La crescente instabilità politica in Francia potrebbe mettere alla prova la redditività delle principali banche del Paese, nonostante la loro solida posizione finanziaria e la diversificazione dei modelli di business. È quanto emerge da un’analisi di Scope Ratings, che evidenzia come le tensioni politiche, aggravate dall’attesa per il voto di fiducia dell’8 settembre, stiano già incidendo sulla fiducia dei mercati e sugli spread dei titoli di Stato francesi.
Secondo l’analista Carola A. Saldias Castillo, le banche francesi, tra cui Bnp Paribas, Crédit Agricole, Bpce e Société Générale, hanno beneficiato, nella prima metà del 2025, di un miglioramento costante della redditività, grazie a una crescita dei prestiti a rendimenti più elevati a partire dalla seconda metà del 2024. Tuttavia, Scope Ratings avverte che una crisi politica prolungata potrebbe rallentare questo trend positivo, frenando la domanda di credito da parte di famiglie e imprese e ostacolando la crescita del settore.
L’aumento degli spread sovrani potrebbe alzare i costi di rifinanziamento per le banche francesi. Nel breve termine Scope Ratings ritiene che l’impatto sulla redditività sia limitato, grazie a una struttura di funding ben diversificata che include depositi solidi, covered bond e debito senior. Inoltre, la maggior parte della raccolta prevista per l’anno è già stata completata, riducendo l’esposizione immediata a tensioni di mercato.
Tuttavia, le banche francesi sono tra i maggiori emittenti di debito all’ingrosso nell’Ue: se l’incertezza politica dovesse protrarsi e portare a un ampliamento permanente degli spread, i costi di finanziamento più elevati potrebbero diventare una sfida significativa nel medio periodo.
Un altro punto critico riguarda le consistenti esposizioni delle banche francesi ai titoli di Stato, che variano tra 40 e 100 miliardi di euro. Sebbene il rating sovrano francese non sollevi preoccupazioni immediate sul fronte del rischio di credito, Scope Ratings segnala che un aumento persistente della volatilità potrebbe incidere sui ratio patrimoniali, soprattutto nel caso di Société Générale e Bnp Paribas, che mantengono target di capitale più contenuti rispetto a Bpce e Crédit Agricole.
Nonostante le incertezze, Scope Ratings sottolinea che i profili di credito delle principali banche francesi rimangono tra i più solidi in Europa. La diversificazione dei modelli di business, supportata da ricavi significativi in corporate e investment banking, bancassicurazione e gestione patrimoniale, offre una protezione importante contro eventuali shock domestici.
Le recenti acquisizioni lo confermano: Bnp Paribas ha rilevato Axa Investment Managers, Crédit Agricole ha aumentato la partecipazione in Banco Bpm e Bpce ha acquisito Novobanco in Portogallo. (riproduzione riservata)