Borse oggi in diretta | Il Ftse Mib chiude in calo dell’1,3% zavorrato dalle banche. Si salvano i petroliferi
Borse oggi in diretta | Il Ftse Mib chiude in calo dell’1,3% zavorrato dalle banche. Si salvano i petroliferi
Negative anche le altre borse europee: la peggiore è Francoforte. Gli investitori attendono la riunione della Fed di domani, 17 settembre. La banca centrale americana dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base

di Francesca Gerosa e Giulia Venini   16/09/2025 06:53

Ftse Mib
42.504,56 17.40.00

-1,28%

Dax 30
23.329,24 18.00.00

-1,77%

Dow Jones
45.812,65 20.50.39

-0,15%

Nasdaq
22.346,21 20.45.40

-0,01%

Euro/Dollaro
1,1868 20.30.32

+0,17%

Spread
81,53 17.29.57

+0,85

  • Ore 15:30 Ftse Mib prosegue in calo dopo l’apertura di Wall Street. Pesano le banche
  • Ore 14:35 Il Ftse Mib resta in rosso in attesa di Wall Street, Prysmian testa i massimi intrada
  • Ore 13:05  Il Ftse Mib resta in rosso con le banche, il Btp rende il 3,51%: tassi in calo nell’asta della Germania
  • Ore 12:00 Il Ftse Mib riduce le perdite. Indice Zew oltre le attese ed euro sopra 1,18 dollari
  • Ore 10:30 Il Ftse Mib accelera al ribasso con le banche, Stm e Tim. Euro verso 1,18 dollari: al via la due giorni del Fomc
  • Ore 09:05 Ftse Mib in calo con Mps e Mediobanca. Spread stabile a 80
  • Ore 07:35 Europa attesa poco mossa mentre Gaza brucia. Nuovo record dell’oro

Piazza Affari chiude la seduta in calo dell’1,3% a 42.500 punti. A pesare sull’indice sono le banche (Mps -2,9% e Intesa Sanpaolo -2,3%) a causa delle nuove indiscrezioni sul nuovo contributo alla manovra. Il peggiore titolo è però Moncler (-3,2%), seguito da Leonardo (-3%) e Unipol (-2,8%).

Tra i migliori titoli Tenaris (+0,7%), che chiude in cima al listino. Dopo c’è Eni (+0,7%), insieme a Campari (+0,4%) e Nexi (+0,35%). Lo spread sale a 81 punti, ma resta ai minimi degli ultimi quindici anni.

Anche le altre borse europee chiudono in negativo. Francoforte è la peggiore (-1,65%), seguita da Madrid (-1,5%), Parigi (-1%) e Londra (-0,9%). Gli investitori del Vecchio Continente attendono la riunione della Fed di domani, 17 settembre. La banca centrale americana dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base, a causa della debolezza del mercato del lavoro. In questo contesto si rafforza il cambio euro-dollaro che sale a 1,18 (+0,6%). 

Ore 15:30 Ftse Mib prosegue in calo dopo l’apertura di Wall Street. Pesano le banche

Dopo l’apertura poco mossa di Wall Street, il Ftse Mib continua a scambiare in calo e perde lo 0,7%, appesantito dalle banche. I titoli del settore pagano le indiscrezioni su un nuovo contributo alla manovra. Tra i peggiori spiccano i protagonisti del risiko bancario, cioè Monte dei Paschi (-2,4%) e Mediobanca (-1,8%,). Seguono Intesa Sanpaolo (-1,71%) e Unipol (-1,63%). Tra le performance migliori troviamo Ferrari (+1,5%), Campari (+1%), Pirelli (+0,75%) e BancoBpm (+0,6%). 

Proseguono in rosso anche le altre principali borse europee. La peggiore è Madrid (-1,15%), seguita dal Dax, che segna -1% e Londra -0,77%. Parigi fa meglio degli altri, nonostante la crisi politica del Paese (-0,54%).

Spread stabile a 81 punti base. L’euro si scambia a 1,18 dollari.

