Conto alla rovescia per la vendita dell’ex Ilva: vince Baku Steel? La decisione nelle mani del governo
Conto alla rovescia per la vendita dell’ex Ilva: vince Baku Steel? La decisione nelle mani del governo
C’è attesa per la comunicazione del Mimit sul nuovo proprietario di Acciaierie d’Italia. La cordata azera guidata da Baku Steel, con un’offerta da un miliardo di euro, risulta nettamente favorita rispetto agli indiani di Jindal 

di Anna Di Rocco 19/03/2025 20:00

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È questione di ore, al massimo qualche giorno. Poi il ministero delle Imprese e del Made in Italy dovrà comunicare il nuovo proprietario di Acciaierie d’Italia. E sembra proprio che a Taranto sventolerà bandiera azera.

Con un’offerta da 1 miliardo di euro, affiancata dalla promessa di 4 miliardi di investimenti da mettere a terra in cinque anni, la cordata composta da Baku Steel Company e Azerbaijan Investment sembrerebbe la favorita per aggiudicarsi il polo siderurgico più grande d’Europa. Almeno secondo il parere formulato dai tre Commissari straordinari (Davide Tabarelli, Giovanni Fiori e Giancarlo Quaranta) che hanno preso in mano la gestione di Acciaierie d’Italia, dopo l’uscita di scena di Arcelor Mittal, e hanno esaminato le proposte dei pretendenti.

Il ministro Urso conferma le tempistiche: «Vedremo fra poco»

I Commissari hanno consegnato in via Veneto, circa due settimane fa, la rosa delle offerte più concrete. Una short list che comprende anche gli indiani di Jindal Steel International. Ma la partita, giocata a suon di rilanci, sembrerebbe essersi chiusa con la vittoria della leadership azera. Condizionale, comunque, che resta d’obbligo visto che l’ultima parola spetta al governo.

«Vedremo fra poco quale saranno le conclusioni dei commissari in merito all’ultima fase di rilancio (delle offerte per acquisire l’intero gruppo di Acciaierie d'Italia, ndr) che si è conclusa poche ore fa», ha detto nella mattina di mercoledì 19 marzo il titolare del Made in Italy, Adolfo Urso, interpellato sulla questione da MF-Milano Finanza durante una conferenza stampa.

Sul tavolo resterebbero gli ultimi dettagli tra cui la presenza di Invitalia, con una quota di minoranza (almeno al 20%) nella nuova compagine sociale. Ma diverse fonti confermano a questo giornale l’inizio di una nuova era a Taranto guidata dal direttore generale di Baku, Kamal Ibrahimov.

Il sodalizio italo-azerbaigiano

D’altronde sarebbe errato credere che il sodalizio italo-azerbaigiano sia circoscritto alla sfera della cooperazione energetica: i due Paesi collaborano attivamente in molteplici settori, dal commercio alla cultura. Perché non farlo anche nella siderurgia?

Era l’estate del 2024 quando al termine della visita a Palazzo Piacentini del ministro dell’Economia dell’Azerbaijan, Mikayil Jabbarov, Adolfo Urso aprì a una possibile cooperazione per rifornire di energia sostenibile, con l’utilizzo di gas naturale, lo stabilimento dell’ex Ilva di Taranto. (riproduzione riservata)