Borse oggi in diretta | Piazza Affari chiude in forte calo (-1,8%) ma resta oltre 38.000. Buzzi la peggiore del listino
Borse oggi in diretta | Piazza Affari chiude in forte calo (-1,8%) ma resta oltre 38.000. Buzzi la peggiore del listino
In rosso anche gli altri listini europei. Gli investitori temono l’impatto dell’applicazione dei dazi statunitensi dal prossimo 2 aprile. Il prezzo del Brent sale oltre 73 dollari

di Francesca Gerosa e Rossella Savojardo     31/03/2025 07:30

Ftse Mib
38.557,38 23.51.52

+1,33%

Dax 30
22.539,98 23.51.52

+1,70%

Dow Jones
41.989,96 4.55.07

-0,03%

Nasdaq
17.449,89 23.51.52

+0,87%

Euro/Dollaro
1,0795 5.00.11

-0,03%

Spread
110,49 17.30.14

-3,00

  • Ore 15:30 Listini europei in netto rosso. Apre in forte calo anche Wall Street
  • Ore 14:30 Il Ftse Mib resta in rosso, ma sopra 38.000. Euro a 1,08 dollari dopo il calo dell’inflazione in Germania
  • Ore 13:15 Il Ftse Mib scivola sotto 38.000 con Iveco e Mps. Il rendimento del Btp 10 anni cala al 3,8%
  • Ore 11:50 Il Ftse Mib accelera al ribasso con Iveco e le banche. Il dollaro resta debole
  • Ore 10:35 Ftse Mib sotto 38.200 con le banche e Prysmian. Lo spread sale a 114
  • Ore 09:05 Ftse Mib in netto calo con dazi Usa al 20% per tutti. Reggono alle vendite solo Tim e le utilities
  • Ore 07:30  Europa attesa in calo. Trump valuta dazi universali del 20%

La borsa di Milano chiude in forte calo in vista dell’applicazione dei dazi reciproci degli Stati Uniti, al via il 2 aprile. Il Ftse Mib cede l’1,77% a 38.051,99 punti. A Piazza Affari vendite su Buzzi (-5,22%), Iveco (-4,86%), Prysmian (-4,8%), Monte Paschi Siena (-4,57%), Campari (-4,08%), Nexi (-3,57%), Interpump Group (-3,41%), Bper Banca (-3,38%), Mediobanca (-3,2%) e Unicredit (-3,14%). In controtendenza Terna (+0,58%) che a 8,364 euro aggiorna il massimo storico del titolo dalla quotazione del 23 giugno 2004. Positive anche Snam (+0,52%) e Italgas (+0,45%).

Ore 15:30 Listini europei in netto rosso. Apre in forte calo anche Wall Street

Le borse europee proseguono pesanti, mentre si attende l’arrivo dei dazi annunciati da Donald Trump. Sui mercati torna il clima negativo per l’impatto sull’economia di una guerra commerciale. Sul fronte valutario l’euro scende a 1,0812 sul dollaro, mentre i titoli di stato sono in lieve calo e l'oro si attesta a 3.111 dollari l’oncia. L’indice Stoxx 600 scende dell’1,5%, dopo l’avvio in calo di Wall Street. In flessione Milano (-1,7%), Parigi e Madrid (-1,6%), Francoforte (-1,5%) e Londra (-1,2%). I mercati sono appesantiti dal comparto tecnologico (-1,9%) e da quello delle auto (-1,8%). Seduta negativa anche per le banche (-2,1%). Contiene le perdite l'energia (-0,5%), con il petrolio in rialzo. Il Wti sale a 69,74 dollari il barile e il Brent a 74,11 dollari.