Ore 14:35 Il Ftse Mib resta in rosso in attesa di Wall Street, Prysmian testa i massimi intraday

L’indice Ftse Mib arretra dello 0,30% a 42.923 punti alle 14:35 in attesa dell’avvio di Wall Street. Non mancano i titoli che viaggiano contro corrente come Buzzi, Campari, Ferrari, Pirelli, Stellantis e Prysmian.

Quest’ultima sale dello 0,99% a 81,42 euro dopo che, attraverso la controllata Draka Comteq, ha siglato un placing agreement per la vendita a un limitato numero di investitori istituzionali di 37.595.257 azioni H di Yangtze Optical Fibre and Cable quotate a Hong Kong, pari al 5% del capitale sociale della società, a un prezzo di 47,10 dollari di Hong Kong per azione. Il corrispettivo lordo per Draka dopo il collocamento è di 1,8 miliardi dollari di Hong Kong (193 milioni euro).

L’euro, alla vigilia della riunione della Fed (atteso un taglio dei tassi di almeno 25 punti base), rimane vicino ai massimi degli ultimi quattro anni a 1,1796 (+0,31%) dopo che le vendite dettaglio ad agosto su base mensile negli Stati Uniti hanno registrato un +0,6%, un dato invariato rispetto al precedente, ma oltre la previsione degli economisti (+0,2%). Invece, i prezzi import ad agosto su base mensile hanno mostrato un +0,3% dal precedente +0,2% (la stima era -0,2%).

Ore 13:05 Il Ftse Mib resta in rosso con le banche, il Btp rende il 3,51%: tassi in calo nell’asta della Germania

Nonostante i futures statunitensi in leggero rialzo, i mercati azionari del Vecchio Continente restano in rosso (Francoforte -0,52%, Parigi -0,09%, Londra -0,22% e Milano -0,34% a 42.907 punti alle 13:05 con tutte le banche sotto pressione insieme ai finanziari come Fineco e Poste e a Tim) a causa delle tensioni geopolitiche.

Lo spread Btp/Bund rimane sul filo di 80 punti base con il rendimento del Btp 10 anni in aumento al 3,51% e quello del Bund 10 anni al 2,70%. La Germania ha collocato in asta 3,491 miliardi di euro nella riapertura di titoli di Stato a 5 anni (cedola 2,20%) con un rendimento in flessione. Nello specifico, il titolo è stato assegnato a un rendimento medio del 2,29% rispetto al 2,32% registrato nel precedente collocamento.

Ore 12:00 Il Ftse Mib riduce le perdite. Indice Zew oltre le attese ed euro sopra 1,18 dollari

L’indice Ftse Mib riduce le perdite (-0,16% a 42.983 punti alle 12) con Ferrari, Prysmian e Stellantis in evidenza e dopo che in Germania l’indice Zew sulla fiducia economica in Germania a settembre è aumentato più delle attese a 37,3 punti rispetto al precedente 34,7 punti (la previsione degli economisti era 25,3 punti). Mentre la produzione industriale dell’Eurozona a luglio su base mensile ha segnato un +0,3%, in aumento rispetto al precedente -0,6% (la stima degli economisti era un +0,4%). Dopo questi dati macro e in attesa di quelli Usa, l’euro balza dello 0,39% a 1,18062 dollari. Lo spread Btp/Bund testa i minimi di aprile 2010 a 80 punti base.

Ore 10:30 Il Ftse Mib accelera al ribasso con le banche, Stm e Tim. Euro verso 1,18 dollari: al via la due giorni del Fomc

Le borse europee si indeboliscono dopo che una Commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite ha concluso che Israele ha commesso genocidio a Gaza e le autorità israeliane, tra cui il primo ministro, Benjamin Netanyahu, hanno incitato tali atti.

Il Dax perde lo 0,45%, il Cac40 lo 0,20%, il Ftse100 lo 0,22% e il Ftse Mib lo 0,60% a 42.796 punti con tutte le banche sotto pressione, dopo che le ipotesi di un rinvio nell’utilizzo delle Dta sono tornate sotto i riflettori. Secondo Bloomberg, il governo valuta un’estensione delle tempistiche, già prorogate al biennio 2025-2026, che garantirebbe un gettito aggiuntivo tra 1 e 1,5 miliardi di euro l’anno.

