Demanio, puntare sull’AI per valorizzazione gli immobili pubblici
Demanio, puntare sull’AI per valorizzazione gli immobili pubblici
con l’intelligenza artificiale migliora la raccolta dei dati sul patrimonio. La tecnologia rende più trasparenti e rapide le decisioni del Demanio per riqualificare e vendere i cespiti

di di Silvia Valente 22/10/2024 20:00

Ftse Mib
34.733,52 0.20.17

-0,64%

Dax 30
19.421,91 23.50.13

-0,20%

Dow Jones
42.924,89 2.22.23

-0,02%

Nasdaq
18.573,13 23.50.13

+0,18%

Euro/Dollaro
1,0795 2.02.44

-0,08%

Spread
124,02 17.29.39

+0,69

Le nuove tecnologie e in particolare l’intelligenza artificiale sono «un’opportunità da non perdere per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico». Infatti «permettono di migliorare non solo la conoscenza e la raccolta dati ma soprattutto la gestione degli immobili pubblici, la qualità della progettazione, le attività di pianificazione degli interventi e rendono più rapidi, efficaci e trasparenti processi decisionali sugli investimenti per la riqualificazione e la valorizzazione dei beni». Il tutto creando con la potenzialità di «creare valore e sviluppo economico, sociale e culturale per il sistema Paese, rimuovendo allo stesso tempo i costi dell’inefficienza e del degrado». Lo ha sottolineato la direttrice dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, aprendo il convegno «AI e nuove tecnologie: impatto sul futuro del patrimonio immobiliare dello Stato», organizzato dal Demanio con la partecipazione di rappresentanti di istituzioni, enti di ricerca, università nonché esperti del settore.

Dal canto suo l’Agenzia, che gestisce 44 mila beni immobili dal valore di circa 63 miliardi di euro, si è già attivata come data driven company pubblica. Dato che la priorità è sicuramente migliorare la qualità dei dati per elaborare informazioni complesse e integrare banche dati, l’Agenzia sta sperimentando l’applicazione dell’intelligenza artificiale in diversi campi, tra cui un sistema di analisi e previsione, applicato ai valori immobiliari e ai canoni di locazione offrendo un supporto avanzato per le decisioni operative. Allo studio poi un sistema di analisi predittiva, applicato all’efficientamento energetico, agli interventi manutentivi e di riqualificazione e alla pianificazione dei progetti gestiti dall’Agenzia.

Nondimeno si sta testando un uso della sensoristica per monitorare parametri fisici e ambientali in tempo reale per migliorare la performance di sostenibilità del patrimonio dello Stato ma anche per aumentarne la resilienza alla luce del moltiplicarsi degli eventi estremi.

E ancora l’Agenzia ha creato già 3.500 modelli digitali dei propri immobili e sta ampliando la sua opera di creazione di gemelli digitali degli edifici e delle città che consente di prendere decisioni più consapevoli, mirate agli obiettivi e condivise con i territori. In sostanza, l’AI e le nuove tecnologie hanno il potenziale di migliorare l’organizzazione del lavoro delle persone e delle carte nel processo di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico. (riproduzione riservata)