Fiacche le utility (-0,4%), con il gas che scende a 40,24 euro al megawattora. A Piazza Affari pesanti ribassi per Iveco (-5,4%), Buzzi (-4,4%), Mps (-4,3%) e Nexi (-3%). Scende Tim (-2,1%) con Poste (-1,2%) che diventa primo azionista con una quota del 25%. Male anche Stellantis (-2,3%) e Ferrari (-2,2%). In controtendenza rispetto al listino Snam (+0,7%), Italgas (+0,6%) e Terna (+0,5%).

Ore 14:30 Il Ftse Mib resta in rosso

Prosegue il lunedì nero sui mercati azionari europei. Milano lascia sul terreno l’1,78% a 38.048 punti alle 14:35 (Mps, Iveco e Amplifon perdono oltre il 4%), Londra l’1,36%, Parigi l’,182%. Male anche Francoforte (-1,98%) dopo che il tasso di inflazione annuale della Germania è sceso al 2,2% a marzo dal 2,3% di febbraio. La lettura è in linea al consenso degli economisti. Ma su base mensile, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3%, contro il precedente e previsto aumento dello 0,4%. Quanto al tasso di inflazione armonizzato annuale della Germania si è attestato al 2,3%, rispetto al 2,6% precedente e alle previsioni degli economisti al 2,4%. Nel frattempo, i prezzi al consumo armonizzati sono aumentati dello 0,4% su base mensile, contro il precedente e atteso incremento dello 0,5%.

L’euro vale 1,08 dollari e lo spread Btp/Bund si assesta a 113,7 punti base dopo che il presidente statunitense, Donald Trump, ha detto che i dazi reciproci, attesi mercoledì 2 aprile, colpiranno tutti i Paesi e non solo un gruppo ristretto di 15. Inoltre, ha minacciato di imporre dazi fino al 50% sul greggio proveniente dalla Russia e di bombardare l'Iran, e imporre dazi, se non si giungerà a un accordo con Washington sul suo programma nucleare. Di riflesso il prezzo del Brent sale oltre 73 dollari al barile (+0,36%). 

Ore 13:15 Il Ftse Mib scivola sotto 38.000 con Iveco e Mps. Il rendimento del Btp 10 anni cala al 3,8%

Con i futures Usa che accelerano al ribasso (-0,63% quello sul Dow Jones e -1% quello sul Nasdaq) anche le borse europee accentuano la caduta, Francoforte perde il 2%, Parigi l’1,82%, Londra l’1,28% e Milano l’1,95% a 37.985 punti alle 13:15 con il rendimento del Btp 10 anni in calo al 3,83% e quello del Treasury Usa 10 al 4,19%. «Le prove che il caos trumpiano sta danneggiando la fiducia dei consumatori, le aspettative e la spesa si stanno accumulando, ma non sono ancora definitive», sostiene Enrique Díaz-Alvarez, Chief Economist at global financial technology firm di Ebury. «La spesa dei consumatori a febbraio è stata ancora una volta inferiore alle aspettative, mentre l'indice core dell'indicatore preferito dalla Fed, il Pce, è salito di nuovo su base mensile. D'altro canto, il Pmi dei servizi di marzo ha sorpreso al rialzo, facendo salire l’indice Pmi composito. Oltre all'annuncio delle tariffe reciproche, i dati sull'occupazione di questa settimana assumono una maggior importanza per confermare se la riduzione dei consumi sta iniziando a influenzare le decisioni delle imprese per quanto riguarda le assunzioni».

Tra i titoli più sotto pressione ci sono Iveco (-5,15%) e tra le banche Mps (-4,26%). L'ops su Mediobanca «ha un forte razionale strategico, industriale e finanziario per tutti gli stakeholder di Mps, di conseguenza invitiamo i nostri azionisti a votare a favore della proposta di aumento di capitale», ha sottolineato la banca senese in una lettera agli azionisti con cui replica alle indicazioni del proxy advisor Iss che ha invitato i fondi a non votare a favore dell'aumento di capitale funzionale all'ops su Mediobanca. In netto calo anche Bper Banca, Campari e Prysmian.

