice Empire State Manufacturing ad aprile degli Stati Uniti (precedente: -20 punti) e i prezzi import a marzo (precedente: +0,4% mese su mese) per chiudere alle 14:55 con l’indice settimanale Redbook.
I prezzi del petrolio salgono, sostenuti dalle nuove esenzioni tariffarie proposte da Trump e da un rimbalzo delle importazioni di greggio della Cina, in previsione di un'offerta iraniana più limitata. I future sul Brent crescono dello 0,25% a 65 dollari al barile e quelli sil Wti dello 0,33%, a 61,73 dollari. «Trump ha concesso esenzioni dalle tariffe su smartphone, computer e altri beni elettronici e ha segnalato un alleggerimento su quelle automobilistiche, entrambe sono viste come un dietrofront rispetto ai precedenti dazi annunciati sulle importazioni, offrendo così un certo sollievo agli asset di rischio, incluso il petrolio», ha dichiarato l’analista indipendente Tina Teng, avvertendo, però, che la sua politica è imprevedibile. Tanto da spingere l’Opec a ridurre le previsioni sulla domanda per la prima volta da dicembre.
Il Segretario dell’Energia degli Stati Uniti, Chris Wright, ha detto venerdì scorso che gli Usa potrebbero fermare le esportazioni di petrolio iraniano come parte del piano di Trump per fare pressione su Teheran riguardo al suo programma nucleare. A sostenere ulteriormente i prezzi sono stati anche i dati pubblicati lunedì secondo cui le importazioni cinesi di petrolio greggio a marzo sono aumentate di quasi il 5% rispetto all’anno precedente, grazie all'impennata delle importazioni di petrolio iraniano in previsione di un inasprimento delle sanzioni statunitensi. Mentre il Kazakistan ha dichiarato lunedì che la sua produzione di petrolio è scesa del 3% nelle prime due settimane di aprile rispetto alla media di marzo, anche se la produzione rimane ancora al di sopra della sua quota Opec+.
Sul listino milanese attenzione a Banco Bpm dopo che Credit Agricole ha ufficializzato il suo rafforzamento al 19,8% del capitale dell'istituto avendo convertito in azioni le posizioni detenute in derivati. Alla stessa data, il 9 aprile, Deutsche Bank ha azzerato la sua quota nella banca di Piazza Meda dal 5,18% risultante al 19 febbraio.
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L'autorità Antitrust ha aperto un'istruttoria sull'offerta di Bper per la Sondrio, ritenendo che l'operazione potrebbe ostacolare in modo significativo la concorrenza nei mercati locali delle province di Varese, Pavia e Como.
Invece, Tim ha firmato con Mef e Retelit l'accordo da 700 milioni di euro per la cessione di Sparkle, che dovrebbe essere perfezionata entro la fine dell'anno. L'accordo prevede un'eventuale rettifica del prezzo, qualora non vengano raggiunti alcuni obiettivi relativi all’ebitda 2025 di Sparkle.
Quanto a Stellantis il Tribunale di Torino ha dichiarato ammissibile la class action presentata contro il gruppo automobilistico da tre associazioni di consumatori sul caso degli airbag difettosi Takata.
Occhio anche a Stm per i possibili dazi dell’amministrazione Trump sui semiconduttori e a Prysmian che ha venduto, attraverso la controllata Draka Comteq, una partecipazione del 3,7% in Yangtze Optical Fibre and Cable (Yofc) per sostenere l'acquisizione di Channell.
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