Male anche Unipol, Stm, Tim e Leonardo che perdono oltre un punto percentuale. Lo spread Btp/Bund resta fermo a quota 80,8 punti base, mentre l’euro balza verso 1,18 dollari (+0,26% a 1,1790) nel giorno in cui prende il via il Fomc. 

La Fed allenterà la politica monetaria il 17 settembre e sposterà la propria attenzione sul mercato del lavoro. «Il mercato del lavoro americano ha perso slancio. Ciò riflette in parte un indebolimento dell'offerta. Tuttavia, la crescita dei posti di lavoro, con una media di appena 29.000 unità al mese negli ultimi tre mesi, è inferiore al tasso di pareggio di 40.000-60.000 unità», sottolinea Raphael Olszyna-Marzys, International Economist di J. Safra Sarasin.

La revisione del benchmark ha ridotto i posti di lavoro di 911.000 unità nell'anno in corso fino a marzo, il che implica che la recente creazione di posti di lavoro è stata ancora più debole del previsto. Gran parte di tale aggiustamento è derivato dal modello «birth-death» del Bureau of Labor Statistics, che ha sovrastimato le assunzioni da parte delle nuove imprese e probabilmente continuerà a farlo. «Altro che piccoli aumenti occupazionali, i datori di lavoro potrebbero infatti essere in procinto di ridurre il personale», aggiunge Raphael Olszyna-Marzys.

Quando l'occupazione diminuisce, l'economia americana tende a indebolirsi rapidamente. Pertanto, «il cuscinetto contro la recessione appare più sottile di quanto previsto in precedenza. Tuttavia, vi sono motivi per essere ottimisti. L'incertezza politica si è attenuata da aprile, gli investimenti legati all'intelligenza artificiale sono in forte espansione e sostengono la domanda, e le condizioni finanziarie si sono allentate», continua Raphael Olszyna-Marzys.

Per quanto riguarda il doppio mandato della Fed, i rischi per l'occupazione sembrano ora superare quelli legati all'inflazione. Le pressioni sui prezzi si sono rafforzate e i dazi doganali potrebbero alimentare ulteriori aumenti dei prezzi man mano che le aziende ricostituiscono le scorte; tuttavia, l'aumento dei prezzi finora è stato più limitato di quanto previsto in precedenza. «È molto probabile che la Fed riduca i tassi di 25 punti base nella riunione del 16-17 settembre, con alcuni membri del Fomc: Bowman, Miran e Waller che potrebbero votare a favore di un taglio più consistente», conclude l’economista di J. Safra Sarasin.

Ore 09:05 Ftse Mib in calo con Mps e Mediobanca. Spread stabile a 80

Borse europee in calo in avvio di seduta. Il Dax è piatto, il Cac40 arretra dello 0,24%, il Ftse100 dello 0,09% e il Ftse Mib dello 0,26% a 42.942 punti. Mentre Gaza brucia dopo l’attacco via terra di Israele, il nuovo pacchetto di sanzioni dell'Unione Europea contro la Russia non sarà più presentato domani, 17 settembre, secondo indiscrezioni di Politico.

Disgelo, invece, tra Usa e Cina. Funzionari statunitensi e cinesi hanno raggiunto un accordo quadro per trasferire agli Usa la proprietà della divisione statunitense dell'app di video brevi TikTok. L'intesa sarà confermata venerdì 19 settembre in una telefonata tra il presidente americano, Donald Trump, e l'omologo cinese, Xi Jinping. L’accordo sulla popolare app social, che conta 170 milioni di utenti negli Stati Uniti, rappresenta una svolta rara nei colloqui durati mesi tra la prima e la seconda economia mondiale, volti a disinnescare una vasta guerra commerciale.