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Ore 11:50 Il Ftse Mib accelera al ribasso con Iveco e le banche. Il dollaro resta debole

L’indice Ftse Mib accelera al ribasso (-1,90% a 38.001 punti alle 11:50) con Iveco in calo del 5%, Bper e Mps di oltre il 4% e Stellantis, Interpump e Campari e di oltre il 3%. L'elevata incertezza dovuta soprattutto alle politiche commerciali Usa richiede cautela nel percorso di allentamento monetario, ha avvertito il governatore di Banca d'Italia, Fabio Panetta, considerato una colomba tra gli esponenti della Bce. La Bce ha tagliato ulteriormente i tassi a marzo, la sesta riduzione del costo del denaro da giugno, portando il tasso sui depositi al 2,5%. La politica monetaria della Bce sta diventando meno restrittiva nei confronti della crescita con l'inflazione che scende verso l'obiettivo del 2%.

L’inflazione rialza la testa in Italia
 

A proposito di inflazione a marzo è aumentata in Italia dello 0,4% su base mensile e del 2% su marzo 2024 dal +1,6% del mese precedente, secondo la stima provvisoria dell'Istat. I prezzi del carrello della spesa hanno accentuato la crescita su base tendenziale, che a marzo è salita a +2,1% (da +2% di febbraio). Per il Codacons equivale a un aggravio in media pari a +657 euro annui per la famiglia tipo, +895 euro per un nucleo con due figli. L’euro sale dello 0,03% a 1,081 dollari e lo spread Btp/Bund resta elevato a 114,06.

Ore 10:35 Ftse Mib sotto 38.200 con le banche e Prysmian. Lo spread sale a 114

Le borse europee restano in netto calo, anche Milano (-1,40% a 38.195 punti l’indice Ftse Mib alle 10:35 con le banche e Prysmian le azioni più vendute, si salvano solo le utilities). Pesano i nuovi dazi universali al 20% annunciati dall’amministrazione Trump a partire dal 2 aprile. L’euro sale dello 0,06% a 1,081 dollari dopo che le vendite al dettaglio in Germania sono aumentate dello 0,8% a livello mensile a febbraio, dopo l'incremento rivisto dello 0,7% a gennaio. La lettura è superiore all’attesa del consenso degli economisti che si aspettava un dato invariato su base mensile. A livello annuo, le vendite al dettaglio della Germania sono aumentate del 4,9%, rispetto alla precedente crescita rivista del 3,3% anno su anno. Anche i prezzi delle importazioni tedesche sono cresciuti del 3,6% su base annua a febbraio, dopo l'aumento del 3,1% a gennaio. Su base mensile, i prezzi delle importazioni tedesche sono aumentati dello 0,3%, mentre il consenso degli economisti si aspettava un calo dello 0,1%. Lo spread Btp/Bund con il clima di avversione per il rischio balza a 114,07 punti base.

Ore 09:05 Ftse Mib in netto calo con dazi Usa al 20% per tutti. Reggono alle vendite solo Tim e le utilities

Borse europee in netto calo in avvio di seduta (Dax -0,75%, Cac40 -1%, Ftse100 -0,77% e Ftse Mib -0,96% a 38.368 punti) dopo che il presidente statunitense, Donald Trump, ha annunciato che i dazi reciproci riguarderanno tutti i Paesi e non solo i 15 con il maggior squilibrio commerciale. Invece il consigliere economico di Trump, Kevin Hassett, aveva detto che i provvedimenti avrebbero riguardato solo un ristretto gruppo di Paesi. Al contempo il tycoon ha minacciato di imporre dazi fino a un massimo del 50% su tutto il greggio proveniente dalla Russia se dovesse rendersi conto che Mosca sta ostacolando gli sforzi americani per porre fine alla guerra in Ucraina, aggiungendo che i provvedimenti potrebbero entrare in vigore nel giro di un mese se non si giungerà a un cessate-il-fuoco.

