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Numeri in crescita per Upifra, holding lussemburghese della famiglia Gussalli Beretta che controlla l’omonima azienda bresciana di Gardone Val Trompia produttrice di armi.
Il bilancio consolidato del 2024, appena depositato (quello ordinario è stato invece depositato settimane fa) registra infatti ricavi in progresso anno su anno da 1,59 miliardi di euro a 1,68 miliardi (+5,6%), l’ebit è salito da 151,5 milioni a 178 milioni (+17,5%) e l’utile netto è progredito da 88,3 milioni a 148,8 milioni (+68,5%), mentre la liquidità è avanzata da 368 milioni a 377,7 milioni.
Il contributo alle vendite è giunto perlopiù (1,55 miliardi) dalla controllata Beretta Holding, anch’essa basata nel Granducato, che controlla circa 50 aziende nel mondo.
La holding, che controlla anche l’italiana Beretta Industrie, ha realizzato vendite per 643 milioni in Nord America e 836,2 milioni in Europa. Nella nota integrativa si spiega che il gruppo, che occupa 6mila addetti, prevede per il bilancio di quest’anno un effetto negativo derivante dal deprezzamento del dollaro rispetto all’euro.
Upifra, il cui acronimo sta per le iniziali del padre Ugo Gussalli Beretta e dei suoi due figli Pietro e Franco, conta un totale di attivi di 2,2 miliardi. La capogruppo nel Granducato dei Beretta detiene, oltre all’immobiliare bresciana Arce Gestioni e a una quota del 18,7% della svizzera Casaforte (il più grande gruppo di depositi self-service) anche Upifra Agricole che possiede come controllate e partecipate diverse aziende vinicole italiane, tra le quali Colle Funaro, Fortemasso, Castello di Radda e Weingut Steinhaus, Fabio Motta e Leonardo Specogna.
Il capitale di Upifra, pari a 14,7 milioni, fa capo ai veicoli Jenker e Paterfamilias e alle persone fisiche Ugo Gussalli Beretta e Monique Poncelet. Il bilancio ordinario del 2024, depositato prima del consolidato, ha visto i Gussalli Beretta distribuirsi una cedola di 4 milioni, in crescita da quella di 3,5 milioni erogata nell’anno precedente. (riproduzione riservata)