Dopo il doppio taglio della Bce e soprattutto della Fed, che mercoledì 18 ha annunciato la prima sforbiciata (-0,50%) da marzo 2020, anche le remunerazioni dei conti di deposito diventano più leggere, ma in ogni caso si può ancora spuntare una remunerazione che arriva al 5% annuo lordo. E’ il caso di Banca Mediolanum che offre questo tasso a sei mesi. In realtà quello del gruppo guidato dall’ad Massimo Doris è un conto corrente con una linea vincolata ad alta remunerazione e il tasso è solo a sei mesi quindi diventa il 2,5%, ma comunque si mette in evidenza in un panorama in cui sono rimaste poche le banche che remunerano le giacenze dei conti correnti (si veda box). E quindi il tasso offerto da Banca Mediolanum si pone in diretta concorrenza con i conti di deposito vincolati: i più generosi (si veda tabella) oggi offrono oltre il 4% annuo lordo sulle scadenze brevi (12 mesi), sia quelle più lunghe (36, 48 e 60 mesi), anche se in calo rispetto ai picchi raggiunti nel 2023 prima che i mercati avessero iniziato a scontare la fine delle politiche monetarie restrittive. Ma non per tutti. Nel confronto tra settembre 2023 e settembre 2024, l’osservatorio di di Segugio.it conferma un leggero aumento del tasso medio per i depositi a breve termine (sei mesi), a fronte di un calo per il tasso medio dei depositi a 18 mesi.
L’osservatorio sui conti di deposito
Sulla base dell’analisi di MF Milano Finanza, che ha raccolto i tassi annui lordi offerti dai conti di deposito vincolati dopo il primo taglio della Fed, a 12 mesi la proposta più generosa arriva da Banca Valsabbina che sul parcheggio Twist dà il 4,05% annuo lordo, seguono Cherry Bank con il 4% e Mediobanca Premier con lo stesso tasso che però è in promozione fino al 30 settembre per vincoli da 20 mila euro di nuova liquidità (altrimenti scende al 3%). Tra le banche che dopo la Fed hanno limato le remunerazioni c’è Ibl Banca con riduzioni che vanno dal -0,10% a -0,20%: a 12 mesi il tasso del Time Deposit è passato da 3,65% dell’offerta scaduta il 19 settembre al 3,50%, in vigore fino a fine ottobre.
Anche Banca Ifis li ha appena ridotti. Il suo Rendimax ha visto rendimenti in calo da -0,20% a -0,50% sulle scadenze più lunghe: dal 20 settembre il tasso a 48 e a 60 mesi è passato dal 4% al, rispettivamente, 3,5% (-0,5%) e 3,6% (-0,4%). «La Bce e le altre banche centrali hanno avviato un processo di riduzione dei tassi per il trend dell’inflazione che si sta avvicinando ai target e per i segnali di rallentamento della crescita. Parallelamente abbiamo assistito a un forte calo dei rendimenti dei titoli di Stato. In questo scenario, come Banca Ifis abbiamo rimodulato l’offerta del nostro storico conto Rendimax offrendo il 3,60% a cinque anni, un tasso più contenuto rispetto a sei mesa fa ma comunque ampiamente superiore ai livelli degli indici di inflazione attuali. Anche per questo, continuiamo ad osservare un buon livello di interesse da parte dei risparmiatori», spiega Roberto Ferrari, cfo di Banca Ifis.
Sempre dal 20 settembre Credit Agricole Auto Bank ha ridotto i tassi: per aperture entro il 19 novembre, ad esempio, il vincolo a sei mesi che era del 4% è sceso al 3,80% e il 12% è passato dal 3,90% al 3,70%. Invece Ing lunedì 23 settembre ha alzato di un punto percentuale, dal 3 al 4% la remunerazione del suo conto di deposito Arancio, un’offerta valida per i nuovi clienti che accreditano lo stipendio entro il 16 novembre. C’è da dire che queste remunerazioni sono più elevate di quelle proposte dai conti di deposito senza vincoli perché a fronte della mancata possibilità di prelevare in qualsiasi momento il risparmiatore riceve un premio più alto (alcuni conti consentono lo svincolo anticipato ma in questo caso pagano un tasso inferiore).
Il confronto tra conti vincolati e liberi
Una simulazione condotta da Facile.it lo dimostra (tabella in pagina). Prendendo come esempio un deposito di 20 mila euro nella scadenza dei 12 mesi, tra i vincolati l’offerta più alta presente nel portale è quella di Key non svincolabile di Banca Progetto con il 3,75%, che si traduce in un guadagno netto a scadenza di 515 euro, mentre tra i non vincolati si arriva al 3,50% lordo di Trade Republic. Key è un conto corrente con possibilità appunto di creare un vincolo, come nel caso di Banca Mediolanum. Banca Progetto offre anche il conto deposito Progetto che per i nuovi clienti che lo apriranno entro il 31 dicembre 2024, offre un tasso promozionale del 4% fino a fine anno. Inoltre per il 2025 il tasso sarà almeno pari al 3%. Si aggancia all’attuale conto corrente del sottoscrittore e prevede imposta di bollo a suo carico.
Il peso del fisco
Quest’ultima pesa per lo 0,2% annuo sui capitali (oltre al prelievo sui rendimenti che per i conti di deposito ha aliquota al 26%). E fa la differenza: ad esempio, come risulta sempre dai dati di Facile.it, a sei mesi Id Deposito di Igea Digital Bank offre il 3,75% e la banca si fa carico del bollo: su un capiale di 20 mila euro il guadagno netto risulta di 275 euro, un importo maggiore di quello del conto deposito di Credit Agricole Auto Bank che, nonostante un tasso maggiore (3,80%), paga sulla stessa scadenza un po’ meno (262 euro) proprio per il fatto che l’imposta di bollo è a carico del cliente. (riproduzione riservata)