Trump ha minacciato di bombardare l'Iran e di imporre dazi secondari

Come se non bastasse ha minacciato di bombardare l'Iran e di imporre dazi secondari, quelli cioè che riguardano chi acquista beni del Paese, nel caso non venga raggiunto un accordo sul nucleare. Trump ha detto che concederà probabilmente un paio di settimane al Paese prima di imporre i provvedimenti. Sono le prime dichiarazioni del presidente Usa da quando Teheran ha respinto negoziati diretti con Washington sul programma atomico. Restando in Medio Oriente, Hamas ha detto di aver accettato una proposta di cessate il fuoco dai mediatori di Egitto e Qatar che prevede il rilascio di cinque ostaggi israeliani a settimana

Lo spread Btp/Bund sale a 111

Con gli investitori che devono fare i conti non solo con i timori per un aumento dell'inflazione a livello globale ma anche con il rallentamento della crescita, lo spread Btp/Bund sale a 111,4 punti base con il rendimento del Btp 10 anni in calo al 3,81%. In settimana da monitorare anche i dati sul lavoro negli Stati uniti che venerdì potrebbero offrire segnali del temuto rallentamento della prima economia mondiale. La presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, ha detto che gli ultimi dati macro Usa confermano il fatto che due tagli dei tassi quest'anno, previsto nello scenario di base, siano «ragionevoli».

A Milano si salvano Tim e le utilities, vola Bialetti. Giù Unicredit, Banco Bpm, Poste, Unipol, Poo di Sondrio, Bper, Mediobanca, Generali, Mps, Stellantis e Juventus

Sul listino milanese Unicredit scende dell’1,71% a 52,29 euro dopo che il cda ha deliberato all'unanimità, in esecuzione della delega conferita dall'assemblea straordinaria degli azionisti del 27 marzo scorso, l'aumento di capitale per l’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria promossa sulla totalità delle azioni ordinarie di Banco Bpm (-1,79% a 9,41 euro). Unicredit ha anche incassato il via libera di Bce e Banca d'Italia per l'acquisizione del Banco. Ora si aspetta l’ok Consob al prospetto dell’ops questa settimana. 

Da monitorare Poste (-0,66% a 16,54 euro) che ha acquisito il 15% di Tim (+0,13% a 0,313 euro) da Vivendi per 684 milioni diventando così il primo azionista del gruppo di telecomunicazioni con il 24,8%.

Mentre Unipol (-1,56% a 14,5 euro) sarebbe pronto a valutare un'eventuale controfferta sulla Popolare Sondrio (-2,12% a 11,08 euro) da parte di un gruppo bancario estero alternativa a quella lanciata da Bper Banca (-3,32% a 7,214 euro). Lo ha detto venerdì 28 marzo il presidente, Carlo Cimbri, suggerendo, tramite un riferimento al colore arancio, che potrebbe trattarsi dell'olandese Ing.

Vendite anche su Mediobanca (-2,44% a 17,4 euro) che ha confermato Philippe Donnet nel ruolo di amministratore delegato e Andrea Sironi alla presidenza di Generali (-0,77% a 32,38 euro) in vista dell'assemblea per il rinnovo del consiglio del gruppo assicurativo in agenda il 24 aprile. Il comitato dei gestori ha annunciato di aver depositato una lista di quattro candidati per il rinnovo del cda. Il gruppo Caltagirone ha presentato una lista di sei candidati per il consiglio di Generali, inclusi gli ad di Enel, Flavio Cattaneo, e Acea, Fabrizio Palermo. Intanto il proxy adviser Usa Iss invita gli azionisti di Mps (-3,71% a 7,36 euro) a votare contro la proposta di aumento di capitale a servizio dell'ops su Mediobanca.

Invece la lista presentata dalle Fondazioni per il rinnovo del cda di Intesa Sanpaolo (-1,48% a 4,75 euro) propone la conferma di Carlo Messina come amministratore delegato e di Gian Maria Gros-Pietro come presidente.

