Il colosso petrolifero Bp ha deciso di vendere il 65% di Castrol (lubrificanti), alla società di investimenti Stonepeak, in un’operazione che valuta la società 10 miliardi di dollari di enterprise value e 8 miliardi di equity value.
La cessione si inserisce nella strategia di Bp di concentrarsi nel business dei combustibili fossili per aumentare i profitti e sostenere il titolo il borsa, che viaggia debole. Nell’ambito del piano, la società punta a vendere asset per 20 miliardi di dollari entro il 2027 andando a ridurre il debito e alzando la produzione di petrolio e gas.
La vendita di Castrol, che Bp sta valutando da febbraio, rappresenta la più grande cessione singola realizzata dal gruppo. I proventi dell’operazione porterebbero il totale degli incassi di Bp, derivanti da dismissioni annunciate e completate nel 2025, a circa 11 miliardi di dollari.
Castrol ha sede nel Regno Unito e i suoi carburanti e lubrificanti sono disponibili in oltre 150 Paesi. L’azienda vende a consumatori e imprese in un’ampia gamma di settori, dall’aerospazio all’industria mineraria. Negli Stati Uniti, il marchio è utilizzato per i cambi d’olio.
Stonepeak gestisce 80 miliardi di dollari di asset e in genere concentra gli investimenti su immobili e infrastrutture. Secondo i dati del provider Research Nester, il mercato dei lubrificanti dovrebbe valere 169 miliardi di dollari quest’anno e salire a oltre 229 miliardi di dollari entro il 2035, trainato dalla manifattura in Asia e dalla domanda di veicoli elettrici. (riproduzione riservata)