Al via la due giorni della Fed

Prende il via oggi, 16 settembre, per concludersi il 17 la riunione in cui la Fed dovrebbe riprendere l'allentamento della politica monetaria dopo una pausa di nove mesi. A fronte di dati sul mercato del lavoro Usa non esaltanti, le attese sono per una riduzione dei tassi di interesse da 25 punti base, benché non sia escluso un taglio più corposo da mezzo punto percentuale. Entro dicembre sono prezzati almeno 75 punti di allentamento. Lo stesso Trump, citando i problemi del mercato immobiliare, ha rinnovato la sua richiesta al numero uno della Fed, Jerome Powell, perché effettui un taglio dei tassi «più grande di quanto avesse in mente».

Intanto una Corte d'appello degli Stati Uniti ha respinto la richiesta dell'amministrazione Trump di estromettere Lisa Cook dal comitato della Federal Reserve, il Fomc, con una tentativo quasi dell'ultimo minuto di estrometterla dalla riunione del 17 settembre. Secondo quanto riporta il Financial Times, la decisione è stata assunta a maggioranza dalla Corte d'appello del distretto della Columbia, con due voti a favore della Cook a fronte di uno contrario.

Il 17 settembre buyback di Btp e Ccteu

In questo contesto, il dollaro resta debole nei confronti dell’euro, che vale 1,1784 (+0,20%), il rendimento dei Treasury Usa 10 anni sale al 4,042% mentre quello del Btp 10 anni è stabile al 3,50% con lo spread con il Bund fermo a 80,4 punti base. Sul mercato primario si attiva la Germania che offre 4,5 miliardi di euro di Bobl ottobre 2030. Il Tesoro italiano ha annunciato per il 17 settembre un'operazione di buyback che avrà come oggetto sei titoli: cinque Btp e un Ccteu con scadenza compresa tra gennaio e agosto 2026, per un ammontare massimo di 5 miliardi.

Più richieste di sussidi di disoccupazione in Uk


Lato macro, sono aumentate più delle attese nel Regno Unito le richieste di sussidi di disoccupazione. Ad agosto sono cresciute di 17.400 unità, dopo aver riportato un calo di 33.300 unità a luglio (rivisto da un preliminare di -6.200). Il dato si confronta con l'aumento di 15.300 unità stimato dal consenso degli economisti. Stabile il tasso di disoccupazione al 4,7% a luglio, come atteso dagli esperti. Nei tre mesi a luglio, l'occupazione ha registrato un aumento di 232mila unità, dopo le +238mila unità del mese precedente.

A Milano male le banche, Mediobanca e Mps comprese. Tim contiene le perdite. Rally di Ferrari

Sul listino milanese arretrano tutte le banche visto che il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, starebbe lavorando a un piano che punta a recuperare 1,5 miliardi di euro dagli istituti di credito nel 2027, attraverso un posticipo delle detrazioni fiscali, come ha riportato Blooomberg. I tecnici del Mef starebbero valutando la possibilità di rinnovare la misura per altri 12 mesi, portando il totale dei contributi a 3 miliardi di euro nell'arco di due anni. La misura, pur richiedendo un sacrificio immediato alle banche, prevede la possibilità per gli istituti di credito di rivendicare il diritto alla scadenza del differimento.

Mediobanca scivola dell’1,36% a 21,71 euro dopo che Mps, in calo dell’1,90% a 8,24 euro, ha riferito di aver perfezionato l'acquisto di 62,3% di Piazzetta Cuccia con il regolamento delle azioni portate in adesione all'opas.

Inizia la riapertura dell'opas volontaria totalitaria su Mediobanca. Termina il 22 settembre. Intanto la finanziaria Fin.Priv, partecipata da Generali, Italmobiliare, Pirelli, Stellantis, Tim e Unipol, ha collocato l’1,76% del capitale dell'istituto tramite Abb.