Nel settore auto Stellantis (-1,91% a 10,28 euro) acquisterà crediti da un pool guidato da Tesla anche nel 2025, per soddisfare i requisiti dell'Unione Europea in materia di riduzione delle emissioni di CO2, nonostante Bruxelles abbia concesso alle case automobilistiche tre anni di tempo per adeguarsi, ha detto sabato il responsabile europeo del gruppo. Quanto alla produzione della nuova versione ibrida della city car Fiat 500 inizierà nel complesso Stellantis Mirafiori di Torino a novembre, con una produzione annua prevista di 130.000 unità sia nella versione ibrida sia in quella ev.

Mentre la Juventus (-0,66% a 3 euro) ha vinto 1-0 in casa con il Genoa nella prima partita del nuovo allenatore Igor Tudor. Exor ha versato 15 milioni per sostenere un futuro aumento di capitale di importo compreso tra 15 milioni e il 10% del valore di mercato della società, dopo che l'uscita dell'ex allenatore Thiago Motta e le recenti performance sportive hanno portato il club a riesaminare i risultati attesi al 31 marzo e al 30 giugno e gli scenari per l'esercizio 2025-2026. I cardini del piano al 2026-2027 sono confermati ma potrebbe rendersi necessaria un'iniezione di liquidità a causa degli scostamenti registrati. Berenberg ha alzato il target price sull’azione da 3,25 a 3,5 euro (rating hold). Invece, Hsbc ha tagliato il target price di Moncler da 75 a 71 euro (rating buy; -1,16% a 56,28 euro).

Stessa sorte per Eni, in calo dello 0,92% a 14,16 euro. Il governo degli Stati Uniti ha notificato ai partner stranieri della compagnia petrolifera statale venezuelana Pdvsa, tra cui figura Eni, l'imminente cancellazione delle autorizzazioni che consentono loro di esportare petrolio e sottoprodotti venezuelani, hanno affermato sabato fonti vicine alla decisione. Eni ha confermato la notifica domenica 30 marzo.

Restando nel settore oil, Saipem, in flessione dell’1,124% a 2,14 euro, ha ricevuto da Stockholm Exergi, la compagnia energetica del distretto di Stoccolma, una full notice to proceed per un progetto di cattura della CO2 su larga scala per l'impianto esistente di bio-cogenerazione di Stockholm Exergi in Svezia, a seguito dell’esito positivo del finanziamento per il progetto. Il contratto ha un valore di circa 600 milioni di euro e prevede l'ingegneria di dettaglio, l’approvvigionamento, la costruzione e il commissioning dei sistemi di cattura, di stoccaggio e di carico sulle navi della CO2. Reggono alle vendite le utilities come Snam (+0,63%) e terna (+0,51%). 

A due velocità Leonardo (-0,6%) e Fincantieri (+0,44%) con il piano di riarmo europeo Readiness 2030 che «è una grande opportunità per l'industria italiana», specie per aziende come Leonardo e Fincantieri, come ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, in un'intervista a Il Corriere della Sera.

Infine, Bialetti è sospesa con un teorico +13%. La società ha annunciato di aver avviato trattative esclusive con Nuo Capital, joint venture tra Exor e il family office della famiglia Pao-Cheng The World-Wide Investment Company Limited di Hong Kong, per la cessione di una partecipazione di controllo del capitale. Per Il Messaggero il delisting di Bialetti sarebbe imminente, in quanto Nuo Capital e Jakyval (società lussemburghese riconducibile alla famiglia Guerrand Hermes) sarebbero interessate ad acquistare ciascuna il 49,5% della società, con l'1% in mano all'attuale management.

