Azioni, è recessione o rotazione di portafoglio? Come posizionarsi ora con la guerra dei dazi secondo Citi
Azioni, è recessione o rotazione di portafoglio? Come posizionarsi ora con la guerra dei dazi secondo Citi
Il mercato azionario Usa è a livelli di correzione, con il Nasdaq che ha perso oltre il 10% nel corso dell’ultimo mese. Il resto del mondo, nel frattempo, ha performato meglio.  Sullo sfondo, la guerra dei dazi Usa contro il mondo. Come posizionare il portafoglio? E’ giunto il momento di acquistare sui ribassi?

di Elena Dal Maso 12/03/2025 10:40

Ftse Mib
39.712,66 23.50.06

+0,45%

Dax 30
23.288,06 23.50.06

-0,40%

Dow Jones
41.964,63 5.27.58

+0,92%

Nasdaq
17.750,79 23.50.06

+1,41%

Euro/Dollaro
1,0898 6.04.53

+0,17%

Spread
110,73 17.29.44

-0,64

Dopo un inizio turbolento di 2025, il mercato azionario statunitense si sta avvicinando ai livelli di correzione, con il Nasdaq che ha perso oltre il 10% nel corso dell’ultimo mese. La debolezza negli Stati Uniti deriva dalla vendita dei titoli Growth (il tech) mentre i mercati azionari fuori degli Usa si sono dimostrati molto più resilienti, sostenuti dai piani di spesa per la difesa in Europa e dalla crescita di DeepSeek che sta trascinando il settore tech cinese.

A dominare la cronaca politica e finanziaria è la guerra dei dazi del presidente Donald Trump che sta alzando le barriere doganali verso il mondo intero, incassando contro-dazi da Cina, Ue, Canada e Messico.

Gli analisti di Citi ora si chiedono: questa decisa volatilità segnala una recessione in vista negli Stati Uniti o rappresenta semplicemente una rotazione di portafoglio dei gestori che hanno iniziato a vendere il settore tech Usa, arrivato a multipli elevati? Ecco alcune riflessioni degli esperti.

Un selloff anomalo

Secondo Citi, il selloff che abbiamo visto sui mercati negli ultimi tempi risulta insolito per due ragioni principali: 

1. Nonostante la volatilità del mercato statunitense, i mercati azionari internazionali hanno mostrato di reggere molto meglio. L’ultima volta che gli Stati Uniti hanno sottoperformato i mercati globali di circa il 9% in una correzione di entità simile a quella appena registrata risale a vent’anni fa.

2. La sottoperformance dei titoli ciclici rispetto a quelli difensivi negli Stati Uniti non si è vista sui mercati internazionali. In Europa, nei mercati emergenti e in Giappone, i titoli ciclici hanno nettamente sovraperformato i difensivi dall’inizio dell’anno.

Vendite sui titoli Growth

Negli Stati Uniti, la correzione dei titoli definiti Magnifici 7 e delle mega-cap Growth sta guidando l’andamento degli indici. Per ora, questa dinamica riflette gli effetti indiretti di DeepSeek (la startup cinese di AI che sta registrando risultati interessanti secondo gli analisti con investimenti molto più contenuti dei colossi Usa) sulle prospettive di crescita a lungo termine, che hanno messo in discussione la crescita del Nasdaq.

Il resto del mondo continuerà a battere Wall Street? 

Secondo gli analisti di Citi, esista la «possibilità concreta che il resto del mondo continuerà a battere Wall Street». In particolare, questo fatto potrebbe realizzarsi di fronte ad un rallentamento della crescita negli Stati Uniti, ma senza una recessione e nel contempo ad un miglioramento della crescita nel resto del mondo, sostenuto dalla crescita degli utili. Questa combinazione di «rallentamento Usa e miglioramento del resto del mondo» ha già iniziato cominciato ad emergere, sottolineano gli analisti.

Rischi di recessione

Citi a questo punto, però, avverte: se i mercati dovessero iniziare a temere un vero e proprio rallentamento della crescita Usa, questo rischio potrebbe contagiare il resto del mondo. In un tale scenario, gli investitori potrebbero spostarsi verso titoli più difensivi negli Stati Uniti, causando un selloff dei titoli Growth.

Occhio alle posizioni long (in perdita) su Wall Street

Il calcolo di Citi indica che il posizionamento degli investimenti negli Stati Uniti «si è quasi completamente ridotto a livelli neutrali. Tuttavia, le posizioni rialziste aperte continuano a generare perdite significative, in particolare sul Nasdaq, fatto che potrebbe esercitare ulteriori pressioni al ribasso se gli investitori long fossero costretti a chiudere le loro posizioni». Negli altri mercati, il posizionamento degli investitori è «più rialzista su Hang Seng ed Europa, sebbene non in maniera eccessiva».

Comprare su questo calo?

Il Bear Market Checklist di Citi (attualmente indica 8 bandiere rosse su 18, 9 negli Usa e solo 4,5 in Europa) «suggerirebbe di acquistare durante questa fase di debolezza», spiegano gli analisti. Che mettono subito le mani avanti: «tuttavia, riteniamo che sia più prudente aspettare ulteriori segnali di un completo smobilizzo del posizionamento prima di intervenire». (riproduzione riservata)