E se Unicredit (-0,70% a 67,07 euro) ha piazzato con successo un bond senior non-preferred da 1,25 miliardi di euro con scadenza 6 anni richiamabile dopo 5 anni, rivolto a investitori istituzionali, il nuovo cda eletto il 15 settembre della Popolare di Sondrio (-0,11% a 13,25 euro), espressione del nuovo azionista di controllo Bper, ha nominato i vertici dell'istituto valtellinese con Elvio Sonnino nel ruolo di ad.

Vendite anche su Tim (-0,74% a 0,4434 euro). La consigliera indipendente Domitilla Benigni si dimetterà dal cda e, conseguentemente, dai comitati nomine e remunerazione e sostenibilità, al termine della prossima riunione del board il 25 settembre.

Mentre STMicroelectronics (-0,26% a 23,015 euro) ha fatto sapere che non prevede esuberi nell'impianto di Agrate, in occasione del tavolo con il ministero per le Imprese e il Made in Italy. In precedenza il ministro Adolfo Urso aveva detto che licenziamenti collettivi ad Agrate sarebbero «inaccettabili», chiedendo alla società produttrice di chip di presentare un piano più solido.

Infine, si segnala che Berenberg ha avviato la copertura del titolo Ferrari, in rialzo del 2,93% a 418,6 euro, con un rating buy e un target price a 484 euro.

Ore 07:35 Europa attesa poco mossa mentre Gaza brucia. Nuovo record dell’oro

Borse europee attese caute in avvio di seduta (+0,06% il futures sull’Eurostoxx50). Poco mossi anche i futures statunitensi (+0,07% quello sul Dow Jones e +0,11% quello sull’S&P500) nonostante l’escalation in Medio Oriente dove l'esercito israeliano ha lanciato nella notte tra il 15 e il 16 settembre un'offensiva di terra per occupare Gaza City.

Gaza brucia

La scorsa settimana Israele ha lanciato un attacco aereo contro i leader di Hamas in Qatar, ampliando le sue azioni militari che hanno interessato tutto il Medio Oriente. Proprio il Qatar e gli Stati Uniti sono sul punto di finalizzare un accordo di cooperazione in materia di difesa, come ha dichiarato il segretario di Stato americano, Marco Rubio.

Il prezzo del petrolio sale ma non si infiamma

Con le tensioni geopolitiche i prezzi del petrolio salgono, ma senza infiammarsi. Il futures sul Wti spunta un +0,17% a 63,41 dollari al barile e quello sul Brent un +0,15% a 67,53 dollari al barile mentre gli operatori valutano le potenziali interruzioni dell’offerta dalla Russia in seguito agli attacchi con droni ucraini alle sue raffinerie.

Per quanto riguarda l’altro fronte caldo, l’Ucraina ha intensificato gli attacchi alle infrastrutture energetiche russe nel tentativo di indebolire la capacità bellica di Mosca, mentre i colloqui per porre fine al conflitto sono in stallo. «Il timore crescente di interruzioni dell’offerta dalla Russia, un produttore chiave che rappresenta oltre il 10% della produzione mondiale di petrolio, sta sostenendo i prezzi», ha detto Tony Sycamore, analista di IG Markets.

Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, ha affermato lunedì 15 settembre che il governo non imporrà dazi aggiuntivi sui beni cinesi per spingere la Cina a fermare gli acquisti di petrolio russo, a meno che i Paesi europei non introducano dazi elevati anche contro Cina e India. «Un attacco a un terminale di esportazione come quello di Primorsk (in Russia) mira soprattutto a limitare la capacità della Russia di vendere il proprio petrolio all’estero, influenzando i mercati di esportazione», hanno osservato gli analisti di JP Morgan. «Ancora più importante, l’attacco suggerisce una crescente disponibilità a destabilizzare i mercati petroliferi internazionali, con il potenziale di esercitare ulteriori pressioni al rialzo sui prezzi», hanno aggiunto.

Gli investitori sono in attesa della riunione del 16-17 settembre della Federal Reserve nella quale dovrebbe annunciare un taglio dei tassi d’interesse di 25 punti base, il primo da dicembre 2024. Costi di finanziamento più bassi potrebbero stimolare la domanda di carburante. In quest’ottica anche il dollaro più debole, spinto dalle aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed, fornisce ulteriore sostegno al greggio.