Ore 07:30 Europa attesa in calo. Trump valuta dazi universali del 20%

Borse europee attese in netto calo in avvio di seduta (-0,70% il futire sull’Eurostoxx50), in linea ai futures sugli indici azionari Usa (-0,38% quello sul Dow Jones e -0,70% quello sull’S&P500), con l'amministrazione Trump che, dopo le tariffe al 25% sulle auto importate negli Stati Uniti, sta lavorando a dazi universali del 20% a partire dal 2 aprile. Imposte che, ha precisato il presidente, Donald Trump, colpiranno tutti i Paesi e non solo i cosiddetti «dirty 15», quelli cioè con i maggiori squilibri commerciali con gli Stati Uniti. Potrebbe anche imporre dazi su materie prime chiave, semiconduttori e prodotti farmaceutici.

Nuovo massimo storico dell’oro

Con l’escalation della guerra commerciale gli investitori si rifugiano nell’oro il cui prezzo ha toccato un nuovo massimo storico a 3.115,97 dollari l’oncia. Ora sale dell’1,10% a 3.111 dollari l’oncia. Invece, i prezzi del petrolio scendono. Il future sul Wti cala dello 0,43% a 69,06 punti e quello sul Brent dello 0,36% a 72,50 punti. Trump, in un'intervista a Nbc, ha affermato di essere «molto arrabbiato» con Vladimir Putin e ha minacciato l'imposizione di dazi al 25% sul petrolio russo nel caso non venisse raggiunto un accordo sul cessate il fuoco in Ucraina. Successivamente il tycoon si è detto convinto che Putin «non si rimangerà la parola». Al contempo, però, ha accusato anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, di volersi ritirare dall'intesa sulle terre rare. «Se lo fa», ha avvertito il presidente statunitense, «avrà dei problemi, grossi, grossi problemi».

Focus sull’inflazione di Italia e Germania

L’euro sale dello 0,23% a 1,083 dollari in attesa alle 8 dell’indice dei prezzi import a febbraio della Germania (precedente: +3,1% anno su anno) e delle vendite al dettaglio a febbraio (precedente: +0,2% mese su mese, +2,9% anno su anno), invece alle 11 arriva l’inflazione a marzo preliminare dell’Italia (precedente: +0,2% mese su mese, +1,6% anno su anno) e l’inflazione armonizzata a marzo preliminare (precedente: +0,1% mese su mese, +1,7% anno su anno), lo stesso dato ma alle 14 della Germania  (precedente: +0,4% mese su mese, +2,3% anno su anno) per chiudere alle 15;45 con l’indice Napm Chicago a marzo.

A Milano occhio a Unicredit, Banco Bpm, Anima, Poste, Tim, Mps, Mediobanca, Stellantis, Juventus, Leonardo, Fincantieri, Eni, Saipem e Bialetti

Sul listino milanese attenzione a Unicredit dopo che il cda ha deliberato all'unanimità, in esecuzione della delega conferita dall'assemblea straordinaria degli azionisti del 27 marzo scorso, l'aumento di capitale per l’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria promossa sulla totalità delle azioni ordinarie di Banco Bpm. Unicredit ha anche incassato il via libera di Bce e Banca d'Italia per l'acquisizione del Banco. Ora si aspetta l’ok Consob al prospetto dell’ops questa settimana. 

Da monitorare Poste che ha acquisito il 15% di Tim da Vivendi per 684 milioni diventando così il primo azionista del gruppo di telecomunicazioni con il 24,8%.

Mentre Unipol sarebbe pronto a valutare un'eventuale controfferta sulla Popolare Sondrio da parte di un gruppo bancario estero alternativa a quella lanciata da Bper Banca. Lo ha detto venerdì 28 marzo il presidente, Carlo Cimbri, suggerendo, tramite un riferimento al colore arancio, che potrebbe trattarsi dell'olandese Ing.

