Eni rifà i conti in Norvegia, la controllata Var abbassa i target di produzione
Eni rifà i conti in Norvegia, la controllata Var abbassa i target di produzione
La società quotata a Oslo ha accusato ritardi tecnici nella produzione di due giacimenti, limando a 330-335 mila barili di petrolio l’obiettivo 2025. I nuovi progetti però bastano per confermare le stime relative ai prossimi quattro anni

di di Angela Zoppo 22/12/2025 20:30

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Vår Energi, la controllata di Eni quotata alla borsa di Oslo, deve rifare i conti del 2025: le difficoltà operative emerse nelle ultime settimane nei giacimenti di Johan Castberg e Balder hanno costretto la società a rivedere le stime di produzione per l'intero anno, aggiornate in una forchetta tra 330 e 335 mila barili di petrolio equivalente al giorno, la fascia inferiore dell’intervallo previsto in precedenza. Nel dettaglio, nel caso di Johan Castberg, alcuni problemi tecnici hanno ridotto temporaneamente la produzione a novembre e a dicembre. Nell'area di Balder, invece, Vår Energi ha subito interruzioni operative nell’avvio della fase V.

Il riconteggio dei barili medi annui è compensato in parte da alcune impennate, come quelle registrate con l’avvio, in questi giorni, del progetto Lpp3 di Åsgard, che ha anche consentito alla controllata di Eni di centrare il traguardo di nove progetti avviati nel 2025. La produzione è cresciuta da una media di 280 mila barili del 2024 toccando picchi di 430mila. L’effetto finale è che la revisione dei target produttivi 2025 non avrà conseguenze sulle stime per i prossimi cinque anni.

I progetti in corsa

«Realizzare tutti e nove i progetti come promesso quest'anno è un grande risultato per Vår Energi. Questo successo ha guidato una crescita trasformativa, portato la produzione a livelli record e ridotto significativamente i rischi delle prospettive dell'azienda», spiega il ceo Nick Walker. «I progetti dimostrano solidità economica, con un tasso medio di rendimento del portafoglio superiore al 30% e un prezzo di pareggio di circa 30 dollari al barile. Siamo in linea per mantenere la produzione tra 350 e 400mila boe verso il 2030 e oltre e non siamo mai stati in una posizione più forte per creare valore a lungo termine per i nostri azionisti».

Oltre a Åsgard Lpp3, i progetti di sviluppo realizzati nel 2025 dalla società norvegese sono: Halten East, Johan Castberg, Balder Jotun Fpso, Ormen Lange Fase 3, Snøhvit Askeladd Vest, Gjøa Low Pressure Project, Åsgard Subsea Compression Phase 2, Balder Phase V. Una volta raggiunto il plateau produttivo, tutti insieme contribuiranno con una produzione netta di circa 180mila boe, portando il potenziale della società tra le 440 e le 460mila boe.

La previsione di produzione giornaliera per l'intero anno 2026 è di circa 400mila boe, come già annunciato al mercato. I progetti rappresentano 390 milioni di barili di riserve nette provate più probabili. Nelle stime della società, aggiungendo barili a basso costo di produzione, la spesa operativa unitaria scende a circa 10 dollari per boe, un livello che il management considera stabile anche per il futuro.

Il piano da 700 milioni con ConocoPhillips

Altra novità di questi giorni, è l’approvazione del progetto Previously Produced Fields nell'area cosiddetta Grande Ekofisk, che sarà operativo dal 2028. I partner del Progetto Ppf, gestito da ConocoPhillips Skandinavia, hanno preso la decisione finale di investimento, che prevede per Vår Energi un impegno di 700 milioni di dollari e un contributo di 55 milioni di barili di petrolio equivalente in riserve nette. In questo caso il prezzo di breakeven è sotto quota 35 dollari per barile, con un ritorno sull'investimento atteso oltre il 25%. Il portafoglio complessivo di Vår Energi è composto da circa 30 progetti. Riguardo invece ai giacimenti che hanno causato gli stop operativi, sia Johan Castberg che Balder dovrebbero tornare alla produzione piena entro dicembre 2025. (riproduzione riservata)