Euro digitale, la Bce sceglie i fornitori. Le italiane Almaviva e Fabrick faranno l’app, Nexi lavorerà ai pagamenti offline
Euro digitale, la Bce sceglie i fornitori. Le italiane Almaviva e Fabrick faranno l’app, Nexi lavorerà ai pagamenti offline
Almaviva e Fabrick si occuperanno dell’app per distribuire la valuta digitale. Nexi è in partnership con Giesecke+Devrient per le transazioni offline. Le altre società europee selezionate sono Sapient, Feedzai e Senacor. Ora serve la legislazione Ue

di Francesco Ninfole 02/10/2025 22:00

Ftse Mib
43.078,13 23.50.25

0,00%

Dax 30
24.422,56 23.50.25

+1,28%

Dow Jones
46.519,72 1.27.20

+0,17%

Nasdaq
22.844,05 23.50.25

+0,39%

Euro/Dollaro
1,1723 1.22.26

+0,22%

Spread
84,60 17.29.57

+0,94

La Bce ha scelto i fornitori dell’euro digitale. Tra questi ci sono le società italiane Almaviva e Fabrick che si occuperanno dell’app, mentre Nexi è in partnership con Giesecke+Devrient per la soluzione di pagamento offline. Il contratto di Almaviva e Fabrick ha un valore stimato di 76,8 milioni e un valore massimo di 153,6 milioni.

La cifra comunque sarà versata dalla Bce soltanto quando entrerà in vigore la legislazione e si deciderà in modo definitivo di emettere un euro digitale. Per il momento non sarà speso nulla dalla banca centrale. Lo stesso vale anche per gli altri contratti.

Le altre società selezionate

Il controllo delle frodi e il risk management è stato affidato alla portoghese Feedzai (con un contratto stimato di 79,1 milioni e massimo di 237,3 milioni), la funzionalità offline alla tedesca Giesecke+Devrient con Nexi e Capgemini (con un contratto stimato di 220,7 milioni e massimo per 662,1 milioni), lo scambio sicuro di informazioni sui pagamenti alla tedesca Senacor Fcs (con un contratto stimato di 27,6 milioni e massimo per 55,2 milioni) e il servizio di alias lookup alla tedesca Sapient con Tremend Software (con un contratto stimato di 27,9 milioni e massimo per 55,8 milioni). In totale i contratti hanno un valore stimato di 432,1 milioni e massimo di 1,16 miliardi.

Francoforte si è mossa in anticipo con i fornitori per farsi trovare pronta alla partenza dell’euro digitale. Per ogni contratto è stato indicato il nome di una seconda classificata che sarà contattata solo se sarà necessario. Sono previste clausole di salvaguardia nel caso la legislazione europea imponga requisiti specifici.

Piero Cipollone, membro del comitato esecutivo Bce, ha spiegato nell’intervista su Milano Finanza del 27 settembre che le regole Ue potrebbero essere completate a fine 2026 e l’euro digitale potrebbe diventare realtà a metà 2029.

Come sarà l’app

Il progetto dell’euro digitale prevede la distribuzione ai privati attraverso due canali principali: un’app e una soluzione integrata all’interno di applicazioni proprietarie esistenti. L’appalto vinto da Almaviva e Fabrick prevede l’app dell’euro digitale e un kit di sviluppo software (Sdk) integrato per app bancarie.

L’applicazione ha l’obiettivo di creare un’interfaccia uniforme e di facile utilizzo attraverso un aspetto omogeneo.

Inoltre l’app garantirà che tutti i fornitori di servizi di pagamento (Psp) abbiano pari accesso agli utenti finali e siano in grado di distribuire l’euro digitale senza dover sviluppare una propria applicazione mobile.

Così saranno sfruttate le economie di scala e saranno ridotte le barriere all’ingresso per i Psp nuovi o più piccoli che non dispongono delle risorse necessarie per sviluppare l’integrazione.

L’app dell’euro digitale sarà progettata soprattutto per fungere da front-end per i casi d’uso prioritari, mentre le operazioni a livello di back-end (come l’avvio delle transazioni o le richieste di saldo) saranno gestite dai Psp.

La fornitura dell’app garantirà le funzionalità di base dell’euro digitale e risponderà alle esigenze delle persone con disabilità e di quelle con scarse competenze digitali.

Gli utenti potranno utilizzare l’app dell’euro digitale per interagire con il Psp prescelto tramite il dispositivo (come smartphone, tablet o dispositivo indossabile), per esempio per visualizzare informazioni o avviare pagamenti. L’app sarà disponibile per il download dagli store ufficiali delle piattaforme Android e iOS.

La soluzione offline

La partnership tra Giesecke+Devrient, Nexi e Capgemini è stata invece selezionata per sviluppare una soluzione che permetta a utenti e commercianti di fare pagamenti con euro digitali anche senza essere connessi online.

«Siamo orgogliosi di contribuire allo sviluppo di una parte così importante dell'infrastruttura per l’euro digitale», ha detto Renato Martini, digital banking solutions director di Nexi. (riproduzione riservata)