Mediobanca ha confermato Philippe Donnet nel ruolo di amministratore delegato e Andrea Sironi alla presidenza di Generali in vista dell'assemblea per il rinnovo del consiglio del gruppo assicurativo in agenda il 24 aprile. Il comitato dei gestori ha annunciato di aver depositato una lista di quattro candidati per il rinnovo del cda. Il gruppo Caltagirone ha presentato una lista di sei candidati per il consiglio di Generali, inclusi gli ad di Enel , Flavio Cattaneo, e Acea , Fabrizio Palermo. Intanto il proxy adviser Usa Iss invita gli azionisti di Mps a votare contro la proposta di aumento di capitale a servizio dell'ops su Mediobanca.

Invece la lista presentata dalle Fondazioni per il rinnovo del cda di Intesa Sanpaolo propone la conferma di Carlo Messina come amministratore delegato e di Gian Maria Gros-Pietro come presidente.

Nel settore auto Stellantis acquisterà crediti da un pool guidato da Tesla anche nel 2025, per soddisfare i requisiti dell'Unione Europea in materia di riduzione delle emissioni di CO2, nonostante Bruxelles abbia concesso alle case automobilistiche tre anni di tempo per adeguarsi, ha detto sabato il responsabile europeo del gruppo. Quanto alla produzione della nuova versione ibrida della city car Fiat 500 inizierà nel complesso Stellantis Mirafiori di Torino a novembre, con una produzione annua prevista di 130.000 unità sia nella versione ibrida sia in quella ev.

Mentre la Juventus ha vinto 1-0 in casa con il Genoa nella prima partita del nuovo allenatore Igor Tudor. Exor ha versato 15 milioni per sostenere un futuro aumento di capitale di importo compreso tra 15 milioni e il 10% del valore di mercato della società, dopo che l'uscita dell'ex allenatore Thiago Motta e le recenti performance sportive hanno portato il club a riesaminare i risultati attesi al 31 marzo e al 30 giugno e gli scenari per l'esercizio 2025-2026. I cardini del piano al 2026-2027 sono confermati ma potrebbe rendersi necessaria un'iniezione di liquidità a causa degli scostamenti registrati. Berenberg ha alzato il target price sull’azione da 3,25 a 3,5 euro (rating hold). Invece, Hsbc ha tagliato il target price di Moncler da 75 a 71 euro (rating buy).

Attenzione poi a Eni. Il governo degli Stati Uniti ha notificato ai partner stranieri della compagnia petrolifera statale venezuelana Pdvsa, tra cui figura Eni, l'imminente cancellazione delle autorizzazioni che consentono loro di esportare petrolio e sottoprodotti venezuelani, hanno affermato sabato fonti vicine alla decisione. Eni ha confermato la notifica domenica 30 marzo.

Restando nel settore oil, Saipem ha ricevuto da Stockholm Exergi, la compagnia energetica del distretto di Stoccolma, una full notice to proceed per un progetto di cattura della CO2 su larga scala per l'impianto esistente di bio-cogenerazione di Stockholm Exergi in Svezia, a seguito dell’esito positivo del finanziamento per il progetto. Il contratto ha un valore di circa 600 milioni di euro e prevede l'ingegneria di dettaglio, l’approvvigionamento, la costruzione e il commissioning dei sistemi di cattura, di stoccaggio e di carico sulle navi della CO2.

Focus anche su Leonardo e Fincantieri visto che il piano di riarmo europeo Readiness 2030 «è una grande opportunità per l'industria italiana», specie per aziende come Leonardo e Fincantieri, come ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, in un'intervista a Il Corriere della Sera.

Infine, Bialetti sarà delistata a seguito dell'acquisto imminente per 170 milioni di euro da parte di Nuo, partecipata da Exor e dal family office di Hong Kong Wwicl, e di Jakyval, società controllata dagli eredi Hermes. È quanto ha riferito Il Messaggero, indicando che Nuo e Jakyval avranno ognuna quote del 49,5% con il restante 1% in mano ai manager. (riproduzione riservata)