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Wall Street chiude quasi invariata: Dow Jones -0,02%, S&P500 -0,1%, Nasdaq +0,2%.
Il produttore di chip Taiwan Semiconductor (Tsmc) ha notificato al governo statunitense che uno dei suoi componenti è stato trovato in un prodotto Huawei, una potenziale violazione delle restrizioni alle esportazioni dell'azienda cinese che dal 2019 è stata messa su una lista nera per questioni di sicurezza nazionale americana. La Tsmc ha dichiarato di non aver mandato alcuni dei suoi chip a Huawei da settembre 2020, ma recentemente la società di ricerca tecnologica TechInsights ha smontato un prodotto del marchio cinese, trovandoci dentro un componente della taiwanese.
Nonostante rischi proveniente dalla crescente volatilità dei mercati e gli shock ai prezzi delle materie prime, il Fondo Monetario Internazionale ha stimato che l'inflazione globale scenderà al 3,5% entro la fine del 2025, rispetto al 5,8% previsto alla fine di quest'anno. Nel suo World Economic Outlook pubblicato oggi, il Fmi ha avvertito le banche centrali di «rimanere vigili» nell’affrontare l’inflazione e ha suggerito anche, in vista dell’alto livello di debito pubblico in molte economie sviluppate e non, che «gli aggiustamenti fiscali dovrebbero concentrarsi principalmente sulla ricostruzione credibile di buffer per mantenere ragionevoli i costi di finanziamento e aiutare ad ancorare le aspettative di inflazione a medio termine». Le stime per la crescita globale sono rimaste stabili al 3,2% – un livello non troppo entusiasmante – anche se si prevede che alcune aree come gli Stati Uniti e le economie asiatiche emergenti registreranno tassi di crescita più accelerati.
L'ente internazionale prevede inoltre, che, nonostante la persistente debolezza del settore manifatturiero che pesa sulla crescita di Paesi come la Germania e l'Italia, la domanda interna dell'Italia dovrebbe beneficiare dei stimoli dal Pnrr finanziato dall'Unione Europea.
Wall Street apre la seduta del 22 ottobre in rosso per il secondo giorno di fila. Alle 15:30 il Dow Jones cede lo 0,35, l'S&P lo 0,5% e il Nasdaq lo 0,44%.
L'attenzione degli investitori rimane concentrata sulla stagione degli utili del terzo trimestre, con circa un quinto dell'S&P 500 che dovrebbe presentare i risultati questa settimana. Domani, infatti, sono previsti i conti di Boeing, Coca Cola e Tesla – quest'ultima a mercati chiusi.
Il rendimento dei Treasury decennali ha toccato il 4,2% (alle 15:30 al 4,178%) per la prima volta in tre mesi, dopo che vari funzionari della Federal Reserve hanno invitato alla cautela sul percorso di riduzione dei tassi di interesse. Il cambio euro dollaro è 1,08. Il petrolio procede in lieve rialzo: il Brent segna +0,5% e il Wti +0,8%.
Ecco cinque titoli da monitorare oggi:
Le azioni General Motors balzano del 4,8% dopo che la casa automobilistica ha archiviato il terzo trimestre con dati sopra le attese, grazie a un incremento della quota di mercato negli Stati Uniti e a un miglioramento della performance in Cina. Nel dettaglio, la società storica di Detroit ha registrato 48,8 miliardi di dollari di fatturato nei tre mesi conclusi a settembre, a fronte dei 44,59 miliardi attesi dagli analisti, L'utile, su base rettificata, è stato pari a 2,96 dollari per azione, rispetto ai 2,43 dollari previsti dagli esperti. In miglioramento anche il flusso di cassa operativo del ramo automotive, che è passato a 7,8 miliardi di dollari, dai 6,79 miliardi (+15,7%) su base annua.
Con questi numeri, Gm ha deciso di rivedere per la terza volta in un anno le stime finanziarie del 2024. Gli utili rettificati sono ora attesi in una forchetta di 14-15 miliardi (tra i 10 e 10,5 dollari per azione), rispetto alla precedente stima di 13-15 miliardi (tra i 9,5 e 10,5 dollari).
Alle 15:30 il titolo First Solar guadagna il 3,4%, dopo che Citi ha incrementato il target price della società specializzata nel settore fotovoltaico da 200 a 254 dollari ad azione, modificando anche il rating da neutral a buy. Gli esperti della banca hanno dichiarato che, a loro avviso, le azioni dell'azienda energetica rimarranno attrattive, a prescindere dal risultato delle elezioni presidenziali statunitensi.
Le azioni Verizon sprofondano del 6,1% alle 15:30. I ricavi della telecom americana si sono attestati a 33,3 miliardi, essenzialmente in linea con il terzo trimestre del 2023, ma leggermente al di sotto delle attese degli analisti, pari a 33,43 miliardi. L'utile netto, invece, è in calo a 3,4 miliardi (1,19 dollari per azione), rispetto ai 4,9 miliardi dello scorso anno.
Alle 15:03 il titolo Lockheed Martin perde il 3,6%. Il gigante della difesa ha archiviato il terzo trimestre con un leggero incremento dei ricavi a 17,1 miliardi (+1,3% sul 2023) contro i 17,37 previsti dai mercati, e una contrazione del 6% dell'utile netto a 1,6 miliardi. La società con sede nel Maryland, nei dintorni di Washington, ha però alzato la guidance annuale.
Le azioni Nvidia segnano -0,4% alle 15:30 dopo che il produttore di chip ha chiuso la seduta di ieri 21 ottobre superando per la prima volta il valore di mercato di 3,5 trilioni di dollari. I conti trimestrali della società saranno pubblicati il 21 novembre.
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