Nuovo record storico dell’oro

Di riflesso il prezzo dell’oro spot ha raggiunto un nuovo record a 3.689,35 dollari l’oncia, avvicinandosi alla soglia psicologica di 3.700 dollari l’oncia. Anche le preoccupazioni sull’indipendenza della banca centrale americana sostengono la domanda di oro come bene rifugio.

«Riteniamo molto probabile che la Fed possa decidere di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base, che porterebbe il costo del denaro nel range 4-4,25%. Un taglio più consistente, 50 punti base, non è escluso, specie alla luce dei dati più deboli sul mercato del lavoro, ma resta al momento lo scenario meno probabile», ha previsto Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia. «La Fed potrebbe, inoltre, lasciare aperta la porta a ulteriori riduzioni nei prossimi mesi. L’inflazione, sia core che headline, rimane però sopra il target del 2%, un fattore che limita la possibilità per la banca centrale di mostrarsi troppo accomodante».

Numerosi dati macro Usa in agenda

L’euro sale dello 0,15% a 1,1778 dollari in attesa alle 8 del dato sul mercato del lavoro a luglio in Gran Bretagna, alle 11 dell’indice Zew tedesco di settembre e della produzione industriale a luglio dell’Eurozona. Mentre dagli Stati Uniti alle 14:30 arrivano le vendite al dettaglio ad agosto, l’indice dei prezzi alle importazioni sempre ad agosto, alle 14:55 l’indice settimanale Redbook per chiudere alle 15:15 con la produzione industriale ad agosto.

A Milano occhio a Mediobanca, Mps, Unicredit, Popolare di Sondrio, Tim, Stm e Ferrari


Sul listino milanese attenzione alle banche visto che il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, starebbe lavorando a un piano che punta a recuperare 1,5 miliardi di euro dalle banche nel 2027, attraverso un posticipo delle detrazioni fiscali, come ha riportato Blooomberg. I tecnici del Mef starebbero valutando la possibilità di rinnovare la misura per altri 12 mesi, portando il totale dei contributi a 3 miliardi di euro nell'arco di due anni. La misura, pur richiedendo un sacrificio immediato alle banche, prevede la possibilità per gli istituti di credito di rivendicare il diritto alla scadenza del differimento.

Per quanto riguarda Mediobanca, Mps ha riferito di aver perfezionato l'acquisto di 62,3% di Piazzetta Cuccia con il regolamento delle azioni portate in adesione all'opas.

Inizia la riapertura dell'opas volontaria totalitaria su Mediobanca. Termina il 22 settembre. Intanto la finanziaria Fin.Priv, partecipata da Generali, Italmobiliare, Pirelli, Stellantis, Tim e Unipol, ha avviato il collocamento dell'1,76% del capitale dell'istituto tramite Abb.

E se Unicredit ha collocato con successo un bond senior non-preferred da 1,25 miliardi di euro con scadenza 6 anni richiamabile dopo 5 anni, rivolto a investitori istituzionali, il nuovo cda eletto il 15 settembre della Popolare di Sondrio, espressione del nuovo azionista di controllo Bper, ha nominato i vertici dell'istituto valtellinese con Elvio Sonnino nel ruolo di ad.

Quanto a Tim, la consigliera indipendente Domitilla Benigni si dimetterà dal cda e, conseguentemente, dai comitati nomine e remunerazione e sostenibilità, al termine della prossima riunione del board il 25 settembre.

Mentre STMicroelectronics ha fatto sapere che non prevede esuberi nell'impianto di Agrate, in occasione del tavolo con il ministero per le Imprese e il Made in Italy. In precedenza il ministro Adolfo Urso aveva detto che licenziamenti collettivi ad Agrate sarebbero «inaccettabili», chiedendo alla società produttrice di chip di presentare un piano più solido.

Infine, si segnala che Berenberg ha avviato la copertura del titolo Ferrari con un rating buy e un target price a 484 euro.

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