Chi sfida il Btp Valore: dai conti di deposito, agli Etf, fondi e polizze, tutte le alternative al nuovo titolo di Stato
Chi sfida il Btp Valore: dai conti di deposito, agli Etf, fondi e polizze, tutte le alternative al nuovo titolo di Stato
Il mercato offre alternative al nuovo titolo di Stato: i conti deposito presentano un’ampia scelta di durate ma sono tassati di più Etf e fondi a scadenza sono diversificati, però hanno costi di gestione

di di Paola Valentini 17/10/2025 20:00

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Meglio vincolare il portafoglio fino al 2032 con il Btp Valore o guardare alternative? La risposta dipende da come si prevede evolveranno i tassi. Non solo. Fisco, costi e flessibilità sono altri elementi da considerare nella scelta tra le soluzioni che si propongono come un’opzione al nuovo titolo di Stato che ha un rendimento medio annuo lordo del 3,25% per chi lo detiene tutti e sette gli anni.

I conti di deposito

Nel caso dei conti di deposito le scadenze vanno dai tre mesi fino ai 10 anni (120 mesi). Attualmente i tassi più alti sono tra uno e tre anni (tabella in pagina): si arriva, nel conto X Risparmio Vincolato di Banca Aidexa vincolato a 36 mesi, al 3,5% lordo che diventa il 2,59% netto perché i depositi hanno una tassazione del 26% contro il 12,5% dei Btp. Entrambi scontano l’imposta di bollo dello 0,2% all’anno e quindi in questo caso il confronto è alla pari a eccezione di quei casi in cui la banca non se ne faccia carico per conto del depositante. Sempre sul fronte fiscale i Btp non pagano tasse di successione. Va ricordato che per queste sono previste franchigie a favore di coniuge, figli e altri discendenti in linea retta di un milione di euro, dei fratelli e delle sorelle di 100 mila euro, per cui anche gli altri strumenti sotto questi importi non le pagano. Per quanto riguarda i costi, i depositi non hanno spese, neppure l’apertura del dossier titoli che comporta commissioni. Invece i Btp richiedono un conto titoli, oltre a presentare spese per la compravendita (anche se per i risparmiatori che prenotano in collocamento il Btp Valore non ci sono costi di acquisto). Sul fronte della liquidabilità bisogna verificare se il rendimento offerto dal deposito sia soggetto alla condizione che la somma non sia svincolabile: in questo caso per tornare a disporre dei risparmi bisogna attendere la scadenza. Alcuni depositi permettono lo svincolo anticipato, ma con tassi ridotti o azzerati.

Dal canto suo un Btp è più liquido perché può essere venduto sul mercato anche se bisogna mettere in conto che la cessione potrebbe avvenire in un momento in cui la quotazione è inferiore a quella di acquisto. Il capitale del deposito è invece rimborsato per intero e i tassi cambiano soltanto nelle nuove offerte (in risposta ai taglio o ai rialzi della Bce). «I conti deposito offrono remunerazioni più modeste ma stabili nel tempo. I Btp, invece, possono offrire rendimenti superiori, però variano in base alla durata e alle fluttuazioni del mercato in caso di vendita prima della scadenza», sottolineano da Bcc Financing. Per quanto riguarda i rischi, la garanzia nel caso del Btp è data dallo Stato italiano, mentre i conti sono coperti dal Fondo Interbancario fino a 100 mila euro per depositante.

Scelte di liquidità

«Il consiglio che possiamo dare, però, è di non valutare i prodotti solo in base al rendimento, ma di partire innanzitutto dalle proprie esigenze e dalle caratteristiche di ciascun prodotto. Il conto deposito, ad esempio, può essere una soluzione per chi ha un orizzonte temporale di investimento corto», spiegano gli esperti di Facile.it, «il Btp Valore, dal canto suo, si adatta a chi vuole bloccare la propria liquidità per sette anni durata che consente di beneficiare di tutti i vantaggi offerti dal titolo come il bonus fedeltà dello 0,8% e il meccanismo di aumento del tasso. Questo significa però che, vendendo il titolo prima della scadenza, si perderebbero i vantaggi sopra citati ed esporrebbe il risparmiatore alla possibilità vendere ad un prezzo inferiore rispetto a quello di acquisto, riducendo ulteriormente il margine di guadagno».

La strada delle polizze Vita

Alternativa da tenere in considerazione perché investe i premi soprattutto in titoli di Stato, «è anche la polizza Vita ramo I che oltre a rendimenti potenzialmente superiori in base all’andamento di mercato, garantisce alcuni vantaggi come ad esempio l’esenzione dall’imposta di successione, la possibilità di nominare un beneficiario, l’esenzione dall’imposta di bollo», aggiungono da Facile.it. Ma le diverse soluzioni possono anche convivere nell’ambito della diversificazione. «In particolare il conto può fungere da ammortizzatore contro le fluttuazioni del mercato, contribuendo a stabilizzare il rendimento complessivo», osservano da Bcc Financing.

Etf e fondi in pole position

Intanto il successo delle passate edizioni del Btp Valore ha contagiato anche gli Etf: nell’ultimo anno sono arrivati sul mercato alcuni strumenti per esporsi a questa tipologia di emissioni (tabella in pagina). Si tratta degli Etf a scadenza sulle obbligazioni governative che funzionano come queste ultime: essendo formati da un paniere di titoli di Stato, hanno una data di chiusura al termine il capitale viene restituito agli investitori (tabella in pagina). Gli Etf, inoltre, sono quotati quindi possono essere venduti prima della scadenza ma presentano una differenza tra il prezzo di acquisto (denaro) e di vendita (lettera), come per tutti i titoli inclusi i Btp. Hanno però un’imposta sui rendimenti più elevata (il 26% come i depositi) e presentano costi di gestione annuali (Ter).

Al contrario, come accennato, i Btp hanno una tassazione al 12,5% e spese solo all'acquisto o vendita, ma sono meno diversificati degli Etf a scadenza che investono in insieme di obbligazioni. Entrambi prevedono comunque l’imposta di bollo dello 0,2% annuo e l’apertura di un dossier titoli. Nell’aprile 2024 BlackRock ha lanciato due Etf sui titoli di Stato italiani, iBonds December 2026 Term euro Italy Government Bond (si espone a obbligazioni del governo italiano con scadenza tra il primo gennaio 2026 e il 2 dicembre 2026) e December 2028 Term euro Italy Government Bond (emissioni con termine tra il primo gennaio 2028 e il 2 dicembre 2028). Lo stesso mese Amundi ha quotato il Fixed Maturity 2027 Italy Btp Government Bond. Il rendimento medio a scadenza è dell’1,97% annuo per l’Etf al 2026 con una performance dal lancio del 5,5%. Per l’Etf con al 2028, il rendimento a scadenza è del 2,17%, con un +7,2% dal debutto. Il costo annuo è di 12 punti base per entrambi. Più economico l’Etf di Amundi con Ter dello 0,09% e rendimento a scadenza del 2,06%, dall’avvio del 7,03%.

Ci sono anche fondi comuni obbligazionari a scadenza. L’ultimo arrivato è di Anthilia: Spread Opportunity 2029 sottoscrivibile fino al 22 dicembre con minimo 1.000 euro. Distribuisce cedole annuali dal 2% al 4% (non prelevate dal capitale). «Offriamo un'alternativa diversificata per investire in obbligazioni che non siano il solito Btp», commenta Daniele Colantonio, partner di Anthilia Sgr. La commissione di gestione annua è dello 0,7%. (riproduzione riservata)