Così l’Esma vigilerà sulle criptoattività in Europa. Ecco la bozza che la Commissione Ue presenterà il 3 dicembre
Così l’Esma vigilerà sulle criptoattività in Europa. Ecco la bozza che la Commissione Ue presenterà il 3 dicembre
L’autorità Ue dei mercati avrà poteri di supervisione unificati sui fornitori di servizi sulle criptoattività (Casp o Crypto-Asset Service Providers). L’Esma potrà dare e togliere autorizzazioni alle società, fare ispezioni e imporre sanzioni

di Francesco Ninfole 20/11/2025 22:00

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L’Esma, l’autorità europea dei mercati finanziari, vigilerà sui maggiori fornitori di servizi per le criptoattività (Casp) e sui maggiori gruppi cross-border nei settori delle borse, delle controparti centrali (Ccp) e dei depositari centrali di titoli (Csd). In questi ambiti la supervisione sarà trasferita dal livello nazionale a quello europeo. È quanto contenuto della bozza della Commissione Ue, consultata da MF-Milano Finanza, che sarà presentata il 3 dicembre dall’esecutivo di Bruxelles. Sono possibili modifiche dell’ultimo minuto ma sono improbabili novità nei punti principali delle proposte.

La bozza conferma le indiscrezioni pubblicate su MF-Milano Finanza del 25 ottobre. Dopo la presentazione delle proposte da parte della Commissione Ue, servirà un accordo tra Parlamento e Consiglio Ue per il via libera definitivo. La tempistica attesa per l’ok finale è di 18-24 mesi, considerando le resistenze nazionali alla centralizzazione della supervisione presso l’Esma.

«L’obiettivo generale dell’iniziativa è integrare i mercati dei capitali Ue e migliorare il funzionamento del mercato unico europeo nei servizi finanziari con beneficio per investitori, società ed economia», osserva la Commissione Ue nella bozza. Ulteriori misure vogliono «rimuovere le barriere all'integrazione nei settori del trading, del post-trading e dell’asset management».

Riguardo alla vigilanza dei mercati, le proposte «mirano ad affrontare le carenze e le inefficienze nell’attuale quadro di supervisione, intervenendo sulle incoerenze e le complessità dovute ad approcci nazionali frammentati», aggiunge Bruxelles. «Unificare la supervisione a livello Ue può stimolare l’integrazione e contribuire a un funzionamento più efficiente del mercato dei capitali».

La vigilanza sui fornitori di servizi per le cripto

In questo quadro la Commissione considera «un’opportunità unica» la vigilanza unificata sui fornitori di servizi sulle criptoattività (Crypto-Asset Service Providers) poiché si tratta di «una nuova area» con «crescente attività cross-border».

Tutti i Casp di dimensioni significative, sottoposti al regolamento Mica, dovranno essere autorizzati dall’Esma e non più dalle autorità nazionali: oggi il sistema del passaporto europeo consente poi ai soggetti autorizzati a livello locale di operare in tutto il continente. In futuro l’Esma potrà delegare compiti specifici alle autorità nazionali (come la Consob) ma resterà «legalmente responsabile» per le decisioni.

L’autorità Ue avrà il potere di «sospendere o proibire la fornitura di servizi o ritirare l'autorizzazione di un Casp» e quello di «indagare su violazioni delle regole sul market abuse».

Inoltre l’Esma potrà «richiedere informazioni, svolgere ispezioni, prendere misure di supervisione e imporre sanzioni». I costi della vigilanza dell’Esma saranno pagati dai fornitori di servizi sulle criptoattività.

Per quanto riguarda la governance, l’Esma guarderà soprattutto al modello della Vigilanza Bce che ha già poteri di supervisione sulle maggiori banche europee. Sarà perciò creato anche nell’autorità dei mercati Ue un executive board con membri indipendenti che prenderanno le decisioni di supervisione che comunque potranno essere respinte dal board of supervisors con i rappresentanti delle autorità nazionali. (riproduzione riservata)