Venerdì 14 il consiglio di amministrazione di Class Editori (la società che edita questo giornale) ha preso atto delle dimissioni di Giorgio Luigi Guatri da presidente e amministratore della società per motivi professionali. Il consiglio, su proposta del vicepresidente e amministratore delegato Paolo Panerai e in continuità con il rapporto di collaborazione con l’università Bocconi fin dalla sua fondazione, ha cooptato come consigliere il professor Oreste Pollicino, nominandolo presidente.
La società ha espresso al dottor Guatri profonda gratitudine per il prezioso contributo professionale e umano apportato fin dal 2017 nel corso del suo mandato al servizio della casa editrice, di cui suo padre Luigi, già rettore e consigliere delegato dell’università Bocconi, è stato primo presidente, e per essersi dedicato con passione al sostegno della società in questi complessi otto anni per il mondo dell’informazione.
Pollicino, professore associato alla Bocconi dal 2007, è diventato ordinario di Diritto Costituzionale e Diritto dei Media nel 2016. È direttore del Master in Law of Internet Technology nonché, tra l’altro, co-direttore del Centro di Ricerca Baffi-Carefin e presidente del Dicopo, Centre of Digital Constitutionalism and Policy di Bruxelles.
Secondo il cda, la sua nomina potrà dare un importante contributo per il futuro della società per la sua profonda esperienza nel campo del diritto fondamentale alla libertà di espressione e di informazione, nonché della regolamentazione, e allo sviluppo dei servizi digitali, in particolare quelli AI, per i quali già collabora con le testate della casa editrice.
Il cda ha anche approvato le informazioni periodiche dei primi nove mesi dell’esercizio e del terzo trimestre, periodo che ha coinciso con il lancio di MF GPT, il sistema di AI generativa autonoma sviluppato interamente dalla casa editrice e alimentato dall’informazione in tempo reale e da quasi quarant’anni di dati, news e video.
Nel dettaglio, i ricavi dell’attività editoriale caratteristica della casa editrice sono stati pari a 50,6 milioni, +1,5% rispetto ai primi nove mesi del 2024. I ricavi totali si attestano a 53,3 milioni. L’ebitda consolidato è positivo per 3,02 milioni (5,09 milioni nel 2024). Su tale andamento ha inciso la contrazione dei proventi non ordinari (2,74 milioni contro i 6,7 del 2024). Il risultato netto di gruppo è negativo per 5,44 milioni rispetto ai -4,13 milioni di un anno prima. La posizione finanziaria netta effettiva è pari a -33,25 milioni contro i -44,32 milioni di fine 2024.
Continua il buon andamento di MF-Milano Finanza, con gli abbonati saliti a 34.300 (+18% dal 2024), il traffico aumentato a 260 mila utenti unici giornalieri e 3,65 milioni mensili e un seguito social che supera i 730 mila follower complessivi. In crescita anche i dati di lettura: secondo l’ultima certificazione Audipress 2025-II, i lettori sono 299 mila, di cui 199 mila cartacei e 118 mila digitali. Sale anche la pubblicità commerciale del terzo trimestre (+3%), con performance molto positive per Class Cnbc, UpTv e il digital di ClassPi, oltre al buon andamento del magazine Gentleman.
I risultati sopra riportati, precisa la società, non riflettono ancora il valore creato dal gruppo con la realizzazione di MF GPT, lanciato alla fine del trimestre. «L’aver prima rifiutato di cedere i contenuti di quasi 40 anni di attività a fronte di offerte anche finanziarie realmente interessanti e contemporaneamente essere riusciti a dominare la tecnologia per l’AI generativa, garantisce alla casa editrice, oltre a una conferma del suo livello tecnologico nell’era digitale, prospettive straordinarie», ha illustrato Panerai al consiglio di amministrazione.
«Come fummo i primi a lanciare un sito internet di informazione, ora siamo stati i primi a saper applicare all’informazione la tecnologia AI, che sta sconvolgendo ogni settore della vita umana. Nell’informazione i pericoli generati da chi attinge a fonti diverse impediscono agli esseri umani di avere risposte, informazioni e analisi coerenti con una linea di informazione professionale e autonoma. E comunque quanto sinora è stato realizzato da colossi ma anche da case editrici medie come Class Editori potrà garantire trasparenza e informazioni affidabili solo se derivate da chi ha una sola coerenza e non il mix di informazioni di diversa affidabilità e di diversa fonte e orientamento. Questo obiettivo naturalmente ha assorbito risorse umane e finanziarie importanti i cui frutti saranno significativi». (riproduzione riservata)